30. Smoke/Namjoon

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Non appena apre la porta esco immediatamente.
Se ne sta lì, a guardarmi immobile con la mano ancora sulla maniglia. Mi sembra quasi di vedere un sorriso diabolico sotto quella maschera e di sentire la sua eccitazione, la sua adrenalina scorrermi nelle vene. So che l'aver accettato di partecipare volontariamente al suo gioco malato gli piace, gli piace molto.
Lo guardo con un'espressione impassibile, evitando di mostrare le mie emozioni. Ho paura, ovviamente. Ho paura di quello che potrebbe fare agli altri, di cosa potrebbe passargli per la mente. Mi si forma un groppo in gola quando penso che potrebbe ferire uno dei ragazzi, se solo gli passasse per la testa.
Mi volto, chiudendo un attimo gli occhi per cancellare quell'orribile pensiero e comincio a correre verso il piano superiore.
Non so nemmeno da dove cominciare. Dove saranno? Come faccio a trovarli? Sono confusa e il mio cervello non riesce a pensare lucidamente.
Non appena arrivo alla porta di ingresso la spalanco velocemente ed esco fuori aspettandomi di respirare aria fresca e sperando di riacquistare un po' di calma e di lucidità. E invece c'è nebbia. Solo nebbia.
Non appena ispiro, sento i polmoni andarmi a fuoco. Non è normale nebbia, piuttosto sembra fumo, un fumo denso e bianco che non mi permette di respirare come si deve. Ogni volta che mi arriva nei polmoni sento che mi fanno sempre più male, per non parlare della gola e degli occhi. Sento un retrogusto acido che mi brucia la gola, mentre gli occhi mi fanno male e li sento secchi. Stanno salendo anche le lacrime, ma non fanno che peggiorare le cose. Ogni volta li chiudo per provare un po' di sollievo, li sento bruciare ancora di più.
Per il dolore perdo un secondo l'equilibrio e vado a sbattere contro il muro della casa.
Devo trovare un modo di respirare meno fumo possibile.
So che è colpa dell'incappucciato, so che è stato lui. Provo in tutti i modi a capire come ha fatto, ma inutilmente, il dolore non me lo permette.
Mi stacco dal muro e nel mentre mi tolgo la felpa e utilizzo le maniche e le estremità della zip per legarla dietro la testa, in modo che mi possa fare da maschera improvvisata. La poggio su naso e bocca, così almeno posso respirare un po' meglio ed evitare di ispirare altro fumo tossico. Per gli occhi non posso fare nulla.
Cerco di dare un'occhiata intorno, ma tutto ciò che vedo è fumo bianco. Forse riesco a vedere ad una distanza di dieci metri, ma non di più. Le sagome degli alberi che circondano la casa si scorgono a malapena e il fatto che sia notte non mi aiuta affatto. Sento l'adrenalina che scorre a mille e un senso di angoscia che mi fa pensare che qualcosa succederà presto.

Dove siete? Dannazione, non vedo nulla...

Mi allontano ancora, voltandomi indietro solo qualche volta per usare la casa come punto di riferimento. Se mi perdo, sono cazzi amari. Cerco qualcosa, qualsiasi cosa, che possa darmi un indizio. Quel pazzo avrebbe benissimo potuto lasciarmi lì, a vagare fino a quando il fumo non fosse sparito e nel mentre fare quello che voleva.

Per favore, smettila di pensare in questo modo. Non gli succederà nulla... Concentrati.

Con gli occhi che a malapena riesco a tenere aperti, cerco le sagome degli alberi e mi dirigo verso quel punto. Magari se mi allontano il fumo si dissipa, oppure riesco a trovare qualcosa che mi porti dai ragazzi. Il silenzio che c'è attorno a me è innaturale. L'unico rumore che riesco a sentire è quello tenue che produce l'erba quando la calpesto. Sembra quasi una notte invernale, in cui tutto è attutito dalla neve. E fa anche freddo, nonostante sia estate. L'aria è molto umida, sembra quasi nebbia. Sento le goccioline attaccarsi sul viso.
Chiudo gli occhi un secondo e in quel momento sento un dolore lancinante. Sono talmente secchi che riesco a fatica a chiudere le palpebre. Le lacrime non mi aiutano e sembrano quasi trattenere tutta la tossicità del fumo, peggiorando la situazione. Provo a non lacrimare, ma non ci riesco. Poggio inconsciamente le mani sul viso e comincio a piangere, provocandomi ulteriore dolore.

Cosa cazzo c'è in questo fumo?! Perché non riesco a smettere di lacrimare?

Cado in ginocchio, stringendo i denti per il dolore. Premo inutilmente i palmi sul viso sperando che la situazione migliori. Non succede. Non c'è un modo per migliorare, devo allontanarmi velocemente da qui, è l'unica soluzione.
Mi alzo a fatica, aprendo gli occhi quel poco che basta per permettermi di vedere dove cammino e comincio ad allontanarmi. Gli alberi sono sempre più vicini. Mi basta attraversare il bosco e il fumo dovrebbe sparire.

Ce l'ho quasi fatta... raggiungi gli...

Mi fermo improvvisamente, guardando alla mia destra. Per un attimo gli occhi sembrano non farmi più male.

Era un rumore... era...

Lo sento di nuovo. Un rumore di erba calpestata. Ora sono sicura: c'è qualcun'altro con me.
A una decina di metri da me appare il profilo di una persona.
Mi metto in guardia per paura che possa essere l'incappucciato. Ma non è lui.

Nam... Namjoon?

Il cuore comincia a battermi veloce. Da un lato posso aver visto male, ma dall'altro... non può essere che lui, riconosco il suo profilo. Sì, è lui, ne sono sicura. Non so come, ma sono sicura.
-Namjoon- lo chiamo, con il sorriso sulle labbra.
Certo, sarebbe troppo facile... non mi risponde. Sembra che non mi senta nemmeno.
Non perdo tempo e comincio a correre. Mentre lo sto raggiungendo si volta verso destra, sta fermo qualche secondo e poi ricomincia a camminare.

Namjoon, cosa cazzo stai facendo?

Sparisce nel fumo.
Corro più velocemente e raggiungo il punto in cui si è voltato. Qui il fumo è molto più denso e quando lo attraverso mi lascio dietro una scia, che poi si ricompatta, inghiottendo anche me.

Non vedo nulla. Le lacrime mi impediscono di vedere bene. È come se fosse tutto distorto...
-Namjoon- urlo, verso una direzione qualsiasi.
Mi guardo intorno e decido di proseguire dritto, sperando che sia la strada giusta.
Lo chiamo altre volte, inutilmente.

Perché non riesce a sentirmi? Che cosa gli ha fatto?

Penso al fatto che non abbia qualcosa con cui coprirsi il volto. Penso a quanto stia soffrendo a causa del fumo...
-Namjoon! Per favore, rispondimi!- urlo. - Nam... -.
Non lontano vedo una figura.
-Namjoon- sussurro, inconsciamente.
Ricomincio a correre. Lo vedo. Se non si muove, non rischio di perderlo.
Quando lo raggiungo gli metto una mano sulla spalla, affiancandomi a lui.
I suoi occhi.
Sono irrorati di sangue.
Mi spavento quando lo vedo.
Sono fissi davanti a lui. Sembra quasi in trance.
Lo chiamo più volte, ma non mi risponde. Nemmeno quando lo tocco non reagisce...
Tolgo subito la felpa e gliela premo sul naso e sulla bocca, legandola dietro alla testa.
Trattengo il respiro e lo prendo per mano, allontanandomi.
All'improvviso sento un rumore sordo provenire dal basso.
Rumore di pietre che cadono.
Qualche secondo dopo sento mancarmi la terra sotto i piedi.
Una parte di terreno crolla portandomi con sé.

Eighth/BTS ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora