Eighth/BTS ✔

21. Fly

Non trovavo niente.
Nulla.
Nemmeno uno straccio di informazione.
Non ci sono informazioni su di loro, hanno nascosto tutto.
In passato avevo dovuto cercare informazioni segrete su varie persone, ma ero sempre riuscita a trovare qualcosa, invece su loro sette non c'era nulla.
Fascicoli, schede... nulla. Sembrano dei fantasmi.
Mi mossi sul sedile cercando di fare il più piano possibile. Eravamo da meno di mezz'ora sull'aereo diretto a Seoul e Yoongi si era già addormentato. Aveva la testa poggiata sulla mia spalla e mi impediva di fare qualsiasi cosa che non fosse stare ferma.
L'unica cosa positiva era che avrei potuto continuare a cercare informazioni senza che loro lo sapessero.
Chiusi tutte le schede e feci la stessa cosa con il computer non appena vidi una hostess dirigersi verso di me: da mezz'ora ero sul quell'aereo e da mezz'ora continuavo ad usare il computer nonostante mi avesse detto di non farlo.
La donna mi guardò male, ma poi se ne andò.
Mei, seduta nell'altra fila, continuava a trattenere le risate.
-Non ridere- bisbigliai. -Piuttosto controlla che il tuo vicino sia vivo-.
Questa volta fui io a ridere.
Mei diventò tutta rossa: gli avevo appena ricordato che era vicina a Jungkook.
Fortunatamente anche lui stava dormendo, se non fosse stato così sapevo che avrebbe voluto fare cambio. Me lo aveva già chiesto un paio di volte e io chiaramente mi ero rifiutata.
Dietro di me un Namjoon concentrato continuava a scrivere e a cancellare su un quadernino. Lo sentivo sbuffare ogni volta che non gli riusciva qualcosa. Non sapevo di cosa si trattasse.
Alzai lentamente la testa di Yoongi e la spostai così da potermi girare.
Vidi Namjoon perplesso.
-Cosa non ti esce?- chiesi.
-Tutto- mi rispose, strappando la pagina e appallottolandola. -Avrei già dovuto avere un piano e invece non ho nulla, non riesco-.
La presi.
-Non può essere così terribile- lo incoraggiai.
Quando aprii la pagina mi pentii di quello che avevo detto: aveva scritto tutti i nostri nomi e li aveva accoppiati.
Mi ha messo con Hoseok?
No, no, non va bene.
-Neanche tu pensi che vadano bene, vero?- chiese.
-A essere sincera, sì. Non puoi mettere un essere asociale come me con uno sociale come Hoseok- risposi. -Hai mai provato ad andare a personalità?-.
Lui ci pensò un attimo e poi mi fece segno di no.
Gli chiesi la penna e lui me la passò.
Cominciai ad accoppiarli.
-Non so dove metterti- disse. -I gruppi sarebbero già formati, ma devo inseriti da qualche parte-.
Mi fermai.
-E come sarebbero?- chiesi.
-D.O.P.E- mi rispose.
Acronimo che sta per cosa??
Lo guardai con uno sguardo interrogativo.
-D per discover, O per observe, P per plan- disse.
-E la E?- chiesi.
-Everything. Questa l'ha aggiunta Taehyung-.
Chi altro poteva farlo se non lui?
-Dope... va bene, ho capito. Perché è così difficile inserirmi?-.
Non mi rispose.
-Perché non mi conosci, non sai in cosa sono brava- riposi io per lui.
Direi che "discover" è troppo complicato per me... sicuramente implica di stare a contatto con le persone..."plan" magari o "observe".
-Tu, Jungkook e Yoongi siete la P, giusto?- chiesi.
Lui annuì.
-Mentre Jimin, Hoseok e Taehyung sono la O... Jin è da solo-.
-È quello più adatto all'osservazione, noi non lo siamo abbastanza-.
-Jin ha una personalità INTP allora-.
-Come fai a saperlo? Anche Hoseok ha una personalità predisposta all'osservazione-.
-Ma Hoseok vede la parte emotiva, Jin invece ha dalla sua parte la logica- dissi.
Mi guardò stupito.
-Vi ho osservati e ho capito quali erano le vostre personalità- finii e mi voltai.
Scrissi il mio nome sul foglio stropicciato e glielo passai.
Avevo fatto colpo.

***

Avrei visitato la città oppure mi sarei riposata se solo fossimo partiti prima.
-Una dannata festa- continuavo a ripetere arrabbiata. -I ricchi non possono svagarsi se non con una festa... ma certo, tanto hanno i soldi. Spendiamo i soldi!-.
Dopo aver finito qui mi ritiro... vado a lavorare la terra. Basta, ho deciso.
La povera donna dietro di me mi guardava preoccupata.
Da due ore ero rinchiusa nella stanza d'albergo e da due ore mi rifiutavo di vestirmi.
-La prego, si vesta- mi chiese per l'ennesima volta.
-Annyeong- riposi. -Non lo metto. Rispetto la cultura coreana, ma non lo metto-.
Intanto nella stanza accanto alla mia c'era Mei che non smetteva di urlare dalla felicità. Da quanto sapevo uno dei ragazzi le aveva lasciato un Hanbok sul letto con scritto di metterlo quella sera. Dicevano che fosse stata un'idea di Namjoon, ma chiaramente io non ci credevo.
Ti pare che sia stato Namjoon... se come no.
-Vada ad aiutare la mia amica piuttosto: è talmente euforica che potrebbe metterlo al contrario- provai.
Magari se ne va.
-Mi hanno pagato per aiutarla a metterlo, non me ne vado finché non la vedo pronta- disse convinta. -Non provi a liberarsi di me-.
Sbuffai.
-Va bene- mi arresi.

Mi lasciai vestire e quando finì se ne andò soddisfatta.
Mi guardai allo specchio: non ero abituata a vedermi indossare un abito, specialmente un abito tradizionale, ma era comodo e non mi stava male quindi stetti buona per quella volta.
Uscii dalla stanza e andai a vedere cosa faceva Mei.
Non l'avevo più sentita dire una parola. Entrai ma non vidi nessuno, era sparita. Provai a chiamarla ma non mi rispose.
Sarà già andata.
Uscii e mi incamminai per il corridoio: mancava mezz'ora all'inizio della festa e io avevo deciso di andarci a piedi.
Non ero mai stata in Corea, ma la festa si teneva a dieci minuti di distanza dall'hotel, non potevo perdermi.
Provai a bussare alle stanze dei ragazzi, ma a quanto pareva se ne erano già andati tutti.
Quando invece arrivai davanti alla stanza di Taehyung, vidi che la porta era socchiusa.
Mi avvicinai e sbirciai dentro.
Si era già vestito e in quel momento stava davanti ad uno specchio. Le luci erano tutte spente e non si vedeva quasi nulla: lo illuminava solo la luce proveniente dal corridoio.
Aveva una maschera bianca in mano e stava immobile a guardarla.
Poi se la mise e si fissò nello specchio.
Spostandomi un po' notai che si poteva vedere riflessa anche la mia figura. Molto probabilmente mi vide perché guardò proprio in quel punto.
Non restai lì un minuto di più.
Me ne andai prima che lui si girasse.