Sento la terra mancarmi sotto i piedi e il corpo cadere verso il basso.
Non ho nemmeno il tempo di realizzare di stare cadendo. Di istinto allungo le braccia davanti a me per cercare di appendermi a qualcosa.
Non lontano, Namjoon guarda assente verso un punto imprecisato nel vuoto. Non si è nemmeno accorto di me.
Quando sento l'erba sotto le dita le chiudo, cercando di fermare la caduta e per un po' ci riesco, anche se continuo a scivolare a causa dell'erba bagnata.
Con i piedi cerco velocemente un appiglio. Li sposto da una parte all'altra e li tasto per vedere se reggono il mio peso.
Il terreno sembra sgretolarsi appena lo tocco e ogni volta che scivolo, le mie braccia fanno lo stesso, portandomi sempre di più verso l'oscurità.
Sicuramente l'incappucciato aveva scelto quella zona apposta. Se i suoi piani fossero andati come dovevano, avrebbe portato Namjoon verso quel precipizio e lo avrebbe spinto in avanti fino a farcelo cadere.
Questo pensiero mi terrorizza.
-Namjoon- lo chiamo, nella speranza che almeno mi senta. So che non riesce a reagire, che non può controllarsi... ma spero che realizzi che qualcuno gli sta parlando e che in qualche modo possa opporsi... almeno fino a quando non lo raggiungo.
-Se mi senti... so che mi senti, ti prego di non muoverti. Resta lì dove sei-.
Il precipizio è a qualche metro dal punto in cui si trova. Pochi passi ed è la fine.
Mi sembra di trovare finalmente un punto in cui riuscire a poggiare il piede senza cadere. Ci lascio il peso sopra e constato che regge.
Mi preparo a salire, quando vedo Namjoon fare un passo in avanti.
Le mie paure diventano realtà.
Il mio sguardo scorre fino al precipizio e comincio a sentire l'ansia e il cuore battermi veloce.
Cerco di salire velocemente, ma nella fretta poggio male il piede e scivolo, facendomi male alla gamba.
-Namjoon!- urlo, vedendolo muoversi. -Ti prego, fermati!-.Fa che funzioni... Fa che si fermi...
Quando fa un'altro passo il terrore prende il posto dell'ansia.
Non riesco a smettere di immaginare di vederlo precipitare. Mi sembra di rivivere il giorno della festa, sul tetto di quell'edificio, con l'incappucciato e con Jin...
Mi ricordo la paura che avevo al solo pensiero che gli sarebbe potuto accadere qualcosa. Mentre lo seguivo su per le scale ho sentito per la prima volta di volergli bene,era un sentimento più profondo dell'amicizia...Jin... Ragazzi... Dove siete?
Pensandoci mi viene da piangere e allo stesso tempo sento una rabbia provenirmi dal profondo... E so che quando è così può succedermi anche la cosa più terribile... non mi arrendo.
-Namjoon, so che puoi sentirmi- dico e nel frattempo cerco di salire. -Non so che cosa ti abbia dato quel malato, ma sono sicura che puoi combatterlo. Non importa se è difficile, se il tuo corpo sembra non ascoltarti... Non devi avere paura, non farti prendere dal panico-.
Ritrovo l'appoggio e ci poggio il piede. Sento di non riuscire a resistere ancora a lungo in questa posizione: la gamba ferita mi fa male e le braccia mi bruciano e tremano in continuazione.
-La mente- dico, forse dicendolo più a me stessa che a lui, per incoraggiami, -è più forte di tutto. Puoi cadere, puoi feriti, provare dolore, pensare di arrenderti... Ma se ti arrendi, che cosa ottieni? Perdere le persone che ami...- una lacrima mi scende sulla guancia,
-non...-.
Ripenso ai bei momenti della vita. Ai miei incarichi, a Nicky, ma soprattutto a loro e riesco a sorridere. Pensare ai momenti passati con loro mi da forza.
Infilo le unghie nella terra nonostante mi facciano male.-Cazzo, Namjoon! Sei il leader. Se ti arrendi tu, che ne è di noi? Non te lo permetto!- urlo.
Lo vedo fermarsi.
Sorrido. Forse ci sto riuscendo.
-Arrenditi e perderai tutto. Combatti e noi saremo la tua corazza. Non perderai, perché siamo con te. E, ti giuro, lo saremo sempre!-.Poggio tutto il peso sulla gamba e ignoro il dolore, cominciando a salire. Può farmi male tutto il corpo, non mi interessa.
Mi sembra di muovermi al rallentatore. La paura di vederlo muoversi, di non sfruttare quella sua indecisione mi offusca la mente.
L'adrenalina scorre a mille, dandomi forza.
Mi tiro su e finalmente riesco a salire.
Ricomincio a sentire il fumo tossico bruciarmi la gola e i polmoni, ma cerco di resistere.
Allungo il braccio e prendo quello di Namjoon, portandolo con me.
Poggio l'altro sulla bocca e sul naso e cerco di allontanarmi velocemente.
Più tempo passiamo nel fumo e più danni avremo...Non lontano vedo il tetto della casa e il fumo diradarsi. Mi dirigo verso quel punto, ricominciando a respirare aria pulita.
Cado sulle ginocchia, cominciando a tossire. Gli occhi mi bruciano, ma in generale sto bene.
A qualche passo da me, Namjoon crolla a terra e anche lui comincia a tossire. Ma c'è di buono che sembra essere ritornato sé stesso.
Mi guarda confuso e io non posso che sorridere dallo sollievo.
-Hai gli occhi rossi- dice.
Rido con le lacrime agli occhi.
-Dovresti vedere i tuoi- sussurro, con la voce roca.
Cerco di alzarmi, ma non riuscendoci, striscio e mi avvicino a lui.
Mi guarda e di tanto in tanto tossisce. Sembra che stia cercando di capire cosa sia successo.
Chiudo gli occhi, riprendendo fiato.Sono viva, lui è vivo...
-Ti ho sentita, prima- dice. -Anche se non riuscivo a controllarmi, le tue parole mi hanno confortato. Sentire qualcuno credere in me...-.
Sorride.
-Grazie-.Onestamente non so nemmeno cosa ho detto. Non me lo ricordo. Non so perché.
Mi prende una mano.
-Jo, devi fare attenzione. Ha cominciato con me solo perché era convinto che saresti riuscita a salvarmi-.
Lo guardo confusa.
-Cosa intendi dire?-.
-Sarà sempre più difficile d'ora in poi. Anche se riesci a salvarci tutti, credi che sparirà nel nulla? Potrebbe aspettare il momento giusto e ucciderti quando gli pare. Uccidere te o uno di noi-.Perché dici questo?
Perché è vero... Ma non dirlo.-Dovrai salvarci uno alla volta. Potrebbe mettere fine al gioco all'improvviso, quando gli pare-.
-Uno alla volta?- chiedo.Non sai quanto ho bisogno di aiuto. Ti prego dimmi altro.
-Ricordi la stanza?- chiede.
Ci penso. L'unica stanza che mi viene in mente è quella in cui il pazzo mi ha rinchiusa.
-Quella strana stanza nella tenda da circo?-.
Annuisce.
-Jin me ne ha parlato. Se ricordi c'erano diverse cose in quella stanza-.Acqua, pillole, fuoco, detriti... Fumo...
-In quella stanza...- dico, -c'era del fumo. Per questo mi ha portata là dentro, per mostrarmi cosa vi avrebbe fatto...-.
Namjoon è preoccupato quanto me.
-Dovrai andare da sola, non posso venire con te-.
A quelle parole lo guardo spaventata.
-Non posso lasciarti qui, potrebbe essere ancora in giro. Hai bisogno di un dottore-.
Sorride, abbracciandomi.Ti prego, continua ad abbracciarmi.
-Sono il leader, lo hai detto tu. Voi siete la mia corazza. Se siete con me, non mi arrendo. So che li salverai-.
STAI LEGGENDO
Eighth/BTS ✔
Fanfic"Tutti temiamo qualcosa del passato. Le mie paure hanno la forma di un ragazzo con la testa coperta da un cappuccio. Lui è il filo oscuro che lega la mia anima ad altre sette" Jo è una guardia del corpo. Dopo aver perso il suo incarico per lei s...