35. Burn it/Yoongi

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La casa che ho davanti è molto simile a quella in cui vivo con i ragazzi: a un piano, bianca, con un giardino che la circonda.
Sono davanti al cancello aperto, immobile.
L'indirizzo me l'ha dato Jimin prima di andarsene.
Le cose non stanno andando come mi aspettavo. È vero che Namjoon ha rischiato la vita, ma credevo che il tutto sarebbe stato più pericoloso.
Entro nel giardino, guardandomi attorno.
"Prova a salvarli, se ci riesci"... Che razza di gioco è questo...? Perché le cose con Jimin sono andate diversamente?
Arrivo davanti alla porta e trovo la serratura scassinata, tanto che mi basta spingerla poco per aprirla. Entro e mi ritrovo in un corridoio semi buio. Accenderei volentieri la torcia del telefono... Se non fosse morto mentre ero immersa nel fiume. Faccio alcuni passi e noto qualcosa sulla parete alla mia destra. Una scritta fatta con la vernice, che mi ricorda la scritta Fake nel corridoio degli specchi.
"Today you will die twice".
Sento un suono provenire dalla mia sinistra: qualcuno sta suonando il pianoforte.
Sorrido e passo una mano sulla scritta, macchiandomi di vernice. Proprio come quel giorno.
Prendo il pennello e lo immergo nel barattolo, cominciando a scrivere.
Leggi questo, bastardo...
Quando ho finito mi dirigo verso il salotto e sento subito l'odore di benzina entrarmi nelle narici.
Yoongi è seduto al pianoforte e sta suonando. Attorno a lui c'è un silenzio assoluto.
Per terra non è bagnato, ma l'odore di benzina mi fa pensare che qualcuno l'abbia sparsa per la stanza. Mi guardo attorno e vedo che le pareti sono macchiate.
-Basta una scintilla e prende fuoco tutto- dice Yoongi, smettendo di suonare. Si volta e mi guarda. -A quanto pare hai incontrato Jimin-.
-Hai intenzione di far bruciare la casa?- chiedo, avvicinandomi. -E sì, ho incontrato Jimin-.
-Devo farla bruciare- risponde, girandosi di nuovo.
-Perché lo vuole lui o perché lo vuoi tu?-.
Sorride e nel frattempo mi siedo accanto a lui. Alla sua destra, sui tasti, c'è un accendino di metallo.
-Fammi indovinare: Namjoon, Hoseok e Jimin? Diciamo anche in questo preciso ordine. Quanto è prevedibile. Togliere di mezzo il superfluo per concentrarsi sull'essenziale è decisamente da lui... o forse no. Credo che lo abbia notato anche tu- dice.
-Sì, l'ho notato. Le cose sono cambiate... Namjoon ha davvero rischiato la vita, ma sia con Hoseok che con Jimin qualcosa è andato diversamente- confesso.
-La pillola di Hoseok l'ha presa lui o l'hai presa tu?- chiede e vedendo il mio sguardo sospira, sorridendo. -Le cose hanno preso una piega inaspettata a quanto pare... Beh, sei ancora viva e questo significa una cosa sola: quella non era la pillola che doveva prendere Hoseok-.
Come fa a sapere della pillola?
-Mi hai chiesto se lo vuole lui o se lo voglio io- dice, vedendomi silenziosa. -Lo voglio io, Gimyo-.
Lo guardo.
Il suo sguardo deciso mi tranquillizza. Assomiglia per certi versi a quello di Jimin. Sembra che entrambi mi dicano di stare al loro fianco e di appoggiarli in quello che fanno, qualsiasi cosa accada.
Mi volto verso il pianoforte e comincio a suonare qualcosa.
Fanno tutto questo per lasciarsi il passato alle spalle e cominciare una vita nuova. Lui sta utilizzando questa cosa a suo vantaggio.
Perché l'ho capito solo ora?
Credo che prima Namjoon fumasse, per questo è venuto qui. Quella nebbia avrebbe simboleggiato il fumo. L'incappucciato l'ha resa tossica.
Hoseok voleva lasciarsi alle spalle la sua malattia ed è andato nella vecchia clinica in cui l'hanno curato per prendere la sua ultima pillola.
Jimin è andato al fiume per immergersi nell'acqua in cui ha cercato di suicidarsi anni prima e per lanciare su quell'albero le sue vecchie scarpe. Affrontando la sua paura ha capito che l'ha reso più forte.
Ma perché quella pillola non mi ha uccisa e soprattutto perché a Jimin non è successo nulla di pericoloso?
Guardo Yoongi, che intanto ha cominciato a suonare con me. Le sue dita stanno scorrendo sui tasti, mentre lui sembra completamente assorto nei suoi pensieri.
Lui cosa vuole lasciarsi alle spalle?
Mi chiedo come faccia a sapere l'ordine in cui ho incontrato gli altri, è così ovvio? Solo io non sto capendo?
Mi fermo e poggio la mano destra sulla sua, fermandolo. Mi guarda perplesso.
Se vuoi farlo, sarò con te.
La prendo e intreccio le mie dita con le sue, stringendola.
Lo guardo dritto negli occhi.
Capisce quello che ho in mente e senza staccare lo sguardo dal mio, prende l'accendino e lo accende, allungando il braccio oltre il pianoforte. Lo tiene sospeso e la fiamma ondeggia.
Cerco le parole giuste da dire... Semplicemente non le trovo.
-Fallo- dico. -Brucia tutto-.
Yoongi molla l'accendino, facendolo cadere a terra e meno di un secondo dopo il muro alla nostra destra prende fuoco, facendo bruciare tutta la stanza. Sento subito il calore sul viso e il fumo riempire la stanza e i miei polmoni.
Alzo il braccio sinistro e faccio il medio all'angolo del muro, senza un apparente motivo. Yoongi guarda il mio gesto e sorride, io intanto gli poggio la testa sulla spalla. C'è una videocamera in quel punto e quasi sicuramente ci sta guardando. Bene, se ci sta guardando, spero tanto di averlo fatto incazzare.
In quel momento sento come la strana sensazione di stare dimenticando qualcosa. Mi sembra di avere qualcosa di utile con me, ma non ricordo cosa. Ritorno con il pensiero a ieri sera e mentre ci penso, istintivamente mi tocco la tasca sinistra dei pantaloni. Ci infilo la mano e tiro fuori un foglio.
La foto che ho trovato sul telefono di Jin...
In questa situazione, circondata dal fuoco, dovrei essere nel panico, e invece sono tranquilla. Yoongi ha buttato la benzina sui muri senza bagnare il pavimento e fino a quando il pavimento non prende fuoco, non siamo in pericolo di vita. Mi fido di lui.
Spero.
Gli mostro la foto e lui la prende, guardandola.
-Non l'ho mai vista- confessa. -Ma ti posso assicurare che questo è Jungkook-.
Cosa? Jungkook?
-Sei sicuro che non sia Jin? Credevo fosse lui- chiedo.
Nega con la testa.
-Questa è stata scattata prima che noi sette ci incontrassimo-.
Prima?
-Jungkook e quel ragazzo si conoscevano anche prima della formazione del gruppo?- chiedo.
Il mio cervello comincia a funzionare a un ritmo assurdo. Gli occhi mi vanno da una parte all'altra senza che nemmeno me ne accorga.
Mi alzo subito e tiro Yoongi dietro di me, obbligandolo ad uscire dalla casa. Intanto fuori si sono radunate un paio di persone che guardano spaventate le fiamme.
M

i spiace Yoongi, davvero, ma devo andare.
-Jo, Yoongi!- urla qualcuno.
Questa voce...
Mi volto.
Jin corre verso di me e mi abbraccia. Mi abbraccia come se avesse paura di lasciarmi.
-Nel video tu...- balbetta, stringendomi ancora più forte, -eri morta-.

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