Third narrator's pov
Le iridi scure di Jungkook si alzano. Davanti a lui l'infinità del mare oltre il molo su cui si trova. Una distesa di blu scuro sovrastata dal cielo azzurro senza nuvole.
È una bella giornata, fa caldo, ci sono molti turisti sul molo, ma il mare è mosso. Un po' come l'animo di Jungkook.
Potrebbe essere felice e godersi la giornata, ma non ci riesce. Saranno anche passati tre mesi, ma quello che è successo quella notte continua a tormentarlo.
-Ci stai ancora pensando?- chiede una voce dietro di lui. Jungkook si volta e sorride mentre Jo lo affianca.
-Non dico di non provarci... Semplicemente non ci riesco- sospira, guardandosi intorno.
Jo indica davanti a loro, verso la fine del molo. Ci sono tutti, seduti sulla balaustra. Le risate di Jin e Hoseok le possono sentire fino a lì.
-Loro non ci pensano- gli fa notare.
-Anche tu ci pensi- dice invece Jungkook. -Sempre-.
Fa un sorriso soddisfatto. Jo non vive più con loro, ma gli basta guardarla per capire che cosa pensa.
Anche lei sorride. -Già, mi ero dimenticata che non ti posso nascondere nulla- scherza.
Intanto alla loro destra le onde si infrangono sul molo. Jungkook le guarda, poi alza lo sguardo.
-Spero che piova- dice. -Niente turisti, niente rumore. Solo noi otto-.
Si volta verso Jo e l'abbraccia senza preavviso e lei rimane stupita. Non era mai successo che le dimostrasse affetto. Lei ricambia l'abbraccio.
-Non è che ora mi dici che vuoi che piova così nessuno può vedere le tue lacrime- ride lei.
Lui intanto sta già piangendo.
-Mi manchi, Jo- confessa.
-Anche tu mi manchi- si stacca e lo guarda negli occhi. -Ma dobbiamo andare avanti. Così come gli altri si sono lasciati alle spalle le loro vite, anche tu devi farlo. E anche io...-.
A quelle parole Jungkook fa una smorfia di tristezza.
-Per forza?- chiede lui. -E se non volessi lasciarmi tutto alle spalle? Sono successe troppe cose, non riesco a dimenticarle-.
-Non devi dimenticarle, devi solo riavvolgere il nastro- risponde. -Siete gli stessi di sempre, il gruppo è lo stesso. Non ci sono io, ma non c'ero neanche prima. Vi conoscete da tanto tempo, io sono solo stata in transito-.
Jo alza la mano e l'avvicina al collo di Jungkook. Passa l'indice sotto la catenina e lo fa scorrere in giù, fino a mostrare tutta la collana.
-Difenderò sempre le persone che amo- legge, anche se le parole sul quel pendente le sa a memoria. -Ora ho capito perché hai chiamato il gruppo Defender. Otto lettere, una per ciascuno, era perfetto. Sono sempre stata una di voi?-.
Lui sorride. -Sempre, da quando ti ho incontrata per la prima volta, da quando mi hai aiutato, da quando mi hai dato questa collana. Quella volta mi avevi promesso che non te ne saresti andata. Mi hai mentito-.
Lei comincia ad allontanarsi.
-Non ti ho mentito. Ho promesso che ci saremo incontrati di nuovo... Eccoci qui- sorride lei.
-Ti ricorderai di me?- chiede.
Lei si volta ma continua a camminare.
-E tu?- risponde. -Sappi che sarò sempre parte del gruppo, anche quando non ci sono. Non ti libererai mai di me. Sai dove guardare... - dice.
Jungkook sembra ricordarsi qualcosa. Se n'era dimenticato. La E che ha tatuata sulla clavicola sinistra ormai è diventata una parola: Erase. Sorride, scuotendo la testa e si porta una mano verso quel punto.
Era stata un'idea nata dal nulla quella di modificare il tatuaggio. Non ci aveva pensato due volte e lo aveva fatto, così, sul momento.
In realtà è solo parte del tatuaggio completo. Erase rappresenta il futuro, una nuova vita, una vita che lui sta cominciando. Perciò si è tatuato quella parola, per cancellarlo. Ma una nuova vita non può nascere se non grazie al passato, per quanto doloroso possa essere stato. E l'unico modo di diventare più forti è riavvolgere il nastro, ricordare ciò che ci ha fatto star male.
-Perciò ho bisogno di te- mormorò Jungkook. -Tu mi rendi più forte-.
-Con chi stai parlando?- chiede qualcuno.
Jungkook alza lo sguardo. Davanti a lui Taehyung lo sta guardando perplesso. Si guarda intorno e cerca Jo, ma lei non c'è.
Si gratta la testa, sorridendo. -Con nessuno-.
Taehyung gli indica gli altri con la testa. -Andiamo?-.
Jungkook annuisce e comincia a seguirlo.
-C'è posto anche per me?- chiede. Gli altri si voltano tutti e Jimin gli fa segno con la mano di avvicinarsi. Si sposta verso destra e lascia sedere Jungkook in mezzo, poi gli poggia un braccio sulle spalle.
Tutti hanno lo sguardo fisso sull'orizzonte.
Jungkook sta per unirsi a loro, ma poco prima di farlo si volta a guardare dietro di sé.
Non dice nulla, fa un semplice sorriso e si volta di nuovo. Questa volta il suo sguardo si perde veramente nell'infinità del mare....
Proprio nel momento in cui scatta la fotografia, Jungkook si volta e sorride.
Sa che è lì e sicuramente sa che l'ha guardato tutto il tempo.
Potrebbe scommettere che quello a cui stava pensando prima fosse la loro conversazione della sera prima, avvenuta su quello stesso molo.
Non sa perché non va da loro, perché non va a salutarli per l'ultima volta. Vorrebbe, davvero, ma sa che devono lasciarsi alle spalle tutto quello che è successo.
-Ormai sono parte del passato- mormora, abbassando la macchina fotografica.
-Ehy, Jo, andiamo?- la chiama qualcuno.
Lei non si volta ma sorride, annuendo.
-Non è l'ultima volta che ci vedremo. In qualche modo le nostre vie si incontreranno di nuovo e un giorno saremo insieme... Tutti e otto- sussurra, salutando con la mano.
Sorride un'ultima volta e inizia a correre per raggiungere il ragazzo che è con lei. -Arrivo, leader!-.Qualche giorno prima...
-Che ne dici?- chiese il tatuatore.
Jo si guardò alla specchio e poi si voltò verso Jungkook facendo una smorfia interrogativa.
Lui sorrise e si avvicinò, prendendole la mano e guardandole il polso.
-Onestamente. Lo odiavo- confessò Jo, guardandolo negli occhi. -Menomale che era provvisorio... Era falso... Cavolo l'incapucciato su una cosa aveva ragione- scherzò. -Ho dovuto quasi farmi uccidere per questo, cosa mi dici al riguardo?-.
-Che ti sta bene- rispose Jungkook. -Ora è ufficiale: fai parte del gruppo-.
Il tatuaggio sul polso, la scritta Defender non c'era più. Esattamente come tutti gli altri anche Jo ora aveva tatuata una lettera sulla clavicola sinistra.
Però c'era una differenza. Aveva aggiunto qualcosa, esattamente come Jungkook, per renderlo più speciale.
-Rewind- lesse Jo.
-Sarà anche l'ultima lettera, ma tu sei l'origine di tutto- disse Jungkook.... Già, le Army, tutte quante saranno arrivate per ultime, ma senza di loro i Bts non sarebbero quello che sono.
Grazie per aver letto la mia storia.
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Eighth/BTS ✔
Fanfiction"Tutti temiamo qualcosa del passato. Le mie paure hanno la forma di un ragazzo con la testa coperta da un cappuccio. Lui è il filo oscuro che lega la mia anima ad altre sette" Jo è una guardia del corpo. Dopo aver perso il suo incarico per lei s...