Jungkook si avvicina e mi guarda terrorizzato.
-Jo, stai bene?- chiede.
Cerco di alzarmi ma non ci riesco, sono troppo debole. Anche se ora sono lucida e riesco a controllare il mio corpo sembra che tutte le forze mi abbiano abbandonato.
Annuisco con la testa.
Cerca di aiutarmi, ma nello stesso momento in cui ci prova vedo le sue mani andare velocemente di lato.
Le ha legate con una corda e la fine è stretta nelle mani dell'incapucciato.
Come otto anni fa.
Cerco di nuovo di alzarmi, ma si avvicina e mi preme il piede sul petto, bloccandomi a terra.
-Non disturbarti- dice. -Mi hai rovinato i piani una volta, non te lo lascerò fare di nuovo. Questa volta Jungkook verrà con me, che gli piaccia o no-.
Tira di nuovo la corda, ma lui si oppone. Continua a guardarmi con gli occhi lucidi.
Perché non reagisci? Dov'è finito il Jungkook che conosco?
Forse il Jungkook che conosco non è così forte come pensavo...
Lo tira ancora una volta, ma molto più forte e lo costringe ad alzarsi. Avvicina il volto al suo.
-O vieni con me, oppure la ammazzo- minaccia.
Lo fissa spaventato per qualche secondo e poi mi guarda, come se non avesse scelta. Si sforza di fare una sorriso per farmi capire che va tutto bene, ma si vede che ha paura.
L'incapucciato comincia ad allontanarsi e lui è costretto a seguirlo.
Non posso starmene a guardare mentre lo porta via. Se Jungkook fa quello che dice per me, affinché non mi faccia del male, non deve farlo, non glielo permetterò.
Mi trascino con tutta la forza che ho verso di loro e mi aggrappo alla gamba dell'incapucciato. Non è molto, ma almeno si è fermato.
Non appena sente la mia stretta, si volta e mi tira un calcio in testa, infastidito.
Cado di lato, ma mi rialzo subito dopo. Se mi fermo ho paura di non poter più fare nulla.
-Ti ho detto che verrà con me- dice, puntandomi la pistola contro.
So che gli basterebbe poco per spararmi, ma non posso, non riesco a fermarmi.
-Fermami ancora una volta e ti uccido- minaccia e si volta di nuovo.
Chiudo gli occhi rapidamente.
Mi ha colpito proprio bene.
Mi sposto di nuovo e ancora una volta mi aggrappo alla sua gamba.
-Non ti lascio andare via- dico. -Fammi quello che vuoi, ma Jungkook non verrà con te-.
Mi reggo saldamente a lui e mi alzo. Lo guardo dritto negli occhi e abbasso lentamente la mano fino ad arrivare alla pistola.
Mi pento anche prima di farlo.
Prendo la canna e me la premo sul petto.
Ora basta.
O mi uccidi oppure sarò io ad uccidere te, ma questa storia deve finire.
Vedo i suoi occhi spalancarsi leggermente per lo stupore.
Spero che il mio piano funzioni.
Tego stretta la canna della pistola contro il petto e mi obbligo a non tremare.
Ho paura.
Mi viene da piangere perché sto facendo una pazzia, ma se funziona mi libererò di lui.
Per un attimo mi viene in mente Nicky, anzi, la me che stava con lei. La Jo senza sentimenti, o meglio, che li nascondeva. La Jo che faceva il suo lavoro bene. La Jo con la maschera.
Premo ancora la pistola sul petto, fissandolo.
È vero che tutti noi indossiamo maschere per proteggerci dagli altri. Io la indosso, Jungkook anche, lui pure... Ma la mia maschera non mi ha mai cambiato. Forse ho nascosto molte cose agli altri, ma prima o poi la vera me è uscita. È inevitabile.
Ora lo guardo, guardo la sua maschera che non è solo psicologica, ma anche fisica e penso a quanto ci sia là dietro, al perché sta facendo tutto questo.
Continuo a fissarlo, ma non in modo aggressivo.
Intanto sento lo sguardo di Jungkook su di me.
Alzo leggermente l'indice dalla pistola e lui segue il mio movimento, poi lo abbasso e dopo un secondo lo rialzo assieme al mignolo.
L'incapucciato ha gli occhi puntati nei miei e fortunatamente non vede il gesto, ma Jungkook sì.
È un segno che gli ho visto fare un paio di volte, specialmente quando si riunivano a casa per preparsi per qualche missione. L'indice significa I mentre insieme al mignolo, dato che formano una sorta di h, help.
Con la coda dell'occhio vedo che ripete il gesto.
Appena gli darò il segnale spero che in qualche modo gli tolga la pistola dalla mano senza che mi ammazzi.
Intanto continuo a guardare l'incapucciato e alzo lentamente la mano destra.
Non spararmi.
Non spararmi.
La avvicino al suo volto.
Le dita lo sfiorano.
Mi avvicino ancora e gli tocco la maschera. Non stacco gli occhi dai suoi. So che finirebbe male se staccassi lo sguardo da suo, anche per una frazione di secondo.
Muovo la mano verso l'orecchio destro e quando trovo il bordo della maschera tiro leggermente con i polpastrelli, per poi reggerla con il pollice.
Il cuore comincia a battermi più veloce.
Deglutisco e la porto verso di me.
Non so cosa aspettarmi dietro questa maschera. Mi sono immaginata il suo volto credo centinaia di volte, ma ha sempre assunto una forma oscura.
Ora che so che non è la prima volta che lo incontro, che è stato un problema anche per me in passato, voglio vedere il suo volto.
Credo di aspettarmi un uomo più vecchio di noi...
Gli tolgo la maschera, continuando a fissarla. La butto a terra e poi alzo lo sguardo.
Avrei dovuto fare il segnale a Jungkook e invece me ne scordo.
Rimango immobile a fissarlo.
Non so perché ma una lacrima mi scende sulla guancia.
Lui fa un sorriso appena accennato.
-Ci incontriamo di nuovo, Jo- dice.
Guardo i lineamenti del suo volto, i capelli scuri, gli occhi a mandorla.
Non ci credo, non può essere vero.
Perché il passato torna in continuazione?
Non voglio che accada.
Provo a dire qualcosa, ma le parole mi si bloccano in bocca.
Quasi a leggermi nel pensiero parla lui al mio posto.
-Non esiste nessun Martin, Jo. Non è mai esistito. Ho manipolato la tua amica solamente per arrivare a te e fartela pagare per quello che è successo otto anni fa, per avermi rovinato i piani-.
Avvicina il volto al mio.
Un'altra lacrima mi scivola sulla guancia.
Li avevo visti, insieme, lui e la ragazza che avevo protetto per due anni, entrambi sorridevano ed erano felici.
Come potevo sapere cosa aveva in mente?
Se solo lo avessi saputo...
-Io sono stato Martin per lei e Shiro per te in modo che vi separaste. Non sai quanto ho aspettato questo momento- dice. -Sono io che ti ho portata qui, Taehyung a quanto pare ha fatto il resto. Ora si starà dissanguando qui da qualche parte... Ho apprezzato molto il suo impegno, mi ha aiutato molto-.
Io...
Mi blocco.
Prima di andare in Giappone, mentre proteggevo Nicky, entrambe abbiamo conosciuto questo ragazzo... lui. I due si piacevano, erano una coppia... ora scopro che si è avvicinato a lei per vendicarsi di me. Tutto questo perché ho protetto Jungkook...
Ora capisco perché le mie missioni andavano male, perché c'era sempre questa persona che mi metteva i bastoni tra le ruote. Allora era lui Shiro, ovvero colui che mi voleva morta e che cercava di uccidermi per mezzo di sicari che pagava cifre esorbitanti. Ogni volta sentivo questo nome, ogni volta mi chiedevo perché qualcuno mi odiare così tanto.
Questo non me lo aspettavo...
-Bastardo- urla Jungkook, tirandogli un calcio sulla mano.
Vedo le dita lasciare la presa, ma prima di farlo l'indice preme sul grilletto.
Sento un sospiro lento.
Tutto rallenta.
Un colpo sordo accanto a me.
Credo di aver fatto in tempo a spostarmi.
Non so, non capisco.
Non sento dolore, nulla.
Tutto ora sembra accadere troppo velocemente perché possa realizzare.
Però sono a terra.
Quando sono caduta?
Solo un secondo fa stavo guardando Jungkook e adesso ho lo sguardo fisso sul cielo.
Sorrido.
Ormai è l'alba.
È incredibile che siano passate solo poche ore da quando sono in Corea, da quando sono entrata nella casa.
Sarà stato con l'aiuto di Taehyung, ma li ho trovati tutti.
Sospiro e mi poggio una mano sul petto.
Quando la ritraggo la vedo insanguinata.
Faccio una smorfia di tristezza e le lacrime cominciano a scendere.
La gamba che mi sono ferita mentre ero con Namjoon ricomincia a farmi male, così come i polmoni e anche gli occhi. Tutto quello che è accaduto assume la forma di un'onda che si abbatte improvvisamente su di me, spezzandomi. Sembrano passati mesi da quando tutto è cominciato...
Sono stanca.
Sento il rumore di uno sparo e lentamente abbasso le palpebre fino a chiuderle completamente.
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Eighth/BTS ✔
Fanfiction"Tutti temiamo qualcosa del passato. Le mie paure hanno la forma di un ragazzo con la testa coperta da un cappuccio. Lui è il filo oscuro che lega la mia anima ad altre sette" Jo è una guardia del corpo. Dopo aver perso il suo incarico per lei s...