Quella stanza aveva le pareti strane e inoltre era piena di strumenti musicali. Mad si guardò intorno notando che Tom teneva tra le mani una chitarra e Georg un basso. Gustav si posizionò dietro la batteria prendendo le bacchette li vicino. La ragazza continuava a guardarsi intorno, ancora non ci credeva: i ragazzi avevano un gruppo!
«Bill! Muoviti! Iniziamo?» chiamò il ragazzo con i dread.
«Si! Arrivo!» rispose l'altro.
Erano tutti posizionati, Bill prese il microfono in mano e poco dopo il biondo iniziò a tenere il tempo con le bacchette. La batteria cominciò a suonare seguita subito dal basso e dalla chitarra. Lisbeth toccò un braccio a Mad che, ritornata in sé, si girò per capire cosa voleva. La ragazza dai capelli chiari le fece cenno di seguirla e andarono a sedersi in un angolo della stanza dove erano posizionate due lunghe panche. Si sedettero e tornarono ad osservare i ragazzi. Ad un tratto qualcosa di meraviglioso attirò l'attenzione di Maddison: Bill aveva iniziato a cantare. Aveva sentito poche volte la voce del ragazzo, era sempre molto silenzioso. Se non fosse stato per l'impressionante somiglianza dei lineamenti, non si sarebbe mai detto che Bill e Tom fossero gemelli; Erano completamente diversi come stile e come carattere, uno chiacchierone, socievole (anche troppo) e molto sicuro di se, l'altro introverso e timido. Mad l'aveva notato però, quando aveva preso in mano il microfono, l'espressione del suo volto era cambiata, sembrava più sicuro, cancellando ogni traccia ragazzo che aveva conosciuto qualche giorno prima. La voce era totalmente cambiata, non era più quel sussurro che gli usciva quando era in compagnia, ora era energica, potente e MERAVIGLIOSA.
Continuarono a suonare fin quando Cassie non interruppe le prove entrando nella stanza con un vassoio.
«Si mangia!» esclamò Gustav posando le bacchette.
«Eccovi il tè e qualche biscotto» mormorò la ragazza.
I ragazzi posarono gli strumenti raggiungendoci nell'angolo delle panche e sedendosi. Cassie posò il vassoio sul tavolino e poi salutò Mad e il biondino.
«Allora? Che te ne pare?» domandò Tom rivolgendosi a Maddison.
«Che mi sei troppo appiccicato!» esclamò seccata Mad.
Effettivamente il ragazzo si era seduto vicinissimo a lei, lasciando che le cosce coperte dai jeans si sfiorassero. Dopo quelle parole aveva fatto finta di spostarsi, rimanendo comunque attaccato a lei.
«No, veramente io mi riferivo alla musica..» riprese con fare orgoglioso.
«Sì, l'avevo capito, sta di fatto che rimani sempre troppo vicino per i miei gusti. Era mio dovere avvisarti, a tuo rischio e pericolo...».
«Oh oh, la ragazzina è aggressiva! Mi piace! Sentiamo: se non mi stacco che mi fai?» continuò lui sicuro di sé.
«Ultimo avvertimento, LEVATI!».
Tom per ripicca le mise un braccio intorno alle spalle. A quel gesto lei lo fulminò con lo sguardo, si alzò mettendosi davanti a lui. Sul viso del ragazzo si era formato un enorme sorriso vittorioso. Mad si piegò leggermente e fece scorrere un dito sul contorno del suo viso, lo passò sulle sue labbra, scese lungo il collo e sul suo petto arrivando a toccare il bordo dei jeans. Il ragazzo allargò le gambe per farla avvicinare a se. Maddison posò la mani sulle sue ginocchia, abbassò il viso vicino al suo, fece sfiorare le labbra. Un urlò soffocato uscì da quelle del ragazzo di fronte a lei, quel sorriso beffardo si era trasformato in una smorfia di dolore, mentre Mad sorrideva soddisfatta. Si allontanò andandosi a sedere vicino a Lisbeth e Georg. Tom aveva portato velocemente le mani sul cavallo dei pantaloni ed era piegato dal dolore, gli altri ragazzi, che erano stati in silenzio fino a quel momento osservando tutta la scena, scoppiarono in una fragorosa risata che non accennava a finire.
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Now I'm here, No more fears
FanfictionUna ragazza catapultata in un nuovo paese: la Germania. Obbligata a seguire orari, frequentare corsi scolastici e costretta a sopportare l'occhio vigile della sorella su di se. Un incontro particolare però l'aiuterà a farsi piacere la nuova città. ...