9 - Protezione

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Quell'abbracciò sembrò infinito e quando si staccarono Mad senti un tremendo vuoto dentro e una voglia matta di averlo di nuovo tra le sue braccia. Non si spiegava il perchè di quella sensazione. Bill la guardò mantenendo il sorriso di poco prima che incantò nuovamente Maddison per qualche secondo. Si riprese solo quando lui le sfiorò una guancia, asciugando una lacrima che la stava bagnando. Quando era uscita? Mad non se n'era neanche accorta. Non capiva da dove venisse quella lacrima, non era triste, anzi. Quell'abbraccio l'aveva consolata, era riuscito a calmarla e tranquillizzarla.

Poco dopo un pensiero tornò nella sua mente. LUI sapeva. I ragazzi del gruppo sapevano. Gustav aveva parlato! E l'avrebbe pagata! Lei si era fidata, si era confidata con lui e lui l'aveva tradita. L'aveva promesso e l'aveva poi infranto. “Stupida!” pensò “Come hai potuto fidarti di lui? Stupida! Stupida! Stupida!”.

Posò lo sguardo negli occhi di Bill che pian piano assunsero una venatura di perplessità. Il ragazzo aveva notato il cambiamento negli occhi di Mad e non capiva cosa fosse successo. L'osservava in attesa di una qualche mossa che non si fece attendere. Maddie si girò andando verso la porta che usciva dai bagni, ma venne fermata da qualcosa, o meglio qualcuno che l'afferrò per un polso.

«Lasciami Bill!» disse tornando a fissare il moro.

«Dove stai andando?».

«Devo parlare con Gustav...» rispose fredda liberandosi il polso.

Bill sapeva perchè la ragazza volesse parlare con il batterista. Gustav l'aveva detto che non sarebbe stata una buona idea fare quella nuova canzone, ma Bill e Tom avevano insistito convincendolo e ricevendo un “Vi odio” come risposta. Il moro batté un pugno sul lavandino, si guardò velocemente allo specchio pensando a cosa fare e infine uscì dal bagno. Si guardò intorno.

Merda! Maddison aveva già raggiunto Gustav e stavano discutendo animatamente. Si avvicinò ai due e riuscì a capire cosa si stessero urlando, o meglio cosa Mad stava urlando.

«Sei solo uno stronzo! Come tutti voi!» urlò indicando i ragazzi presenti «Mi sono fidata e? Me la son presa in quel posto! Grazie Gustav! Molto gentile!».

Il biondo non parlava, la guardava con sguardo assente quasi non gli importasse nulla di ciò che la ragazza stesse sbraitando. Eppure Bill lo conosceva e sapeva che quelle parole lo stavano ferendo, sapeva che non era colpa sua e che non meritava quel trattamento.

«Finiscila!» Urlò Bill attirando l'attenzione della ragazza.

«Tu stanne fuori! Se vuoi ne ho anche per te!».

«Piantala! Andiamo fuori!» disse in un tono che non ammetteva repliche e dopo quelle parole fece un cenno a Tom che la carico di forza su una spalla non badando ai pugni che la ragazza gli tirava sulla schiena urlando di farla scendere. Uscirono tutti e quattro, Georg l'avevano perso ormai da più di mezz'ora, e quando si furono allontanati un po' dal locale Tom la posò.

«Ma che cazzo fate!» continuò a sbraitare Mad.

«Vuoi calmarti una buona volta!» Lo sguardo di Bill era severo e Mad fu attraversata da un brivido di... paura? No, non era possibile...

Now I'm here, No more fearsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora