27- Georg.

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Georg non era tornato a casa. Aveva girato tutta la notte senza una metà, ma non aveva intenzione di rientrare in casa per un po'. In quella casa aveva condiviso momenti bellissimi con Rosine e ora non voleva riviverli. Quell'ombra insieme alla sua Rosine lo aveva reso irrequieto e incapace di arrivare ad una soluzione pratica. Stava li, in macchina a fissare il vuoto. Più di una volta rischiò d'investire le persone che attraversavano, ma non ci aveva dato peso come tutto quello che lo circondava. Il telefono era spento e giaceva fermo sul sedile del passeggero. Passò davanti alla casa della ragazza parecchie volte, lo faceva inconsciamente e solo quand'era davanti all'abitazione. Cominciava a pensare di essere completamente fuori di testa. Una di quelle volte vide uscire dalla casa un ragazzo, alto, con i capelli scuri e un fisico atletico. Sentì una fitta al cuore, ma proseguì come nulla fosse. Fece ancora un paio di giri, ma le palpebre cominciavano a diventare pesanti, così parcheggiò l'auto a qualche metro di distanza dalla casa e si addormentò dopo essersi sistemato sul sedile del passeggero.

«Cosa c'è che non va?» domandò diretto Bill al fratello.

«Non mi va di parlarne qui... con lei...» rispose l'altro riferendosi a mad.

«Tom, tu mi hai sempre aiutata... puoi fidarti di me...» disse Maddison con voce calma, ma preoccupata.

«Va bene...» si arrese subito il ragazzo, non aveva la forza mentale per mettersi a discutere e, inoltre, aveva un bisogno assurdo di parlare con qualcuno, non una persona a caso, ma con Bill e se questo comportava parlarne davanti a Maddie, beh, poco importava in quel momento.

«Dicci...» lo incitò il moro poggiando una mano sulla sua spalla.

«Sono appena uscito di casa e... ho lasciato là una bionda...».

«Spiegati meglio..» lo sguardo confortante del fratello lo aiutò a parlare.

«Ieri sera sono uscito con Gustav e Georg. Loro sono rimasti nel locale, mentre io sono tornato a casa ubriaco e con una bionda. Penso di averci fatto sesso, ma mi sono alzato completamente vuoto. Oltre a non ricordare nulla della serata, non ho provato niente vedendo la ragazza nuda che dormiva accanto a me. Mi sono alzato, mi son fatto una doccia ed eccomi qui...».

«Non capisco che problema ci sia...» commentò Mad «non è normale per te?» da sotto il tavolo Bill le diede un calcio leggero per farle capire che doveva stare zitta.

«No, non è normale. O meglio è normale che dopo una notte di sesso mando via la ragazza, ma è strano che io non provi nulla, neanche eccitazione... Maddie, avevo una bionda strafiga nel mio letto, nuda tra l'altro! E l'unica cosa che ho pensato era che puzzavo d'alcool e che avevo bisogno di una doccia...».

«Oh, ora capisco... mi spiace Tom...» disse la ragazza.

«Tranquilla...» sussurrò lui, era visibilmente infastidito dal fatto che ci fosse anche Maddison, ma da una parte le era grato. Bill era sempre troppo dolce in queste cose e lui aveva bisogno di qualcuno come quella ragazza che commentasse ed esprimesse il proprio parere in modo schietto. Con il fratello sarebbe stato un lungo ed inutile tormento per arrivare a quella spiegazione, mentre con Mad erano bastati pochi minuti. Era strano parlare di quelle cose con lei. Erano migliori amici, è vero, ma era lui quello forte dei due e mostrare la sua debolezza a quella ragazza lo stava distruggendo dall'interno. Con Bill era diverso, lui era suo fratello. Si erano visti e supportati in ogni situazione. Avevano pianto e riso assieme, si erano presi in giro e sopportati a vicenda per anni, ma erano entrambi consapevoli che non sarebbero mai riusciti a vivere l'uno senza l'altro. Si raccontavano ogni cosa e si consigliavano nei momenti di difficoltà. Già, Bill non sarebbe mai stato sostituito da nessuno, nemmeno da Lara.

Now I'm here, No more fearsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora