28- Amori.

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I ragazzi tornarono a casa, mentre Bill passò da Maddison. Aveva rovinato il pomeriggio e voleva passare un paio d'ore con lei. Raggiunse la casa, parcheggiò e la chiamò al cellulare; era tardi e non voleva disturbare.

«Pronto?» la voce vivace della ragazza rispose.

«Amore, mi apri? Sono qua fuori».

Non ricevette una risposta, ma in compenso pochi secondi dopo si aprì la porta dell'abitazione lasciando che la luce filtrasse fuori e che un'ombra minuta comparisse.

Dopo un'altra manciata di secondi i due corpi erano vicini, stretti in un abbraccio.

«Che ci fai qui? Pensavo andassi a casa dopo le prove!» esclamò felice Mad.

«Volevo vederti, è stato un pomeriggio pesante e io volevo stare con te...».

«E' successo qualcosa?» domandò confusa.

«Niente di che, Georg ha dei problemi e non si è presentato alle registrazioni, ma sono stanco e non mi va di spiegarti...».

«D'accordo, ma domani mi racconti tutto!» affermò la ragazza mentre entravano in casa.

Andarono nella camera della ragazza e si coccolarono, coricati sul letto, finché uno dei due non crollò, seguito dopo breve tempo dal compagno.

Bill aprì gli occhi, la stanza era ancora buia, recuperò il cellulare e controllò l'ora: 06.10.

Era prestissimo. Provò a stendersi di nuovo e cercò di riaddormentarsi. Si girò e rigirò nel letto finché, alla fine, non svegliò Maddison.

«Bill che c'è?» domandò la ragazza con la bocca impastata dal sonno.

«Non riesco a riaddormentarmi..».

«Uhm...» grugnì Mad «che ore sono?».

«Le sette e mezza...» rispose il moro guardando nuovamente il cellulare.

«COSA?? Merda!» esclamò alzandosi velocemente con il busto per poi lasciarsi ricadere sul letto «Bene, perderò un altro giorno di scuola... tanto ormai...».

«Giusto, me ne sono dimenticato, ti avrei svegliato se no...» il viso di Bill era dolce e Mad non resistette e si avvicinò per lasciargli un leggero bacio sulla guancia.

«Guarda che preferisco stare tra le tue braccia che tra quelle quattro mura!» sussurrò.

Il ragazzo le sorrise ricambiando il bacio, ma lui glielo diede sulle labbra. Le cinse le spalle con un braccio e la strinse a sé.

«Visto che siamo svegli...» cominciò Mad con voce bassa «Mi spieghi cos'è successo ieri? A Georg intendo...».

«Ciò che sta succedendo a Tom e fino a poco fa anche a Gustav. Pene d'amore! Sai, voi donne siete tremende, se non vi complicate la vita non siete felici!».

«Ah sì? E' così che la pensi?» scherzò Maddison.

«Oh già!» sorrise lui.

La ragazza gli tirò una leggera sberla sul petto e sistemò meglio la testa sulla sua spalla.

«Comunque Gustav? Cosa intendevi per “fino a poco fa”?».

«Ha risolto tutto con Lisbeth, ora stanno insieme, di nuovo».

«Ma cavolo quando manco io escono tutte novità? Uffa!» mise il broncio.

«Non posso farci nulla piccola...» sussurrò lui.

«Oh, ho una novità anch'io! Però devi promettermi che non dirai nulla a Tom!».

«Se riguarda lui, sai che non posso mentirgli...».

Now I'm here, No more fearsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora