20- Segreto.

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Il silenzio era imbarazzante, nessuno dei due si muovevano dalla loro posizione, si trovavano bene, l'una nelle braccia dell'altro. Bill ogni tanto le spostava i capelli o giocava con una ciocca, mentre Mad passava in modo leggero un dito sul braccio o sul petto del ragazzo. Nessuno dei due voleva interrompere quel momento, ma ci pensò la suoneria di un cellulare.

«Dovresti rispondere...» sussurrò Bill.

«Ma io voglio stare qui...e poi sarà mia sorella che vuole sapere dove sono!».

«Appunto per questo dovresti rispondere...».

«Non mi va..» grugnì Maddison.

«E allora niente più coccole!» Bill allontanò le mani dal suo corpo e incrociò le braccia. Gli dispiaceva, certo, ma lui doveva aiutare Mad e rispondere alle chiamate di sua sorella era una cosa che la ragazza doveva imparare a fare per riuscire a vivere meglio con lei.

Maddie prese il cellulare e rispose con un tono scocciato. Bill l'osservava andare avanti ed indietro mentre il volto cambiava espressione diventando preoccupato.

«Arrivo, tu calmati!» disse prima di attaccare e gettare il telefono nella tracolla recuperando la propria roba.

«Che succede? Dove vai?» domandò Bill agitato quanto lei. Non gli piaceva vederla in quello stato.

«El, ha bisogno di me... portami a casa per favore...» disse indicando la porta ancora chiusa a chiave.

«Certo, subito, ma che succede?» disse il moro mentre recuperava dalla tasca la chiave e si dirigeva verso la porta.

«Non posso dirtelo, è... una cosa privata. Te lo spiegherò solo se Lara mi dice che posso parlartene, ora no» era seria, preoccupata e agitata.

Si precipitarono al piano di sotto e salirono velocemente in macchina.

Lara si era svegliata tra le braccia di Tom, si era cullata per qualche minuto in quel tepore, ma poi le era venuta in mente la serata precedente e le lacrime tornarono silenziose. Scese piano dal letto, per fortuna il ragazzo aveva il sonno pesante, e raggiunse la camera di Mad entrandoci. L'amica non era ancora rientrata, così prese il telefono e la chiamò. Ci mise un po' a rispondere e quando El sentì la sua voce scoppiò. Parlava tra un singhiozzo e l'altro e sentiva l'agitazione nella voce dell'amica che attaccò il telefono dicendole che stava arrivando. Lara si chiuse a chiave nella stanza, non voleva che Tom si svegliasse e venisse a cercarla trovandoselo poi di fronte all'improvviso.

Si sedette sul letto, appoggiando la schiena al muro e raccogliendo le ginocchia al petto su cui appoggiò la testa chiudendo gli occhi. Dei rumori al piano di sotto catturarono la sua attenzione dopo circa una ventina di minuti, ma comunque non si mosse. Sentì una porta aprirsi per poi richiudersi, ne sentì un'altra e infine la maniglia di quella della stanza si mosse.

«Lara? Aprimi sono io, Mad!».

La ragazza si fiondò verso la porta girando la chiave e tornando a rannicchiarsi sul letto. Maddison aprì piano la porta e la vide. Fece un paio di passi in avanti seguita da Bill. Si accorse che la ragazza era ancora completamente nuda, così si girò velocemente spingendo fuori dalla stanza il ragazzo e richiudendo a chiave.

Bill rimase confuso da quel gesto, lui non aveva ancora scorto l'immagine di Lara e quindi non poteva capire il perchè di quella reazione. Sospirò e andò a sedersi nel salotto, al piano di sotto.

Maddie si avvicinò alla ragazza recuperando prima una vestaglia dall'armadio. Gliela poggiò sulle spalle delicatamente e si sedette accanto cingendole le spalle.

Now I'm here, No more fearsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora