24- Partenza.

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I ragazzi entrarono e la ragazza uscì chiudendosi la porta alle spalle.

«Buongiorno ragazzi» salutò l'uomo. In quella stanza c'erano anche altre due persone che, scoprirono poi, appartenevano alla Universal Music.

I ragazzi ricambiarono il saluto e si accomodarono sulle sedie accanto alla scrivania. Il signor Hoffmann cominciò a spiegare ogni cosa, parlando delle future date, di un cd, delle clausole del contratto e molte altre cose che i ragazzi seguirono attentamente. Era la loro prima volta e non erano intenzionati a farsi fregare, non avrebbero abbandonato ciò che erano per qualcosa di stupido come i soldi e la fama. Certo, i soldi attiravano la loro attenzione, come capiterebbe a tutti, ma loro non sarebbero stati in grado di fingere. Quando finirono di discutere i termini e dopo essersi accertati di avere la libertà di cui avevano bisogno, firmarono tutti e quattro il contratto. Chiarirono ancora alcuni appuntamenti per mettersi al lavoro sul cd al più presto e dopo di che uscirono. Erano fuori dall'edificio, appena superata la porta Tom esultò seguito da Georg.

«Siamo dei grandi!» disse «Abbiamo un contratto!».

«Non ci credo!» esclamò Bill

«Ma come non ci credi?! Era ovvio che avremmo avuto un contratto! Siamo i migliori!» commentò il fratello.

«Abbiamo un contratto! Abbiamo un contratto!» urlò Gustav in preda all'euforia e saltando addosso a Tom.

Scherzarono per una decina di minuti prendendosi giocosamente a pugni, ridendo e saltando di gioia.

Salirono in macchina e si diressero verso qualche locale aperto per festeggiare. Maddison era a scuola e Lara non lo sapevano, così decisero di aspettare il pomeriggio per andarle a trovare e dirle la novità, ma qualcuno li anticipò.

Da: Maddie ♥

Buongiorno!

Allora com'è andata? Non vedo l'ora di vederti...

Baci

A: Maddie ♥

Ti racconto tutto più tardi :)

Ti passo a prendere a scuola, ok?

A dopo, un bacio ♥

Maddison rispose con un semplice “ok” e Bill tornò a festeggiare con i ragazzi.

Arrivò presto l'ora di andare a prendere la ragazza a scuola, così il moro chiese al fratello di lasciargli l'auto, il quale stranamente accettò e si diresse verso la zona dove andava a scuola Mad. Parcheggiò poco distante dal cancello e attese l'uscita dei ragazzi. Passarono decine di ragazzi e ragazze prima che i suoi occhi potessero ammirare la figura di Maddison. La ragazza si guardò un po' intorno e Bill uscì dall'auto per farsi vedere.

Si baciarono velocemente sulle labbra e risalirono in macchina.

«Ma questa non è di Tom?» domandò la ragazza riferendosi all'auto.

«Sì, è la sua...».

«E te l'ha lasciata? Wow, fa miglioramenti il ragazzo!» scherzò Mad facendo sorridere il moro.

«Sì, ma gliela devo riportare subito» rise «quindi raggiungiamo gli altri, d'accordo?» la ragazza annuì e Bill si diresse verso il locale dove aveva lasciato i compagni. Li ritrovarono al tavolo dov'erano quando Bill era uscito, esultavano e continuavano ad urlare.

«Mi domando perchè non vi abbiano buttato già fuori!» commentò Bill.

«Perchè sanno che siamo i migliori!» rispose il fratello.

Now I'm here, No more fearsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora