Erano ormai passate due settimane da quando Lara era partita ritornando nella capitale italiana.
Maddison e Bill continuavano a frequentarsi e stavano bene l'uno con l'altro. Tom si era ripreso anche se non del tutto, ma era tornato a ridere e a scherzare con gli altri dopo giorni di mutismo e isolamento. Erano stati giorni duri per lui, credeva di aver trovato l'amore e gli era sfuggito dalle mani. Lui era innamorato e quel sentimento non sarebbe mai svanito, lo sapeva. Nonostante questo grazie all'aiuto del fratello, di Maddie, di Georg e Gustav era riuscito a riprendersi un po' e a tornare alla sua vita normale. In due settimane nessuno di loro era riuscito a sentire El. Tom l'aveva chiamata svariate volte, ma non aveva mai risposto e in linea su Facebook non c'era mai. Maddison era arrabbiata con lei ora. E' vero, non era riuscita ad aiutarla, era stata inutile, ma l'amica si era comportata in modo infantile e stava continuando e Mad non lo sopportava. Non le importava più di sentirla, anche se doveva ammettere che le mancava. Per sua fortuna Bill riusciva a distrarla e a sorprenderla ogni volta. Povero, quel ragazzo doveva consolare due persone e non aveva nessuno ad aiutarlo. A Tom e Maddison dispiaceva, l'avevano notato che lui ci stava provando con tutto se stesso per tirarli su di morale, ma ogni volta che si scusavano per quella situazione, il moro diceva che la sua felicità era semplicemente vedere di essere riuscito nel suo intento e quindi vederli sorridenti. La sera, quando andava a trovare la ragazza, si addormentava spesso con la testa sulle gambe di lei. Non lo voleva ammettere, ma le cure che dava a entrambi lo stavano sfinendo e a fine giornata crollava tra le braccia di Morfeo con una velocità impressionante e tra le coccole di Maddie.
Era un sabato mattina, Maddison non aveva lezione, ma si era svegliata presto. Accanto a lei il corpo del moro giaceva immobile mentre un braccio le cingeva i fianchi come al solito. Il petto del giovane si alzava ed abbassava lentamente e la bocca era leggermente aperta. Mad scostò piano il braccio e uscì dal letto stiracchiandosi. Ormai iniziava a fare caldo per questo lei dormiva solo più con l'intimo. Recuperò una felpa e indossandola uscì dalla stanza silenziosamente. Andò in cucina, preparò la colazione e la portò di sopra poggiandola poi sul comodino. Aprì le tapparelle e la luce che entrò fece grugnire il moro coricato nel letto.
«Alzati pigrone» disse lei «ti ho portato la colazione».
«No...» rispose lui facendo un verso strano.
«Daiii» continuò Mad sedendosi accanto.
«No, sto dormendo...».
«Oh, davvero? E io che volevo baciare le labbra di un certo moro... vabbè, pazienza...vorrà dire che porterò giù la colazione e me ne andrò a cercare un altro per la città» affermò alzandosi.
Bill si alzò velocemente mettendosi seduto e circondandole i fianchi prima che potesse allontanarsi.
«Tu non vai da nessuna parte!» esclamò prima di trascinarla con sé sul letto.
Risero entrambi, lei si sistemò mettendosi in ginocchio sul letto mentre lui si risollevò seduto.
«Allora? Qui c'è un moro che aspetta?».
«Che cosa aspetta questo moro?» domandò Maddison facendo finta di non capire.
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Now I'm here, No more fears
FanfictionUna ragazza catapultata in un nuovo paese: la Germania. Obbligata a seguire orari, frequentare corsi scolastici e costretta a sopportare l'occhio vigile della sorella su di se. Un incontro particolare però l'aiuterà a farsi piacere la nuova città. ...