10 - Scuse.

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Bill decise di cenare a casa. La domestica preparò tutto alla perfezione. Si, avete letto bene: la domestica. I gemelli abitavano da soli e grazie ai genitori non avevano problemi di soldi, entrambi lavoravano ed entrambi amavano le cose belle e costose; l'enorme cascina in cui abitavano era una di quelle. In casa oltre a loro c'erano Tom e una ragazza che Mad non conosceva. Zoe, così si era presentata, aveva i capelli biondi, il corpo minuto e vestiva, se così si può dire, con una minigonna nera e una canotta semitrasparente sul rosso. Il viso era coperto da abbondante trucco che lo faceva sembrare di plastica. Come poteva piacere a Tom una ragazza così frivola? A tavola, tra una portata e l'altra, si rivelò una vera e propria gallina senza cervello. La sua voce acuta esplodeva in una risata fastidiosa ogni qual volta che Tom diceva una frase e quelle poche affermazioni che aveva tirato fuori si erano rivelate alquanto banali e stupide.

Dopo cena Tom e Zoe sparirono. Molto probabilmente si erano spostati nella camera del ragazzo a divertirsi un po'. Mad e Bill andarono nel salotto e si misero su un DVD.

«E' presto» aveva detto il moro «Non mi va di farti tornare a casa non sapendo se c'è qualcun altro...».

«Posso chiederti una cosa?» domandò la Mad e il ragazzo annuì «Perchè è ancora in casa? Perchè Cassie non ha fatto nulla e non l'ha cacciato?».

«All'epoca tua sorella e Gustav non c'erano ancora e lei aveva bisogno di qualcuno con cui dividere l'affitto. Dopo quello che è successo Cassie ha fatto promettere a me e a Tom che non avremmo detto nulla. Aveva detto che la lezione che gli aveva dato Tom sarebbe bastata e infatti, che io sappia, Freddy non ha più avuto quelle reazioni...fino ad oggi ovviamente...» Mad abbassò lo sguardo «Tranquilla, domani ne parliamo con Sara e gli altri e vediamo di risolvere la questione, Non mi va che abiti nella stessa casa di quello stronzo!» concluse sorridendole Bill.

«Ma quindi Sara non sa nulla?».

«No, non sa nulla. Gli unici a saperlo sia io, Tom, ovviamente Cassie e ora anche tu».

«Mi dispiace per Cassie, non lo sapevo... e io l'ho trattata pure male in questi giorni...».

«Vuoi scusarti? Sii sua amica, ma non a modo tuo...».

«Cioè?».

«Credi che non si veda? La usi a tuo piacere, le fai fare ciò che vuoi e la metti in imbarazzo appena puoi. Lei ti vuole bene e per questo non ti ha mai detto nulla, ma si sente a disagio con te nei paraggi...».

Maddison era senza parole. Le voleva bene? Davvero qualcuno poteva voler bene a lei, a Maddison?

«Mi hanno sempre usata...ho solo imparato e messo in pratica il trucco che usano tutti...» mormorò poi.

«Non tutti Mad...» sussurrò lui con voce rassicurante.

Maddison poggiò la testa sulla spalla di Bill e lui la strinse con fare protettivo.

«Ora non sei più sola...» disse ancora il moro con voce quasi inesistente.

Now I'm here, No more fearsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora