It doesn't hurt!!
It is not hot!!
I am not afraid!!
It is not difficult!!
I'll never lose!![Maka Albarn]
[Quella notte di due anni prima...]
Louglas aprì il nuovo file che gli era stato consegnato qualche giorno prima. Non aveva ancora avuto il tempo di darci un'occhiata, ma la sua partner gli aveva raccomandato di andarci cauto.
Così come molti altri archivi portatili, anche quello era protetto da password. Sospirò stanco, togliendosi gli occhiali. Ormai non aveva più l'età per certe cose. Ogni nuova decriptazione era più complicata della precedente. La tecnologia procedeva ad un ritmo troppo sostenuto per lui. Avrebbero dovuto assumere qualcuno di più giovane, ma la direzione si fidava difficilmente degli estranei. Era davvero difficile entrare a far parte della Mystery, se non quasi impossibile. Se non possedevi qualità strepitose, o avevi una conoscenza all'interno, raramente riuscivi ad entrare.
Così era stato per lui, e sperava altrettanto accadesse a suo nipote. Era molto bravo con il computer e sperava potesse prendere il suo posto. Non vedeva l'ora di andare in pensione. Avrebbe potuto trasferirsi a Miami o in una di quelle località marine. Sin da piccolo aveva sempre adorato andare a pesca. Avrebbe comprato una piccola barca e si sarebbe sistemato in un posto tranquillo.
<Ehi, Lougly! Sei schiattato?>.
Le fantasticherie del vecchio vennero interrotte da una voce gioviale e allegra, accompagnata dall'inconfondibile rumore di un plico di carte posate sulla sua scrivania. Altro lavoro...
<Non darmi per morto prima del tempo. Ho ancora un sacco di anni di fronte a me> rispose Louglas, aprendo gli occhi color lime. Incontrò quelli verdi della giovane donna che lo fissavano con curiosità. <E soprattutto, smettila di chiamarmi "Lougly">.
Lei rise. Una risata cristallina come poche le orecchie del rosso avevano avuto il piacere di udire. <Smettila di fare il solito scorbutico>. Gli afferrò le guance cadenti e le stropicciò tra le sue dita lunghe e affusolate.
Louglas si liberò dalla presa della donna, la quale si ritrasse con le mani intrecciate dietro la schiena. Quel giorno portava i lunghi capelli biondo cenere legati in una voluminosa treccia.
<Cosa mi hai portato?>. L'uomo indicò la colonna di scartoffie. Lui lavorava con il computer, non con la carta.
<Il boss dice che devi scannerizzare questa documentazione>.
Il vecchio sbarrò gli occhi. Ci saranno stati almeno settecento fogli sulla sua scrivania. Avrebbe impiegato giorni per passarli tutti in digitale.
<Hai dato un'occhiata a quello?> chiese la donna improvvisamente seria. Louglas rabbrividì per la velocità con cui riusciva a passare dalla spensieratezza alla gravità. Poteva ridere con te un secondo prima e puntarti addosso una pistola quello successivo. Non che amasse la violenza, ma quando ce n'era bisogno, lei non si tirava di certo indietro.
Sasha era una delle poche persone ad essere stata contatta personalmente dall'associazione per entrare a farne parte. Aveva appena vent'anni quando l'avevano reclutata. Al tempo stava ancora con il marito e la figlia, sebbene spesso andasse in giro per il mondo per campagne umanitarie e ambientaliste. Era una ragazza che non sopportava le ingiustizie e si impegnava attivamente per fermare i subdoli ricconi che infestavano il pianeta.
<Me ne stavo giusto occupando> rispose Louglas, mostrando lo schermo del computer. La cartella dell'archivio era completamente nera e richiedeva l'immissione di una password per procedere.
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La Melodia dell'Anima
FanfictionNiente armi, maestri d'arma, kishin, streghe, shinigami e quant'altro. I nostri amici di Soul Eater sono dei normali ragazzi che vivono una vita tranquilla tra scuola, compiti e uscite in compagnia. O almeno è così fino a quando Soul non decide di t...