27. Lo yoga non è poi così male

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Stubborn, foolhardy, gloomy-natured because her hobbies are reading and puzzles... has thick ankles...

[...] You've got two more for sure, "short-tempered and violent"!!

[Soul "Eater" Evans]





[ore 8.30, Kathmandu, Nepal]

Lukla era una piccola cittadina per lo più frequentata da escursionisti e alpinisti. Per questo motivo presentava solamente ostelli e negozi in cui poter comprare attrezzature per la scalata.

Raggiungibile solamente dopo un viaggio di sette ore, tra sentieri bianchi e resi impervi dalla neve, Lukla rappresentava la seconda meta di quella vacanza. Avrebbero passato due/tre giorni ai piedi di alcune delle montagne più alte del mondo, con la possibilità di dilettarsi nelle piste di sci adiacenti alla cittadella. Per i più temerari, una serie di tortuose stradine si inerpicavano per le frastagliate pareti di roccia, e su fino ai rifugi.

Nonostante la fatica che li attendeva, i ragazzi erano impazienti di poter posare gli occhi sull'Everest. La vetta, perennemente ammantata da un candido strato di neve e ghiaccio, che molti hanno provato a conquistare, fallendo.
Una sfida che Black☆Star non poteva di certo lasciarsi sfuggire. Da lassù avrebbe confermato la sua superiorità rispetto ai comuni mortali e agli dei stessi.

Quella mattina, durante la colazione, l'atmosfera era carica di aspettative. Nessuno di loro aveva mai sperimentato un'esperienza del genere e l'aspettativa era alle stelle.

<Ehi, Kid, lo sapevi che l'Everest è alto 8 848 metri?>. Maka poggiò il piattino colmo di mini-brioche sul tavolo, con un'espressione allegra. Aveva comprato una guida che aveva letto la sera, prima di andare a letto. Voleva essere preparata per la seconda tappa della loro vacanza. Soul grugnì dietro di lei, appoggiando due tazze ancora fumanti, una di fronte a lui e una di fronte alla bionda. Due nere occhiaie gli contornavano gli occhi: aveva faticato parecchio a prendere sonno. Almeno fino a che la bionda non si era decisa a spegnere la luce e smettere di raccontargli tutte le curiosità che scopriva sfogliando le pagine.

<Sì, non è un numero quasi perfetto? Se non fosse per quel quattro lì in mezzo, sarebbe perfettamente simmetrico> rispose il corvino, illuminandosi.

<E lo sapevi che c'è una fantastica pista da sci vicino a dove stiamo andando? Non vedo l'ora di...>.

<Di andare a farci un giro. Maka, cominci a rompere> concluse Soul per la ragazza, sbadigliando. Sarà stata la quinta volta che l'albino udiva quella frase.

<Nessuno ha parlato con te> ribatté lei, facendogli la linguaccia come una bambina.

<Fossi in te terrei quella lingua a posto> la avvisò il ragazzo.

<Altrimenti?> lo sfidò lei, con un riso provocatorio sulle labbra.

<Su di sopra avete la stanza libera, se volete> si intromise una voce, prendendo posto nella sedia a fianco della bionda.

<Coglione>.

Maka diede un pugno leggero a Black☆Star, facendogli quasi rovesciare la montagna di cibo che aveva portato con sé dal buffet.

<Star, non ti sembra di aver esagerato?>. Tsubaki guardò preoccupata la pancetta, le uova, i cereali e le brioche tutti mischiati nel piatto dell'azzurro.

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