Humans don't fear death...
They fear the pain of imaging Death...[Asura]
Un'enorme faccia d'oro con gli occhi chiusi accolse Liz all'entrata dell'hotel che Kid aveva prenotato per quella breve vacanza.
Nessun aereo li avrebbe portati direttamente ai piedi del monte Everest, che si poteva raggiungere solamente tramite sentieri imperi e l'eliporto di Lukla. In entrambi i casi, prima si doveva raggiungere la cittadina montana, ad appena sette ore di distanza da Kathmandu, capitale del Nepal e sede dell'unico aeroporto internazionale della repubblica federale dell'Asia minore.
Per fortuna, Kid aveva avuto la decenza di prenotare le camere vicino all'aeroporto, perché nessuno di loro sembrava in grado di reggere un ulteriore viaggio. Oltre al fuso orario di sole tredici ore, alla brunetta dolevano tutte le articolazioni per il troppo tempo passato seduta in aereo. Avevano fatto un breve scalo a Tokyo, ma erano ripartiti quasi immediatamente. Erano state le venticinque ore più lunghe di tutta la vita della maggiore delle Thompson. Non era riuscita a distrarsi nemmeno sistemandosi lo smalto, il suo hobby prediletto. Le riviste di moda e di gossip messe a disposizione della compagnia aerea erano state praticamente consumate da quante volte le aveva sfogliate. Era riuscita a intrattenere qualche breve conversazione con il suo vicino di posto, un ragazzo simpatico che si stava dirigendo nella capitale nipponica per far visita ai nonni. Liz avrebbe continuato a intrattenersi con il giovane uomo, se Kid non si fosse intromesso con la sua solita mania per la simmetria. L'aereo era diviso in tre corsie, se così possiamo chiamarle. Le due ai lati presentavano tre posti a sedere, mentre quella al centro solamente due. Una vera tragedia per il corvino, il quale continuò a lagnarsi per tutto il tempo. Liz aveva invidiato Soul, che aveva pensato bene di portarsi le cuffie per ascoltare musica. Se l'avesse fatto anche lei, almeno avrebbe potuto smettere di udire i piagnistei del ragazzo al suo fianco. E senza la sua adorata Patty, sopportare Kid era stato ancora più duro.
Liz e Kid stavano insieme già da abbastanza tempo, ma dovete capire che mai la brunetta aveva dovuto affrontare un viaggio di venticinque ore in compagnia dell'ossessione del corvino. Era pur sempre umana anche lei. Tutte quelle ore di aereo avevano messo a dura prova la sua pazienza.
Soul, Tsubaki e Black☆Star erano seduti poco dietro la coppia, con la corvina che lanciava occhiate di pietà all'amica. Le medesime che ogni tanto riserbava alla biondina seduta in testa all'aereo. Essendosi aggiunta all'ultimo, Maka era l'unica ad essere isolata. Si trovava vicino ad una coppia di anziani che aveva iniziato a raccontarle dei loro numerosi viaggi. Lei li aveva liquidati abbastanza in fretta, prendendo il suo fedele libro dal bagaglio a mano e iniziando a leggere. Soul l'aveva guardata per tutta la transvolata. La corvina se n'era accorta, nonostante l'albino avesse cercato di non farsi scoprire.
Una volta atterrati all'aeroporto internazionale Tribhuvan di Kathmandu, erano tutti stati accolti da leggeri cristalli di neve che danzavano in cielo. Stava nevicando, come a festeggiare il loro arrivo nella capitale. Purtroppo nessuno di loro riuscì a gioire di quell'evento, poiché le interminabili ore di viaggio li avevano privati di ogni voglia di vivere. Con i nervi a fior di pelle e la stanchezza che li circondava come un guscio, avevano atteso che i bagagli iniziassero a passare sul nastro e poi avevano preso due taxi per essere accompagnati all'hotel migliore dell'intera città. Kid non aveva badato a spese per quella vacanza.
Ed ora Liz stava osservando quell'enorme faccia d'oro che sembrava spuntare dalle colline dipinte di un verde acceso molto primaverile.
Kid si stava facendo consegnare le chiavi delle stanze e sistemando il disguido per il fatto che erano meno di quanto previsto. Qualche ora prima della partenza, il corvino si era premurato di avvisare l'hotel che due persone si erano ritirate all'ultimo. Liz gli aveva detto che non era necessario, dal momento che comunque il numero delle stanze prenotate non sarebbe mutato, ma pensate forse che Kid l'abbia ascoltata? Ovviamente no. Lui aveva dovuto chiamare e così ora si ritrovavano con una camera in meno. Alla reception, avevano inteso che la telefonata avesse lo scopo di disdire la prenotazione per una stanza. Per lei, Kid, Tsubaki e Black☆Star non cambiava molto, ma per Soul e Maka eccome! Avrebbero dovuto pernottare insieme, dal momento che non c'erano più locali disponibili.
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La Melodia dell'Anima
Fiksi PenggemarNiente armi, maestri d'arma, kishin, streghe, shinigami e quant'altro. I nostri amici di Soul Eater sono dei normali ragazzi che vivono una vita tranquilla tra scuola, compiti e uscite in compagnia. O almeno è così fino a quando Soul non decide di t...