30. Soul!!!

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Twisted...
Yet always listening to me...
Super nice guy.
My partner...
Soul's soul.

[Maka Albarn]




«Domani pomeriggio prenderemo l'aereo per tornare a Death City».

Kid concluse di spalmare la marmellata sulla prima fetta biscottata della mattina. Liz scosse la testa, addentando il suo toast. Il corvino aveva iniziato mezz'ora prima a stendere la polpa di frutta, fermandosi ogni cinque secondi per controllare che il livello fosse omogeneo in ogni sua parte.

«Tieni, Kid. Non c'è bisogno che mi ringrazi!». Black☆Star, pensando fosse una vera tristezza quel sottile strato di marmellata alla ciliegia – si poteva intravedere il colore della fetta biscottata sotto –, versò il cucchiaino sopra all'impasto cotto di farina di grano duro.

La brunetta chiuse gli occhi e iniziò a contare mentalmente.

1...2...3...4...5...6...7...8...

«Noooo! Cosa hai fatto!?». L'urlo di Kid giunse fino alle orecchie di Soul, che stava entrando in quel momento all'interno della sala da pranzo. Vide l'amico gettarsi a terra, reggendosi il viso e versando grosse lacrime. L'azzurro rideva (come suo solito), mentre Tsubaki sospirava ormai al colmo della pazienza. Quella ragazza era una santa per reggere Black☆Star.

«Buongiorno, Soul» lo accolse Liz, ignorando completamente Kid e bevendo il suo caffè.

Ahi, qui deve essere successo qualcosa.

Solitamente la ragazza interveniva prontamente per aiutare il corvino ad uscire da quelle crisi. Non quel giorno, però.

L'albino si inginocchiò al fianco dell'amico, impacciato. «Su, non è poi così grave» lo rassicurò, tentando di imitare ciò che vedeva sempre fare alle sorelle Thompson.

«Ma se non sai nemmeno cosa è successo!?» pianse disperato Kid.

Soul si ritrasse, a disagio. L'amico aveva anche ragione. Lanciò un'occhiata supplichevole a Tsubaki, l'unica del gruppo che avrebbe potuto fare qualcosa. Captando la richiesta d'aiuto, la corvina si alzò e andò a prendere il posto dell'albino. Lui si concesse un sospiro di sollievo, prima di prendere posto al tavolo.

«Maka?» chiese Liz, cercando la chioma bionda tra quelle degli altri ospiti.

«È in fila per le ciambelle» spiegò lui, controllando a che punto fosse la ragazza. C'erano ancora un paio di persone prima di lei.

«Bene». Liz sghignazzò, protendendosi verso il ragazzo con un'espressione maliziosa. Lui si ritrasse d'istinto. «A che punto siamo arrivati?».

Kid, finalmente ripresosi dalla crisi della fetta biscottata, e Tsubaki, si avvicinarono curiosi. Lo guardavano tutti carichi di aspettativa. Beh, tutti tranne Black☆Star. Lui stava raschiando il fondo della piccola ciotola di vetro della marmellata.

«Di cosa stai parlando?» biascicò Soul teso e confuso.

Liz fece un cenno in direzione di Maka.

«Ancora non capisco...».

La brunetta sbuffò, colpendosi la fronte. «Pensavo fosse Kid quello ottuso in materia» commentò, guadagnandosi uno sguardo di disapprovazione dall'interessato.

«Ci sono stati progressi con Maka?» spiegò Tsubaki paziente, ma con gli occhi scintillanti.

Soul si strozzò con la sua stessa saliva e iniziò a tossire. «N... No» riuscì a biascicare.

La Melodia dell'AnimaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora