Capitolo 12

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Midoriya's POV
La sua testa ricade pesantemente sulle mie gambe, Todoroki sposta gli occhi sullo schermo e fa partire il film.
Sostanzialmente, la trama è quella che mi ha detto lui, e dopo circa un'ora dall'inizio, si vedono le prime apparizioni di queste famose creature abominevoli.
Ho già fatto diversi scatti e mi sono già cagata addosso diverse volte, mentre Todoroki è rimasto impassibile tutto il tempo.
"Che film di merda." Dice dopo un po'.
"Eh? Ma non doveva essere un capolavoro?" Chiedo ironicamente. Lui assottiglia lo sguardo e mi dice:
"Avevi ragione, okay?" Sbuffa.
Si solleva e si siede accanto a me, incrociando le gambe sul divano. Posa i gomiti sulle ginocchia e si sostiene con le mani, tenute sotto al mento. Gli occhi fissi sullo schermo.
In quell'istante, uno dei mostri assale una delle ragazze, lei caccia un urlo della miseria e cade in una pozza di sangue.
"Wow, non me l'aspettavo." Bofonchia lui.
E pensare che io mi sto cagando sotto...
"Ma dai! È chiaro che se vai li sei fottuta...ah! Ma sei stupida?!" Chiede alla TV.
Puntualmente, la ragazza viene assalita.
"Dio, quest'horror è così scontato." Mormora.
Solleva il telecomando e spegne la TV con l'indice.
"Vuoi qualcosa da bere?" Chiede, poggiando i piedi per terra.
"Ah..solo un po' d'acqua." Dico. Spero che Todoroki non voglia ripetere questa cosa del film horror perché per me è stato un morire sopportarne a malapena la metà.
"Aspetta qui." Va in cucina e torna poco dopo con due bicchieri d'acqua.
Si stravacca sul divano e una seconda volta, la schiena contro il bracciolo, dove prima teneva i piedi, e mi fa segno di avvicinarmi a lui.
Beve un sorso, e dice:
"Stenditi pure, se ti va." Dice, indicando il suo corpo, con le braccia.
Deglutisco.
Mi stendo su un fianco, la testa sul suo petto, le gambe semi-distese lungo il resto del divano.
Mi porge il bicchiere e ne bevo un sorso. Dopo aver bevuto ancor un po' li appoggia entrambi per terra, mi circonda con le braccia e mi porta più in su, così da far arrivare i miei occhi, all'altezza delle sue labbra. Mi passa una mano tra i capelli, ed inizia a massaggiarli delicatamente, con movimenti delicati e soavi.
"A che pensi?" Chiede dopo un po'.
"Alla cagata che ho appena visto." Dico, sgranando gli occhi e guardando fisso in un punto.
Lui ride e risponde:
"E io che credevo tu pensassi a me."
"Tu vieni subito dopo." Dico, arrossendo sempre più.
"Il problema è, che se continuiamo così, io non vengo proprio." Dice e sorride. Un sorriso serrato, dolce ma malizioso.
Mi allarmo un poco: non vorrà fare quel che penso, vero?!
Mi prende per la cravatta e, tirandomi, mi incita ad avvicinarmi a lui. Mi metto a cavalcioni sulle sue gambe, le braccia allacciate dietro la sua nuca, gli occhi fissi nei suoi.
Si ostina a tenermi per la cravatta.
Tira ancora un po' ed avvicina la mie labbra alle sue. Lentamente ci baciamo. Prima solo con le labbra, poi senti la sua lingua chiedere l'accesso alla mia bocca e lentamente, glielo concedo.
La sento esplorarmi, così curiosa e perfida, è come se cercasse di baciare la mia anima.
Lo allontano un attimo, per riprendere fiato.
"Tutto okay?" Chiede, sorpreso.
"Sì..scusa dovevo...anf...respirare..." dico, ansimando, "Puoi....aspettare, solo un secondo?"
Di colpo lui si stacca dal bracciolo e tendendo ogni suo muscolo mi solleva ed in un attimo mi ritrovo con la schiena sul divano, e lui su di me.
La sua bocca si avvicina al mio orecchio.
"Sono stanco di aspettare." sussurra.

Angolo autrice
E niente, é ora che mi metta una sveglia per sta cosa. Cristoddio.

You hate me, don't you? (TodoBakuDeku)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora