You hate me, don't you? (TodoBakuDeku)

Capitolo 9

Midoriya's POV
Ora ho parecchio tempo per pensare a ciò che é successo oggi: sono sul mio letto e fisso il soffitto con aria assonnata. Mi chiedo cosa provo veramente, sia per Todoroki...che per Kacchan.

Punto primo: Bakugou mi piace. Mi é sempre piaciuto, sin da quando eravamo bambini: le passeggiate nei boschi, i giochi...poi tutto é andato a puttane quando si è scoperto il mio essere un Senza-Quirk, ma Kacchan non ha mai smesso di piacermi, nonostante mi trattasse male.

Punto secondo: Sebbene all'inizio io abbia rifiutato Kacchan solo per prendere tempo, ho avuto occasione di mettere in chiaro i miei sentimenti per Todoroki, prima di decidere.

Punto terzo (inutile quanto significativo): Baciare Todoroki, é stato bellissimo.

Punto quarto: Todoroki é gentile, dolce, premuroso, bello, intelligente, ed inoltre, non si sognerebbe mai di picchiarmi per svago.

Punto quinto: Ora che so di essere ricambiato da Todoroki, non riesco a pensare a nessuno che non sia lui.

Conclusioni: Ora che sto con Todoroki, non ho più bisogno di qualcuno a cui ispirarmi, di qualcuno da seguire, o da amare, all'infuori di lui. In seguito a questo, Kacchan, non conta più nulla.

Dopo aver fatto ordine nel mio cervello, sempre sovraccarico di informazioni, la scelta diventa scontata. Ora so cosa voglio. Ora so, che non m'importa più nulla di Kacchan.
Con il pensiero di essere finalmente uscito da un oblio durato anni, dolcemente, mi addormento ed attendo con ansia domani.

Ho atteso per tutto il giorno il suono della campanella. Non ne potevo più di aspettare, volevo a tutti i costi uscire in fretta per andare al parco con Todoroki.
"Bene ragazzi, svolgete i compiti che vi sono stati assegnati per il prossimo Lunedì e godetevi il weekend." Ci dice il professor Aizawa, dopodiché esce dall'aula subito dopo il suono della campanella.
Noi usciamo a nostra volta, e, visto che perdo Todoroki tra la folla, decido di aspettarlo al cancello.
Mi raggiunge poco dopo, come concordato.
"Parco?" Chiede.
"Prima un gelato!" Dico prontamente.
"Eh? Mangi il gelato anche d'inverno?"
"Chi non lo fa?"
"Io?" Risponde ironicamente.
"Ma sei serio?! Non dovresti bere indistintamente roba fredda e calda in tutte le stagioni?" Chiedo, alludendo alla sua Quirk. Lui assottiglia lo sguardo dopo aver capito.
"Io prendo una cioccolata." Risponde pacatamente.
Sorrido, ci avviamo prima al bar, dove lui rimedia la sua cioccolata e successivamente, alla gelateria, dove lui insiste per pagare.
"Ricordami quanto ti devo." Dico.
"Non pensarci nemmeno." Risponde lui.
Una volta giunti al parco, ci sediamo su di una panchina.
Ho sempre voluto restare un po' solo con lui, desideravo davvero tanto, conoscerlo meglio.
"Hai pensato a ciò che provi?" Chiedo.
"In che senso?"
"Intendo..cosa provi, per me..."
Lui beve un sorso della sua cioccolata. Una nuvoletta di vapore si alza dalle sue labbra, dopo che ha sospirato.
"Sì. Io credo...che tu mi piaccia, e non poco." Risponde.
"Sai...io temo che non sia così. Ho paura che sia una cotta temporanea, dovuta al bacio che ti ho dato...non vorrei che non fosse reale..." dico.
"Cosa è reale, se non questo?"
"É reale il fatto che non ci conosciamo da così tanto..non sappiamo quasi nulla l'uno dell'altro..." dico. Questi dubbi mi hanno assalito tutt'oggi.
Silenzio di tomba.
"Midoriya, tu cosa credi che sia l'amore?" Mi chiede, di colpo.
Mi sento avvampare, "Ehm..ecco io...credo che sia complicità, essere amici prima di tutto, conoscersi, supportarsi..." dico tutto d'un fiato. Poi mi blocco.
"Tu cosa credi che sia?" Domando.
"Credo che l'amore non nasca dal solo conversare.
Che non nasca da un'amicizia.
Che non nasca grazie ad un certo livello di complicità. Almeno, non per forza.
Credo invece che possa nascere, anche solo dopo un bacio." Risponde gentilmente. Sorseggia un altro po' della sua cioccolata.
"Temo sia troppo superficiale." Dico, "Credo che l'amore debba avere basi più solide."
"Bene, se é così che la pensi, raccontami tutto di te." Sentenzia.
"Farai lo stesso?" Chiedo. Lui si ritrae un poco, titubante, ma poi annuisce.