Capitolo 27

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{ATTENZIONE: Questo capitolo contiene scene SMUT, ovvero esplicite, pertanto sconsigliate ad un pubblico sensibile. Siete pregati di saltarlo nel caso vi dia fastidio, in caso contrario, buona lettura.}

Midoriya's POV
Dolore.
Dolore emotivo.
Dolore fisico.
Dolore.
Non sento altro.
I polsi legati dinanzi a me.
"Todo...roki..." mormoro, immergendo il viso nel cuscino, "per...donami."
Mi aggrappo alle coperte e piango. Soffoco le mie urla e le mie lacrime in quello stesso cuscino, mentre soffro.
Ogni colpo è più forte e fa più male.
È umiliante.
È devastante.
"Perdonami...Shouto!" Urlo contro il cuscino e subito dopo sento Bakugou colpirmi la testa con uno schiaffo.
"Che cazzo hai appena detto?!"
Bakugou mi afferra per i capelli, sollevandomi, portandomi verso di sé.
"Dì il mio nome." Ordina.
"Shouto..." Sono sordo alle sue parole, alle sue minacce. Dirò tutto a Todoroki, indipendentemente da quello che Bakugou mi farà oggi.
"Dì il mio nome!" Questa volta lo grida.
"Ka-Kacchan..." mormoro, nel tentativo di farlo contento.
"Bene." sospira, "Sono stanco..." aggiunge.
Non sento alcun cambiamento nel suo membro, ciò significa che non ha ancora finito. Saperlo mi sconforta in un modo inimmaginabile.
Si siede portandomi con sè, obbligandomi a tenerlo dentro di me. Ora gli do le spalle, sono praticamente seduto sopra il suo membro ed è così gonfio da farmi un male cane...
"Muoviti un po' tu." Ordina tra un respiro e l'altro.
"Scusa...mi, To...doroki..." mormoro e Bakugou mi tira un secondo schiaffo.
"Smetti di dire il suo nome." Ringhia, "E spicciati."
Inizio a muovermi come mi è stato ordinato.
Porto le mani legate tra loro dietro la testa e allento con le mie dita la presa di Bakugou perché sta esagerando nel tirarmi i capelli.
Mentre mi muovo, le sue mani scorrono sui miei fianchi, passando sui miei capezzoli ed una di loro di ferma anche sul mio membro, cominciando a massaggiarlo.
"Ah..ah...Ka-Kacchan..." ansimo, per la prima volta da quando abbiamo iniziato, sono eccitato anch'io.
Mi sento ripugnante, ma allo stesso tempo mi dico che non posso farne a meno, dato che mi sta toccando direttamente...
"Ah..così si che mi piaci." Mormora lui da dietro. La sua voce è bassa e smaniosa, quasi come quella di un lussurioso
Le sue mani scendono lungo la mia schiena fino al mio sedere, mi afferrano le natiche e le aprono un poco.
Sento i suoi occhi su di me e mi sento avvampare inevitabilmente.
Mi affretto a dire:
"Non guardare...ti prego!"
Stranamente mi accontenta: torna infatti a far scorrere le sue mani sul mio corpo.
Provo sentimenti così contrastanti nei suoi confronti...parte di me vorrebbe ribellarsi, ma la metà restante sa bene quanto mi piaccia essere toccato da lui...
Mi solletica e mi stuzzica, massaggiando la mia virilità con la mano sinistra, mentre con la destra sale lungo tutto il mio corpo e mi prende i viso, costringendomi ad abbassarmi e girarmi fino alle sue labbra ed a baciarlo.
Vorrei, per il bene di Todoroki, ma non mi trattengo: porto le mie mani sotto il suo mento, con due dita lo avvicino a me e lo bacio con quanta più passione possibile, tuttavia, questa posizione è scomoda e mi si sta spezzando la schiena, perciò mi stacco da lui e mi sollevo facendolo uscire da me, ma non fa in tempo ad accampare alcuna protesta perché torno subito a cavalcioni su di lui.
Ora siamo faccia a faccia.
Conduco con delicatezza il suo membro nuovamente dentro di me e riprendo a muovermi.
Con le sue mani sul mio sedere e le mie legate dietro al suo collo, torno a baciarlo.
Mi muovo con costanza, in un misto tra dolore e piacere. Sento un formicolio alla base del ventre, poi del calore...sono così eccitato, così...nel pallone, da non capire più nulla.
In un attimo di sofferenza, gli mordo il labbro, forse un po' troppo forte, ma lui, nonostante il dolore, non dice una parola e si limita ad una smorfia.
"Ah..scusa.." mi affretto a dire. Lui si morde il labbro e guarda altrove. É concentrato su altro in questo momento.
La canottiera nera che ancora indossa é mizza del suo sudore ed io vorrei solo che se la togliesse per ammirare tutto ciò che c'é sotto.
Mi sto contraddicendo.
Ogni minuto di più.
Da stupro quale era, questa cosa é diventata praticamente consenziente ed io non riesco a perdonarmelo, ma...le sue labbra, i suoi occhi, il suo corpo, i suoi capelli...sono come calamite per me...l'ho rifiutato per tutto questo tempo e dovrei continuare a farlo...per il mio bene, ma...non ci riesco.
Più penso a lui, più lo faccio con lui...più realizzo che stare con Todoroki non mi appaga.
Todoroki doveva essere una scappatoia, una cura al mio amore per Kacchan...un amore così tossico, così autolesionista, così sbagliato.
Come la droga. Ti fa vivere momenti bellissimi, ma ti rovina, piano piano...il nostro rapporto è proprio questo.
Più penso a quanto sia bello, più mi eccito e nel giro di poco finiamo entrambi per venire.
Kacchan non ha il preservativo questa volta, perciò sento il suo liquido, caldo e soddisfacente, dentro il mio corpo.
Ci accasciamo abbracciati sul letto e riprendiamo a respirare.
"Abbiamo sporcato di nuovo le coperte..." mi lamento.
"Le porto io a lavare domani mattina presto. Se riesco ti riporto anche le altre." Afferma.
"Oh..grazie." Questo suo lato mi sorprende molto.
Annuisce in segno di risposta e mi dice:
"Dimmi che mi ami."
"Non sarebbe la verità." Dico.
Sembra offeso da quelle parole.
"Non importa. Dimmelo, anche se non è vero." Dice allora, speranzoso.
É disperato a tal punto? Davvero vuole sentirlo? Da me?
"Ti amo...Kacchan." Dico, sapendo che non é vero. Che non lo penso. Che non ci credo.
Che non lo vuoi pensare. Che non ci vuoi credere.
No. É così. Io non ci credo. Non fino in fondo.

Angolo autrice
Woooosh. Un mezzo stupro dai. Niente di grave.
*scappa in Vietnam* Ci si vede al prossimo capitolo! Votate se vi sta piacendo❤

You hate me, don't you? (TodoBakuDeku)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora