14.

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La mattina seguente si era offerto di accompagnarmi a scuola, gli avevo detto che avevo finito l'erba e mi aveva proposto di fumarla assieme a lui.

-sei pronta?partiamo?- mi chiese mia madre mentre mi dava il sacchetto del pranzo

-no, a momenti passa Noah a prendermi- dissi

Lei mi guardò, aveva lo sguardo malizioso ed incuriosito.

-mamma non guardarmi così, siamo amici e basta, credo-

-come credi?- disse incuriosita

-nel senso che non so se siamo amici o meno- dissi

Mi voltai e vidi dalla finestra la sua jeep parcheggiata.

Uscì di casa e salì in auto

-puoi anche lasciarmi altrove, non dove vedi i tuoi amici- dissi

-buongiorno Liberty, come stai? Dormito bene?- disse con voce ironica

Io rimasi in imbarazzo, non pensavo che dargli il buongiorno contasse per lui

-scusa- dissi -buongiorno- aggiunsi

Lui sorrise e mise in moto.

-perché dovrei lasciarti in un'altro posto?- chiese

-non lo so, sarebbe imbarazzante- dissi

-perché dovrebbe? Siamo amici-

-davvero?- dissi con tono sorpreso

Lui si voltò a guardarmi un istante per poi guardare la strada nuovamente, sorrise

-si Liberty, siamo amici-

Il suo tono era disinvolto, non avevo mai sentito qualcuno definirmi tale, per un'istante mi sentì speciale.

Ci fermammo nei parcheggi, era ancora presto, la scuola era spoglia di persone.

Estrasse uno spinello dal suo zaino e lo accese. Fece qualche tiro per poi passarmelo.

-merda ho dimenticato il pranzo- disse

Io aprì il mio zaino e tirai fuori il sacchetto del mio, tra un tiro e l'altro.

-tieni- dissi -io non credo di mangiarlo- aggiunsi

-come?-

-ho mangiato qualcosa a casa, non avrò molta fame per l'ora di pranzo, non preoccuparti- non era vero, non avevo mangiato nulla, ma lo avrei buttato e tanto valeva darlo a qualcuno che lo avrebbe mangiato.

-davvero lo faresti?-

-è solo un panino, Noah- dissi arrossendo

Lui lo prese, lo mise nello zaino per poi avvicinarsi e darmi un bacio sulla guancia. Le sue labbra erano morbide e per quell'istante ebbi la pelle d'oca.

-grazie- sussurrò prima di riappoggiarsi allo schienale dell'auto

Fu un momento particolare, mi sembrò troppa gratitudine per un panino, era strano, come se le persone non facessero gesti del genere con lui. Ma mi fece piacere vederlo così.

Scendemmo dall'auto qualche minuto dopo mentre mi raccontava del test di chimica che aveva alla terza ora.

Alyssa arrivò in quel momento, vidi Lukas scendere dalla sua auto e senza dire nulla a lei, si avvicinò.

-Centineo- disse facendo un cenno a Noah per poi avvicinarsi a me, mise un braccio attorno alle mie spalle, io mi irrigidì e arrossì.

Noah mi stava guardando. La sera precedente avevo escluso una qualsiasi relazione con lui, non gli dissi nemmeno di quel bacio rubato.

Liberty Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora