18. COSA???

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Mi sveglio sentendo dei baci umidi sul collo. Sorrido e apro gli occhi per trovarmi il viso di Nicholas a due centimetri di distanza.
Mi lascia un bacio a stampo e io lo approfondisco.
Mi alzo, notando di essere nuda.
Mi copro di scatto e Nick scoppia a ridere.
«Ti ricordo che ti ho già vista nuda ieri» mi riprende.
Giusto. Ieri.
Divento rossa, vestendomi subito.
Nick fa lo stesso e una volta vestito, si avvicina a me, prendendomi per i fianchi e avvicinandomi a lui.
«Sei perfetta» mi lascia un bacio a stampo, uscendo dalla porta.
Appena esco, Micheal si piazza davanti a me,con sguardo furioso.
«Avete scopato?» chiede e io divento rossa.
«Fatti i cazzi tuoi. Ho 18 anni» rispondo furiosa.
Mi guarda male e scende al piano di sotto.
Scendo anche io, trovando i miei fratelli e Nick che preparano la colazione.
«Ehi, Mari. Tieni. Abbiamo preparato le crêpes» sorride Sum, porgendomi un piatto con due crêpes.
Un senso di nausea mi invade facendomi correre in bagno.
Una volta arrivata in bagno, vomito pure l'anima.
Qualcuno mi raccoglie delicatamente i capelli. Appena ho concluso di vomitare, mi pulisco e scarico il WC.
Mi giro trovando Nick che mi sorride.
«Stai bene?» chiede gentilmente.
«Ora si, avrò mangiato qualcosa che mi ha fatto male ieri» dico e lui annuisce.
Mi prende per mano e mi trascina giù.
«Mari, andiamo a fare shopping oggi pomeriggio?» mi chiede Sum sorridendo.
«Oggi devo incontrare Jocelyn» rispondo andando verso la credenza per prendere la nutella.
«La Nutella ti fa ingrassare» afferma Nick togliendomela dalle mani.
«DAMMI SUBITO LA NUTELLA SE VUOI VIVERE ANCORA» lo minaccio e lui scoppia a ridere,dandomi di nuovo la nutella.
Dopo un paio di cucchiai di nutella, la poso e salgo in camera mia.
Sono molto stanca e penso che andrò a riposarmi un po', anche se mi sono svegliata ora ora.
Mi sdraio nel mio letto, chiudendo gli occhi.
Bussano alla porta.
«Avanti» dico e la porta si apre.
Sento il materasso abbassarsi e mi giro,trovando Nicholas che mi guarda dolcemente.
«Stai meglio?» chiede e io annuisco.
«Posso sdraiarmi con te?»
«Certo»
Si sdraia vicino a me e io appoggio la testa sul suo petto.
Metto la sveglia alle 15:30,visto che devo incontrare Jocelyn alle 16:00 e ci addormentiamo.
×
×
×
DRIIIN
Cazzo, non voglio alzarmi.
DRIIIIIIN
Allungo la mano e butto la sveglia a terra.
Sento Nick ridere e mi giro verso di lui.
«Cosa ridi?» chiedo sbuffando.
«Mi fai ridere» sorride dandomi un bacio a stampo.
Mi alzo e mi vado a preparare.
Metto un pantaloncino bianco e una canotta fucsia.
Mi trucco con un po' di fondotinta, mascara, matita e lucidalabbra.
Prendo la borsa, mettendo dentro il portafoglio, il cellulare e le chiavi.
«Ti posso accompagnare?» chiede Nick e io annuisco.
Usciamo, dopo aver salutato i miei fratelli, e raggiungiamo la macchina di Nick.
Dopo un po' arrriviamo al parco e chiamo Joce per vedere dove si trova, visto che non riesco a trovarla.
-Ehi, Joce. Dove sei?- chiedo e lei si mette a ridere.
-Dietro di te- stacco la chiamata e mi giro.
«Mariiii» mi abbraccia e io ricambio.
Ci sediamo sulla panchina. Voglio spiegazioni io.
«Ti devo parlare riguardo tuo fratello» dice abbassando lo sguardo e io annuisco.
«Io e tuo fratello frequentiamo la stessa...comitiva...» dice balbettando.
«Jocelyn...la verità» dico seria.
«Frequentiamo lo stesso...gruppo» spiega ma non capisco.
«Lo stesso gruppo di cosa?» chiedo guardandola interrogativa.
«In questo gruppo si praticano gare automobilistiche. Se vinciamo, vinciamo soldi. Se perdiamo, perdiamo soldi» spiega brevemente.
«Come ci siete finiti?» chiedo disgustata.
«Io sono la titolare, cioè faccio entrare le ragazze o i ragazzi che vogliono far parte di questo gruppo. Un giorno si presentò un ragazzo, con tuo fratello, che doveva entrare. Chiesi a Micheal se voleva entrare pure lui, e lui accettò»
«Scommetti anche tu?» le chiedo e lei annuisce.
«È cominciata una relazione all'inizio tra me e Mike. Poi cominciò a bere, come tutti gli altri partecipanti del gruppo e ci siamo allontanati, questo è tutto» spiega e io annuisco.
«Dove si trova questo "gruppo"?» chiedo. Sono più che sicura che parla del gruppo dove io e Nick siamo andati a prenderlo.
«Si trova al South Bronxs. Alcuni ragazzi preferiscono trasferirsi lì e Michael lo voleva fare» spiega.
«Si...lo so» abbasso il capo e Joce mi accarezza la schiena.
«Ti posso chiedere una cosa?» chiedo e lei annuisce.
«Stamattina ho vomitato, mi sento strana...non so...devo andare da un medico secondo te?» chiedo preoccupata.
«Mari...sei vergine?» chiede e io la guardo con occhi sbarrati.
«No, ma cosa c'entra?» chiedo e lei sorride.
«Ti consiglio di fare un test di gravidanza» mi dice sorridendo e io scuoto la testa.
Non può essere. Non posso essere incinta.
«No...Non può essere» dico prendendomi la testa fra le mani.
«L'ultima volta che lo hai fatto?» chiede e io divento rossa.
«Ieri» dico imbarazzata e lei sorride ancora di più.
«Andiamo in farmacia» mi trascina in una farmacia lì vicino.
Entriamo e mi sento in imbarazzo.
Mi avvicino al farmacista. Un ragazzo molto giovane.
«Cosa le serve?» chiede gentilmente.
«Un...test di gravidanza» chiedo imbarazzata.
Lui mi guarda in modo strano.
«Ma non sei troppo piccola per essere incinta?» chiede sfottendomi.
«Non sono sicura. E poi che cazzo ti interessa?» grido l'ultima frase.
Lui prende il test e me lo porge.
Lo pago ed esco, seguita da Jocelyn.
«Puoi venire con me?» la supplico e lei annuisce.
«Vieni a casa mia, a casa tua ci saranno i tuoi genitori» mi propone e io annuisco.
Siamo arrivati a casa sua, che non distava troppo dalla farmacia.
Entriamo a casa sua e mi faccio accompagnare in bagno.
Entro e apro il test, leggendo il foglietto illustrativo.
C'è scritto: Il test urinario va eseguito preferibilmente sulle urine del mattino, che sono più concentrate. Si dirige il getto urinario sul tampone (o si fa pipì in un bicchiere di carta e poi vi si immerge) e poi si mette in posizione orizzontale. Il test va letto dopo 2-3 minuti. Se passa troppo tempo, il risultato può non essere attendibile.

Decido di urinare direttamente sul test.
Così faccio, lo metto orizzontalmente e aspetto.
Passano circa 5 minuti ed ecco svelato il ritultato.
Esco e Jocelyn si piazza davanti a me.
«Allora?» mi chiede speranzosa.
Gleilo passo e lei lo legge.
«Come può essere negativo?» chiede gridando.
«Non lo so. I sintomi sembravamo proprio quelli di una gravidanza» dico.
Sono sollevata. Ho ancora 18 anni e non vorrei avere un figlio a quest'età.
«Domani mattina vengo a prenderti e andiamo all'ospedale»dice e io la guardo male.
«Cosa c'entra l'ospedale?» chiedo, cominciando ad alterarmi.
«Non sei incinta. Hai nausea e ti senti strana. Meglio prevenire che curare» dice, rimproverandomi.
Ha ragione, così annuisco.
«Io vado a casa. Ci vediamo domani mattina» dico abbracciandola.
«A domani» mi sorride, accompagnandomi alla porta.

Arrivo a casa, i miei genitori non ci sono, come sempre e i miei fratelli stanno dormendo. Decido di chiamare l'ospedale per prendere un appuntamento.
-California Pacific Medical Center, come posso aiutarla?- chiede una voce femminile.
-Salve, vorrei prendere un appuntamento-
-Si. Nome e cognome, per favore- mi risponde la signora.
-Marilyn Bailey-
-Va bene, signora Bailey. Domani mattina alle 9:00 può venire-
-La ringrazio-
Stacco il telefono e vado a dormire.

× All I need is you × (COMPLETA) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora