Siamo appena arrivati in discoteca e io mi precipito, con Kian, al bancone degli alcolici.
«Cosa prendi dolcezza» mi chiede il barista.
«Vodka» dico, guardandolo male.
«Per me, Gin Lemon» dice, invece, Kian.
«Arrivano subito» mi fa l'occhiolino e se ne va.
«Come va, Mari?» mi chiede Kian, probabilmente vedendomi distrutta.
«Va» rispondo sorridendo tristemente.
«È per Nicholas? So che c'è qualcosa-» comincia a dire, ma lo blocco.
«Non c'è niente tra di noi» dico in modo freddo.
«Vedo come vi guardate. Mari, pensi che sia così cretino?»
«Non ho mai detto quello. Dico solo che ci odiamo. Non ci potrà mai essere un rapporto di amore tra di noi» dico, seria.
«Ma lo vedi come è geloso? Si vede da un miglio di distanza, Mari»
«Basta, Kian. La conclusione è che ci odiamo» dico, prendendo il bicchiere che mi ha portato il barista.
«E tu stai male per questo?» insiste.
«Cazzo, Kian. Basta ti ho detto» dico, andando in pista a ballare un po'.
Sento gli occhi di Nicholas addosso.
Mi allontano dalla pista, andando in bagno.
Prima di poter entrare mi sento presa per il polso e trascinata dentro le camere.
Questa discoteca dispone pure di camere, dove i ragazzi si danno da fare.La porta viene chiusa con forza e vengo spinta sul letto.
Il ragazzo va ad accendere la luce e appena lo fa mi prende un colpo.
«J-Josh» sussurro tra le lacrime.
«Vedo che ti ricordi di me» dice sorridendo maliziosamente.
Comincio a piangere più forte. So cosa vuole fare.
Si avvicina a me e posso sentire, dalla puzza di alcol che emana, che è ubriaco.
«Josh, n-non toccarmi» dico singnozzando.
Mi arriva una sberla che mi fa girare il viso dall'altra parte.
«Zitta, puttana» dice scoppiando a ridere.
Comincio a muovermi, per liberami dalla sua presa.
«Ferma, cazzo!» mi arriva un'altro schiaffo, ma più forte, che mi fa piangere.
«Per favore, Josh» dico continuando a muovermi.
«AIUTO» grido per farmi sentire.
Questa volta mi leva con forza il vestito, successivamente gli slip e comincia a penetrarmi con forza.
Essendo vergine provo un dolore immenso.
Comincio a piangere e a urlare.
«Josh, basta ti prego» comincio e muovermi, cercando di allontanarlo da me, ma lui mi blocca le mani.
«J-Josh, mi fai male» dico, piangendo.
«ZITTA» grida.
Comincia a muoversi molto più forte.
Sento il mio telefono suonare da dentro la borsa.
Cerco di allungare il braccio per prenderlo, ma mi arriva un'altro schiaffo.
Una volta venuto, si toglie il preservativo, messo in precedenza, e comincia a torturarmi il seno. Da morsi, poi soffia, fa succhiotti.
Piango come una dannata.
Non volevo fosse così la mia prima volta.
«Non piangere, cogliona» dice, sfinito, sdraiandosi affianco a me.
Provo ad alzarmi, ma lui mi tira verso sé.
«Non mi saluti nemmeno» dice sorridendo.
Gli sputo in faccia e scappo, mettendomi velocemente il vestito.Esco e mi dirigo subito in bagno. Mi guardo allo specchio e scoppio di nuovo a piangere.
Mi squilla il telefono e mi affretto a rispondere.
«P-pronto?» rispondo singnozzando.
«Cazzo, Mari. Dove sei e perché stai piangendo?» dice Justin.
«Sono al bagno. Dove siete voi?» dico continuando a singnozzare.
«Siamo fuori, vieni e spiegaci perché stai piangendo»
Corro fuori cercando Justin e gli altri.Cammino un po' e li vedo.
Corro da loro e Justin mi abbraccia forte. Scoppio a piangere e lui mi accarezza i capelli.
Qualcuno lo stacca da me.
«Può bastare» dice Nicholas, mettemdosi davanti me.
«Perché stai piangendo?» dice asciugando le mie lacrime.
«Non voglio parlarne, ora» dico, cercando di evitare il suo sguardo.
«Mari... Dove sono le tue scarpe? E perché hai i capelli ridotti in questo stato» dice preoccupato Cole.
«Non mi dire che-» si blocca Kian.
«Cosa? Pensi che l'abbiano violentata. Non è così. Vero Mari?» dice Nicholas. Lo vedo preoccupato.
Scoppio per l'ottocentesima volta a piangere.
«Oddio...» afferma Cole.
Vedo Justin e Kian con gli occhi lucidi.
Nicholas ha un'espressione incazzata.
Serra la mascella e si avvicina pericolosamente a me.
Mi allontano di scatto.
«Chi è? Mari, voglio il nome» chiede, aspettando una risposta che non credo arriverà.
Scuoto la testa in segno di negazione e lui sbatte il pugno all'albero che c'è alle nostre spalle, facendo uscire il sangue dalle sue nocche.
Sobbalzo e comincio a piangere.
«Nicholas, la stai spaventando» dice Justin, cercando di calmare l'amico.
Lui abbassa lo sguardo verso di me e avvicina il viso al mio.
«Il nome» dice a un centimetro da me.
«S-si chiama Josh»
Mi lascia un bacio a stampo e se ne va.
«DOVE VAI?» gli grido.
Mima un 'tranquilla' e continua a camminare.
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× All I need is you × (COMPLETA)
RomantizmMarylin Marie Bailey è una giovane studentessa di 18 anni. Frequenta il liceo scientifico ed è all'ultimo anno. La sua famiglia decide di partire per una vacanza di tre mesi a San Francisco, California. Lei è molto felice perché ha sempre desiderat...