13.Cosa Siamo?

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A svegliarmi è un sole accecante che entra nella mia camera.
Mia madre ha questo brutto vizio di alzare l'alvolgibile e di togliermi la coperta.
Si. Avete sentito bene. La coperta in estate è vita.
Comunque, bando alle ciance. Sto morendo di fame quindi scendo.
Ad aspettarmi c'è tutta la mia famiglia.
«Alla buon ora, Mari» mi sorride mia madre.
«Buongiorno a tutti» dico a tutta la mia famiglia.
«Buongiorno» mi rispondono in coro.
«Tesoro, oggi andremo in campeggio con la famiglia Stevens. Per un giorno» mi annuncia mio padre.
«Cosa? Sul serio?» lo guardo sbalordita.
Annuisce e io sbuffo.
Sanno che odio i campeggi.
«Ci sarà anche Nicholas, tranquilla» sorride maliziosa mia madre e io la guardo male.
«Vai a preparti. Dopo mangiato si parte» mi annuncia mia madre e io annuisco.
Salgo in camera, mi lavo e indosso un pantaloncino nero corto e una canotta corta con scritto 'Metallica'.
Le converse grigie e sono quasi pronta.
Mi trucco mettendo un po' di fondotinta e un po' di mascara. Alle labbra un lucidalabbra e sono pronta.
Scendo giù e i miei sono pronti.
Saliamo in macchina e andiamo a prendere gli Stevens.
Parcheggiamo in una villa maestosa.
Quanto cazzo sono ricchi?
Esce il signor Stevens e successivamente sua moglie.
«Oliver, noi abbiamo un camper, la tua macchina la puoi parcheggiare nel mio garage» afferma il signor Logan e mio padre annuisce ringraziandolo.
Io, mia madre e i miei fratelli scendiamo e mio padre entra la macchina in garage.
«NICHOLAS, JORGE. SCENDETE» li chiama Emy.
Dopo un po' scende Jorge e subito dopo Nick.
Mi sorride dolcemente venendo a darmi un bacio sulla guancia.
«Ciao bellissima» sussurra al mio orecchio e io rabbrividisco.
«Ciao Nick» sorrido.
Quando siamo soli voglio parlargli di quel bacio.
Saliamo in camper e dopo un po' di strada arriviamo.
«Ragazzi, dobbiamo accendere il fuoco. Andate a prendere un po' di legna» dice Emy a me e a Nick.
Ci dirigiamo verso la foresta in cerca di legna.
Mi sento tirata per il polso e girata verso di lui.
«Chi raccoglie più legna vince!» dice prima di correre.
Lo seguo correndo e con gli occhi cerco la legna.
La trovo e comincio a raccoglierla.
Mi giro ma non lo trovo.
«NICK DOVE SEI?» lo chiamo ma non ricevo risposta.
Mi agito e comincio a cercarlo.
«Nicholas non è divertente!» grido per farmi sentire.
Mi sento presa per i fianchi da dietro.
Grido per lo spavento.
Vengo girata e trovo Nicholas che ride come un matto.
Quanto è perfetto?
«Ehi bellezza, così mi sciupi» Nick ride e mi avvicina a sé.
Divento rossa e lui se ne accorge e sorride.
«Nicholas...ti devo dire una cosa» guardo di tutto tranne lui.
«Dimmi pure!» sorride e io continuo.
«Vorrei parlare del bacio» dico guardandolo.
«Non c'è nulla da dire» risponde secco.
Lo guardo schifata.
«Che aspettavi che solo per un bacio saremmo diventati fidanzati? So che ti piacerebbe...» risponde modestamente.
«Sei uno stronzo. Non mi aspettavo di diventare la tua ragazza con un solo bacio. Volevo solo parlarne. Perché mi hai baciata ieri?» rispondo con gli occhi lucidi.
«Te la sei presa per lo scherzo. Quindi ti ho baciata perché sapevo che tu volevi. Ma non siamo e saremo mai niente.» detto questo gira i tacchi e se ne va.
Dire che ci sono rimasta di merda è un diminuitivo.
Alcune lacrime solcano il mio viso e io affretto ad asciugarle.
Non ho pianto mai per un ragazzo, non so perché ma Nicholas mi attrae e non solo fisicamente.
Ritorno al camper con il legno vedendo Nick venire verso di me per aiutarmi.
Mi sposto, superandolo e lui sbuffa.
Metto il legno in un unico punto e prendo un fiammifero, cercando di accenderlo, ma non succede. Il fiammifero si spegne ogni volta che lo butto sul legno.
«Nicholas! Aiuta Marilyn» lo rimprovera sua madre.
«Non c'è bisogno» affermo guardandolo male.
Lui si avvicina lo stesso, prendendo il fiammifero e in due secondi lo accende.
Non ci posso credere! Anche il fiammifero me lo fa apposta.
«Ok, grazie» dico fredda.
Non sono abituata a essere rifiutata. Non per essere modesta. I ragazzi mi sono sempre corsi dietro e io li rifiutavo sempre.
Ora capisco cosa vuol dire essere rifiutati.

Arriva sera e dobbiamo cenare.
«Ragazzi, stasera mangeremo hamburger con patatine» annuncia felice mia madre.
Comincia a cucinare e una volta pronto andiamo a mangiare.
×
×
×
Abbiamo appena finito di mangiare.
«Ragazzi dovete dividervi perché le tende sono due.
Noi e gli Stevens dormiremo dentro il camper.
Quindi decidete con chi stare e montate le tende»
«Mari, stiamo insieme?» mi chiede Sum e io annuisco felice.
Montiamo la tenda, dopo alcune difficoltà, e ci mettiamo dentro.
Passano circa 10 minuti e Sum già dorme.
Non ho sonno quindi esco dalla tenda e vado a fare una passeggiata.
Mi dirigo verso il lago e mi sdraio sull'erba.
All'improvviso sento qualcuno dietro di me e sobbalzo.
«Tranquilla, sono io» appare Nicholas a petto nudo e io mi imbambolo a guardarlo.
«Che ci fai qui?» rispondo acida.
«Nulla» risponde con il mio stesso tono.
«Bene» rispondo secca.
«Fantastico» risponde sorridendo.
«Meraviglioso» dico prima di scoppiare a ridere. Si unisce a me.
«Quando sorridi sei più bella» mi guarda avvicinandosi.
«Ah...» è l'unica cosa che riesco a dire visto che mi ha sorpreso.
Ci stendiamo e Nick comincia a cantare una canzone di Gionny Scandall.
«Più ti guardo più mi accorgo che, sei una cosa troppo bella per uno come me, di meglio cosa c'è?
Chissà perché quando andiamo a guardare le stelle guardo te.
E sei bella che ogni stella si vergogna e smette di brillare. Proprio quella che nei sogni ti innamori e non ti vuoi svegliare» canticchia e io sorrido.
Ha una voce bellissima.
Si volta verso me e mi avvicina a lui.
«Mi sono fatto perdonare?» sorride e io scuoto la testa, trattenendo un sorriso.
«Mmh e come posso fare?» chiede tra sé e sé.
«Ho un'idea!» si alza e mi invita a fare lo stesso.
Mi alzo e subito si avventa sulle mie labbra. Approfondisce il bacio inserendo la lingua.
Rende il bacio più passionale mettendomi sopra di lui e tenendomi per i fianchi.
Ormai senza fiato ci stacchiamo e lui mi sorride.
«Ora sono stato perdonato?» fa la faccia da cucciolo e io annuisco.
«Bene!» sorride soddisfatto.
Si stende e mi fa sdraiare su di lui.
Comincia ad accarezzarmi la testa.
«Domani pomeriggio ti vengo a prendere e andiamo con i nostri amici al centro ok?» chiede e io annuisco.
«Alle 16:00 va bene?»
Annuisco una seconda volta e mi addormento.
«Notte, piccola» dice prima di crollare in un sonno profondo.
×
×
×
«Piccola...» dice una voce sofferente.
Apro un occhio e noto l'espressione addolorata di Nick.
Sorrido.
«Buongiorno!» rispondo allegra.
«Tesoruccio, mi stai schiacciando le costole»sorride e io scendo.
Mi stiracchio e mi alzo. Lui fa lo stesso e raggiungiamo il camper. Sono tutti pronti e stanno aspettando a noi.
«Vi abbiamo visti dormire e non volevamo disturbarvi» annuncia Emy guardandoci con area sognante.
Divento rossa per l'imbarazzo e Nicholas sorride.

Saliamo nel camper e andiamo a casa.

Appena arriviamo sistemiamo le cose e si fanno subito le 15:30.
Alle 16:00 Nick deve venirmi a prendere quindi decido di prepararmi.
Vado a fare una doccia e lavo i capelli.
Una volta uscita dalla doccia avvolgo il mio corpo e i capelli in un'asciugamano.
Mi asciugo tutto e metto la biancheria intima.
Poi metto un jeans nero strappato alle ginocchia e un crop top verde scuro con i lacci che percorrono la vita e si legano ai fianchi.
Ai piedi le Vans e mi trucco con fondotinta, eyeliner e rossetto rosso ciliegia.
Sento suonare alla porta...

Nel prossimo capitolo vedremo che succede al centro! ❤️

× All I need is you × (COMPLETA) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora