12. Guai In Arrivo (2ª Parte)

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Lo trascino giù trovando i miei genitori piazzati alla fine delle scale che mi guardano in cerca di spiegazioni.
«Ciao genitori!» li raggiungo e mi metto a ridere nervosamente.
Nick mi da una gomitata per incitarmi a parlare.
«Allora?» chiede mio padre serio.
«Sono uscita con Nicholas -lo indico- e appena sono ritornata Mike è scappato. L'abbiamo ritrovato subito, vero Nick?» sorrido a Nicholas che ricambia.
«Cosa hai in faccia, Mari?» mi chiede preoccupato.
«Sono scivolata accidentalmente e mi sono fatta questo taglio» sorrido e lo vedo irrigidirsi.
«Tutto vero» risponde Nicholas.
«Perché è scappato?» mia madre corre in camera di Mike.
«Mari vai a prepararti. Stasera usciamo con un mio collega. E da domani sei in punizione per una settimana!»
Sbuffo guardandolo male.
«Perché scusa?» alzo gli occhi al cielo.
«Perché non dovevi uscire!»mi risponde gridando.
«E secondo te io sono in vacanza e rimango in punizione? Te lo sogni, caro papino» sorrido innocentemente e mio padre sbuffa andandosene.
Mi giro verso Nick che mi fissa sorridendo.
«Non fissarmi, che mi da fastidio. Se vuoi un autografo basta chiedere» mi dirigo in cucina seguita da lui.
«Guardo solo le cose belle» sorride malizioso.
«E io sarei una cosa bella?» lo guardo con un ghigno.
«Chi te l'ha detto che fissavo te e non tua sorella» continua a sorridere malizioso e in quel preciso istante Sum esce da dietro la porta.
Lo guardo male e mi giro verso Sum.
«Ci stavi spiando?» chiedo incazzata verso lei.
«No. Stavo...ehm...ero passata da qua e c'eravate voi. Me ne stavo giusto andando» mi sorride e successivamente guarda Nick male.
«Io vado a prepararmi» dico cominciando a salire le scale.
«Ciao Mari. Arrivederci signori Bailey» saluta me e poi i miei.
«Arrivederci Nicholas» risponde mio padre.

Arrivo in camera mia. Ci sono ancora tutti gli oggetti scaraventati a terra. Dopo sistemerò. Forse.
Decido di mettere un abito blu notte, corto davanti e un po' più lungo dietro. È a bratelle larghe ed è tutto tempestato di glitter. Ai piedi decido di indossare delle decoltè nere, lucide.
Entro in bagno con la biancheria nera in pizzo.
Entro in doccia e mi sciacquo delicatamente i capelli. Applico la shampoo e successivamente il balsamo.
Lego i capelli con una fermaglia e mi insapono. Appena ho finito esco e avvolgo corpo e capelli in due asciugamani diversi.
Asciugo il corpo e metto l'intimo. Poi asciugo i capelli e mi vesto. Una volta vestita comincio a truccarmi mettendo correttore, fondotinta, eyeliner, matita nera all'interno dell'occhio e rossetto bordeaux.
Ai capelli passo la piastra e sono pronta.
Prendo una pochette nera brillantinata e metto dentro il telefono e qualche trucco come ad esempio il rossetto e la cipria.
Scendo e ad aspettarmi c'è tutta la mia famiglia eccetto Mike.
«Mike non viene?» chiedo a mia madre e lei scuote la testa.
Ci siamo vestiti tutti elegantemente.
×
×
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Siamo in un ristorante di lusso che aspettiamo il collega di mio padre.
Ad un tratto vedo mio padre alzarsi e avvicinarsi a un uomo, salutandolo cordialmente. All'uomo si avvicina una donna e un ragazzo, molto bello a dir la verità.
Il signore allunga la mano verso mia madre e si presenta. Poi verso mia sorella e infine verso me.
«Piacere signorina, io sono Logan» mi sorride cordialmente.
«Piacere, Marilyn» mi presento pure alla donna e al ragazzo. La donna si chiama Emy mentre il ragazzo si chiama Jorge.
Ci presentiamo tutti e ci sediamo a un tavolo. C'è un posto libero accanto il mio. Bho, forse è in più.
Di fronte a me c'è Jorge che non smette di fissarmi.
«Ma dove si è cacciato» Emy smanetta un po' con il cellulare per poi portarselo all'orecchio.
«Sbrigati a venire, stiamo aspettando a te» dice Emy arrabbiata.
Dopo 10 minuti abbondanti Emy esclama:
«Finalmente. Avevo perso le speranze» alza gli occhi al cielo.
Mi giro e la mascella mi sta per cadere a terra.
Alle mie spalle c'è Nicholas in tutta la sua bellezza.
È vestito con un jeans nero con la catenella che collega la tasca davanti a quella dietro.
Una camicia bianca con alcuni bottoni aperti e ai piedi le vans.
«Nicholas che cazzo ci fai qua?» dico sorpresa, appena mi riprendo dallo stato di trance.
Lui mi squadra e poi sorride malizioso.
«Marilyn modera il linguaggio. Sei una ragazza!» mi rimprovera mia madre.
«Ah! Nicholas è vostro figlio? Mia figlia e lui sono molto amici» esulta mio padre.
Si. Proprio grandi amici. Migliori amici, guarda.
Nicholas si siede vicino a me e mi fissa maliziosamente.
Poi si gira verso i nostri genitori.
«Ha ragione, signor Bailey. Siamo molto amici» dice sottolineando la parola 'molto'.
Lo guardo male e lui mi fa l'occhiolino.
Abbiamo ordinato ma ancora il cibo non arriva.
«Con permesso. Vado in bagno» mi alzo educatamente con gli occhi di tutti puntati addosso.
Mi dirigo in bagno che è in comune con quello degli uomini.
Entro in bagno, faccio i miei bisogni e, una volta finito, esco per lavarmi le mani.
«Ci si rivede, a quanto pare»
Sobbalzo nel sentire la sua voce.
Mi giro verso lui e sorrido.
«Mi hai fatto spaventare, idiota» dico continuando a sorridere.
Nicholas si avvicina costringendomi a indietreggiare.
Posa le mani sui miei fianchi, fissandomi le labbra.
Per quanta voglia abbia di baciarlo, qualcosa, o meglio, qualcuno ci blocca.
«Scusate, la cena è arrivata» ci avvisa suo fratello.
Jorge guarda Nick male e lui gli fa il medio.
«Andiamo» sussura a un centimetro dalle mie labbra.
«Stronzo» sorridiamo a vicenda.
Usciamo dal bagno e ci dirigiamo in sala.
Mentre mangiamo sento la mano di Nicholas sulla mia coscia.
Per lo spavento mi va la carne di traverso.
Comincio a tossire e lui mi da colpetti sulla schiena per farmi riprendere.
Mi giro verso di lui e noto che mi fissa sorridendo.
«Marilyn, apposto?» chiede mia madre preoccupata.
Bevo un sorso d'acqua e annuisco.
×
×
×
Finalmente abbiamo finito di mangiare e mentre i nostri genitori chiacchierano io e Nicholas facciamo una passeggiata in spiaggia.
Mi tolgo i tacchi e sento la sabbia congelata sotto i piedi.
Nicholas si ferma e mi tira per il polso, avvicinandomi a sé, prendendomi per i fianchi.
«Sei bellissima» sussurra al mio orecchio.
Arrossisco come una scema e lui ridacchia.
«Amo l'effetto che ti faccio» continua a sussurrare.
Lo prendo per il colletto della camicia e lo avvicino.
«Sei uno scemo!» sussurro al suo orecchio.
All'improvviso mi sento presa per le gambe.
Comicio ad urlare.
«NICK CAZZO. METTIMI GIÙ» grido sorridendo.
Si avvicina all'acqua e avanza sempre di più bagnandosi i jeans.
«Che vuoi fare, Nick?» dico preoccupata.
«Pensavo ad un bagno. Con il vestito tutto attaccato al corpo sarai più sexy» scoppia a ridere.
Entra del tutto, immergendosi con me in braccio.
Appena saliamo i superficie Nicholas scoppia a ridere e io non posso fare a meno di ridere con lui.
Siamo entrambi bagnati fradici.
Nicholas mi sta guardando intensamente negli occhi ed è così dannatamente bello che lo bacerei ora, subito, immediatamente.
Si avvicina lentamente alla mia faccia, ma quando sta per baciarmi, mi da un piccolo bacio sul naso e poi scoppia a ridere.
«VOLEEEVI» si mette ad urlare.
Lo guardo tra un mix di confusione e incazzatura.
Lo allontano di scatto da me, nuotando a riva.
Lui mi segue ed essendo più veloce di me, mi blocca.
«Che ti è preso?» chiede preoccupato.
Mi metto a ridere nervosamente.
Che mi è preso? Nulla! Hai solo giocato con i miei sentimenti.
Ok, lo confesso. FORSE provo qualcosina e lui si prende gioco di me.
«Nulla» esco definitivamente dall'acqua, con lui alle calcagne.
Prendo le scarpe e cerco di avanzare, ma Nicholas mi blocca.
«Mi spieghi che hai?» sbotta incazzato.
«Mi hai rotto il cazzo. Sparisci» dico acida, entrando nel ristorante.
Mi ricordo solo dopo aver ricevuto delle occhiataccie dai miei che sono tutta bagnata.
Entra Nicholas e sua madre si mette una mano sulla fronte.
Nicholas mi gira con forza le mi trascina fuori. Appena messo piede fuori dal locale mi bacia.
Un bacio pieno di passione e desiderio.
Le sue labbra sono così morbide e sanno di vino.
Si stacca lentamente e mi sorride.
Sono sicuramente rossa.
Lui se ne entra senza dire niente e io lo seguo.
Se è un sogno non svegliatemi.

Dopo un po' arriviamo a casa, mi cambio e mi addormento con un sorriso sulle labbra, pensando a quello stronzo.

× All I need is you × (COMPLETA) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora