Sono appena arrivata a casa.
Mi dirigo in camera mia e scaravento tutti gli oggetti della scrivania a terra.
Scoppio in un pianto isterico.
«Mari, stai bene?» bussa Sum.
«S-si» mi affretto ad asciugare le lacrime.
Apro la porta trovandomi una Sum preoccupata. Mi abbraccia e successivamente guarda la mia stanza.
«Sei nervosa, vero?»
«Cosa te lo ha fatto pensare?» rido, dirigendomi al piano inferiore.
Comincio a preparare la cena. I nostri genitori non sono ancora arrivati.
Finisco di preparare i panini e apparecchio la tavola.
«SUM, MIKE. È PRONTO» grido per farmi sentire.
Vedo Sum scendere con viso preoccupato.
«Sum fai scendere tuo fratello» sbuffo.
«Ehm... Mari, ti devo dire una cosa» sta per piangere.
La guardo come per dire 'se non parli ti fucilo' e lei continua.
«Bhe...vedi. Mike è scappato» scappa in camera sua, perché sa che quando sono incazzata sono peggio di Hulk.
«CHE CAZZO DICI?» urlo esasperata.
«SUM!» la chiamo urlando.
Si affaccia.
«Dove.cazzo.è.andato» scandisco per bene le parole.
«Non me lo ha detto. Ha detto solo che deve andare perché non ce la fa più a vivere in questa famiglia» abbassa il capo.
Tiro un forte pugno al muro rompendomi le nocche.
Mi esce il sangue.
«No, Mari. Non lo fare» Sum scoppia a piangere.
«Dove cazzo può essere!» metto le mani sporche di sangue nei capelli.
«Vado a cercarlo» mi alzo dal divano e mi dirigo all'ingresso.
Apro la porta.
«Non muoverti da qua» dico in tono duro.
Esco di casa e mi incammino in una città sconosciuta a cercare il coglione di mio fratello.
×
×
×
Sum pov's
Sono terrorizzata da mia sorella. Quando è incazzata farebbe l'immaginabile.
Sento bussare alla porta.
Mi sto cagando addosso.
Guardo dallo spioncino, ma essendo buio non riesco a vedere.
Apro tintinnante la porta e un ragazzo moro e occhi castani fa irruzione a casa mia.
Ha un viso familiare ma non ricordo bene chi sia.
«Saresti?» chiedo incerta.
«Nicholas. C'è tua sorella?» chiede nervosamente.
«È... Ehm...è uscita» dico nervosamente.
«A quest'ora?»
«Si. Fatti i cazzi tuoi»
«Sei come tua sorella» scoppia a ridere ma io rimango seria.
«Me lo dici dov'è?» chiede spazientito.
«Non lo so...è andata a cercare nostro fratello» scoppio a piangere.
«Perché? È scappato?»
«No. Stanno giocando a nascondino. Secondo te?» sbuffo, asciugandomi le lacrime.
Lui mi abbraccia.
«Vado a cercarla, sai che direzione ha preso?» annuisco e gli indico la parte destra della strada.
Lui si incammina.
Spero che lo trovino.
Marilyn pov's
Sto camminando da 10 minuti,circa.
Non riesco a trovarlo da nessuna parte, cazzo.
In questo momento sono in una strada molto isolata,piena di alberi.
È buio e io ho paura del buio.
Cerco di accendere la torcia del telefono e ci riesco.
Ad un tratto comincio a sentire un fruscio dietro di me. Qualcuno mi sta seguendo, ne sono più che convinta.
Accelero il passo ma la persona misteriosa che mi sta seguendo, lo aumenta con me.
Mi sento presa per la spalla e girata violentemente.
Emetto un grido e alzo il ginocchio per colpire il pazzo stupratore.
«CAZZO MARILYN» si lamenta il ragazzo.
Quel ragazzo.
«Nicholas che cazzo ci fai qui?» urlo, dandogli leggeri schiaffi sul braccio.
«Tu che ci fai qui. Hai idea di dove sei finita?» è abbastanza arrabbiato.
Scuoto la testa.
«Siamo nel South Bronxs. La parte più pericolosa di San Francisco.»
Scrollo le spalle continuando a camminare.
Lui mi blocca il polso e mi fa girare.
«Che cazzo vuoi?» sbotto acida.
«Mi spieghi che hai?» urla infastidito.
«Che ho?-faccio una risata amara- mi dici pure che ho? Mi hai trattata come una merda, mi dici che non devo scassare il cazzo né a te e né a quella cagna e mi dici che ho?» mi avvicino pericolosamente.
«Ti volevo aiutare solo a trovare tuo fratello» dice abbassando lo sguardo.
«Come fai a saperlo?» lo guardo con un cipiglio.
«Summer. Sono passato a casa tua» spiega.
«Perché?» domando, sorridendo.
«Basta domande, andiamo a cercare tuo fratello.
Camminiamo ancora per un po'.
«Mettendomi nei panni di Mike. Dove posso cacciarmi?» sussurro, cercando di ragionare.
«In quelche hotel a scopare» scoppia a ridere e io lo guardo male.
Subito dopo sentiamo un rumore di una bottiglia scaraventata a terra.
Io e Nick ci guardiamo.
Mi sto cagando addosso e Nicholas se n'è accorto.
«Ehi, tranquilla, ci sono io con te» dice mettendo la sua mano sulla mia schiena e invitandomi ad avanzare.
Sentiamo degli schiamazzi e delle risate quindi ci avviciniamo.
C'è una folla riunita in un unico punto, sono tutti ubriachi.
«Weee bellezzaaa» si avvicina un ragazzo, palpandomi il sedere.
«Ouuu che cazzo tocchi?» sbotta Nick, spingendo il ragazzo.
Mi giro e realizzo che quel ragazzo in realtà è mio fratello.
In poche parole è ubriaco e ci stava provando con me, nonché sua sorella.
«Michael che cazzo ci fai qui?» dico trascinandolo dalla parte opposta. Nicholas mi cerca di aiutare.
«NOO. IL MIO POSTO È QUI.» dice gridando.
«Mike andiamo a casa. Dove sono le tue cose?
«Dentro in camper rosso, dolcezza» fa la faccia perversa avvicinandosi.
«Se non te la smetti, ti do botte» lo rimprovera Nick.
Ora è geloso. Ma quanto è bipolare?!
Mi dirigo verso il camper rosso mentre Nicholas tiene a bada il coglione di mio fratello.
Mentre mi incammino verso quel camper, vengo trascinata per il polso dentro a quest'ultimo.
«Ci rivediamo, baby»
Non ci posso credere.
Corro verso la porta, cominciando a piangere e a dare forti pugni alla porta, che ha chiuso.
Mi arriva uno schiaffo in faccia che mi fa uscire il sangue.
«Zitta, zoccola» si avvicina, cercando di spogliarmi.
«J-Josh» cerco di allontanarlo ma lui mi tiene ferma.
Comincio a urlare e mi arriva un'altro schiaffo.
Sento bussare qualcuno, potentemente.
«MARILYN, SEI LÌ?» grida Nick per farsi sentire.
«AIU-» cerco di chiedere aiuto ma Josh mi tappa la bocca.
«MARILYN?» grida un'ultima volta, prima di buttare giù la porta.
Senza pensarci due volte si avvenuta su Josh riempiendolo di pugni.
Quando perde i sensi, afferra il mio polso dolorante e mi avvicina a sé.
Mi abbraccia e io scoppio a piangere.
«Scusa» sussurra nel mio orecchio.
«N-non è colpa tua» singhiozzo asciugandomi gli occhi.
«Si, non ti avrei dovuto lasciare venire qui da sola. Scusa sono una testa di cazzo» sbuffa, mettendosi le mani nei capelli.
«Ehi tranquillo» gli accarezzo il braccio.
«Ma che ti ha fatto?» dice indicando le ferite.
«Nulla di grave» mento.
Siamo a pochissimi centimetri di distanza. Posso benissimo sentire il suo fiato caldo sulle mie labbra.
Avvicina di più le sue labbra alle mie.
«Ragazzi, scusate. Se dovete scopare fatelo nel letto» dice un ragazzo.
Afferro il borsone blu di Mike e trascino Nick fuori.
Troviamo Mike intento a spogliare una ragazza, che si sta sblellicando dalle risate.
«Cazzo Mike» sbotta Nick, prendendolo per il colletto.Ci dirigiamo a casa.
×
×
×
Siamo appena arrivati a casa. Scendiamo dall'auto di Nicholas, che mi aiuta a portare Mike dentro casa.
Spero che i miei non siano ritornati.
Entriamo in casa e silenziosamente portiamo Michael in camera sua.
Appena scendiamo, Sum si piazza davanti a noi.
«L'avete trov-» si blocca guardandomi meglio.
«Mari, che hai fatto alla faccia» continua, cercando di toccare la ferita, ma mi scanso.
«Nulla. L'abbiamo trovato comunque» sorrido falsamente.
«Mamma e papà sono giù. E sono parecchio arrabbiati» dice prima di scendere.
Ora che mi invento?
«Devo medicarti le ferite, dov'è il bagno?» dice Nick sorridendo.
Quel sorriso me lo mangio.
«Cosa?» dice scoppiando a ridere.
Che ha da ridere?
«Perché ridi?» chiedo confusa.
«Hai detto che il mio sorriso te lo mangi» scoppia di nuovo a ridere, con le lacrime.
Perfetto. L'ho pensato a voce alta.
Divento rossa come un pomodoro e lui se ne accorge.
«Come sei sexy quando arrossisci» dice avvicinandosi.
Mi intrappola al muro,avvicinandosi di più.
Sfiora a malapena la mie labbra.
Voglio di più cazzo!
Comincia a baciarmi il collo e sto godendo come una porca.
Ansimo, inarcando la schiena.
Sento Nick sorridere contro il mio collo.
«Sei fottutamente eccitante» sussurra, con voce roca.
«O cazzo Nick. Smettila» dico ansimante.
«Mi fai impazzire» mormora sul mio collo.
«Nicholas...» lo chiamo. Lui mi guarda.
«Basta. Ci sono i miei genitori» sorrido.
«Mmh» mugola sul mio collo.
«Scendiamo» lo trascino giù....Il capitolo si sta facendo abbastanza lungo quindi continua nella prossima parte❤️
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× All I need is you × (COMPLETA)
RomanceMarylin Marie Bailey è una giovane studentessa di 18 anni. Frequenta il liceo scientifico ed è all'ultimo anno. La sua famiglia decide di partire per una vacanza di tre mesi a San Francisco, California. Lei è molto felice perché ha sempre desiderat...