Arriviamo a casa di Justin e scendiamo dall'auto.
Vado verso la porta ma Nick mi blocca.
«Non dire niente» dice con sguardo cupo.
Lo guardo male.
«Faccio quello che cazzo voglio» sorrido in modo falso e lui sbuffa.
«Almeno non fare il mio nome» mi guarda con ribrezzo e giuro di stare per piangere.
Mentre lui avanza verso la porta, io indietreggio cominciando a piangere.
Nicholas si gira e mi guarda male.
«Che cazzo piangi?» dice raggiungendomi.
Mi tira per il polso, con forza.
«Finiscila. Ti stai comportando come una cazzo di bambina!» mi urla contro.
Lo guardo con odio. Ha superato ogni limite.
Mi giro verso la macchina ma Nick mi gira verso di lui.
«Dove vai» mi trascina verso la porta ma io mi stacco.
«Con me hai CHIUSO. Sei morto, per me» gli urlo contro e noto il suo sguardo incupirsi.
Raggiungo la mia macchina e parto verso il primo bar.Arrivata al bar ordino un tè caldo,andandomi a sedere su una sedia. Il bar è deserto, se non per un vecchietto che legge un giornale.
Mi lascio andare, cominciando a piangere.
Un cameriere molto giovane e carino, mi porta il tè ordinato e io lo ringrazio.
Mi guarda dispiaciuto e poi si siede vicino a me.
«Sai che nessuno merita le tue lacrime?» mi spiega dolcemente.
Lo guardo sorridendo appena e lui ricambia il sorriso.
«Io sono Julian» mi sorride dolcemente.
«Marilyn» mi presento e lui annuisce sorridendo.
«Se ti vuoi sfogare, io sono qui» mi spiega.
Non lo conosco nemmeno, come faccio a fidarmi.
Lo guardo interrogativo.
«So che non ci conosciamo però credo che ti farà bene sfogarti» mi spiega e io annuisco.
«Ho litigato con il mio ragazzo» spiego e lui annuisce, guardandomi in modo serio,come per invitarmi a continuare.
«JULIAN, NON IMPORTUNARE LE CLIENTI. VIENI» lo chiama un signore e lui alza gli occhi al cielo.
«Esco tra 10 minuti. Ti va di aspettarmi?» chiede e io annuisco.
Finisco di bere il mio tè, pago ed esco, aspettando Julian.
Dopo qualche minuto Julian esce dal locale raggiungendomi.
Si siede vicino a me, abbracciandomi.
Questo gesto mi fa irrigidire ma, dopo un secondo, ricambio l'abbraccio.
«Vuoi raccontarmi?» chiede e io annuisco.
«Ho litigato con il mio ragazzo perché...sono incinta» confesso. Lui mi guarda sorridendo.
«Auguri bellissima, sarai una mamma fantastica ne sono sicuro» afferma e io sorrido malinconica.
«Lo sai qual'è il problema? Io lo amo troppo e mi fa male sapere che non accetta suo figlio» abbasso lo sguardo e lui mi abbraccia.
Scoppio a piangere e lui mi sorride confortandomi.
Mi asciugo gli occhi, cercando di non rovinare il trucco, inutilmente.
«Parliamo di cose piacevoli. Di quanto sei?» dice sorridendo, indicando la mia pancia.
«3 settimane» sorrido, abbassando lo sguardo.
Questo ragazzo è fantastico. Riesce a farmi cambiare umore immediatamente. Diventeremo ottimi amici, ne sono sicura.
«Ti accompagno a casa?» chiede e io annuisco sorridendo.
Raggiungiamo la sua macchina e gli indico la strada per arrivare a casa.
«Sei di qui?» chiede continuando a guidare.
«No. Vengo da New York. Io e i miei genitori siamo venuti qui per una vacanza però mio padre ha incontrato il padre del mio ragazzo, che è suo amico, e hanno deciso di finire un lavoro insieme quindi ora sono trasferita a casa loro» spiego brevemente e lui annuisce.
Intanto arriviamo a casa.
«Mi ha fatto bene parlare con te. Sei un ragazzo fantastico» dico, salutandolo con un bacio sulla guancia.
«Anche tu. Domani alle 18:30 ti passo a prendere, andiamo a bere un caffè» sorride e io annuisco, scendendo dalla macchina.
Raggiungo la villa, entrando.
Sono le 23:00, quindi i miei genitori dovrebbero essere svegli.
Raggiungo la cucina trovando mio fratello che guarda la televisione.
«Ciao sorellina. Ma non eri uscita con Nicholas?» mi chiede ma io non rispondo.
«Il gatto ti ha mangiato la lingua?» sorride, ma vedendo la mia espressione seria, anche lui diventa serio.
«Cosa è successo?»
«Non accetta il bambino» spiego brevemente.
«Ma...» rimene evidentemente senza parole, poi ritorna in sé.
«Ha 19 anni. Non è più un bambino!» sbotta gridando.
«Non urlare, cazzo!» lo rimprovero e lui annuisce.
«Vedrai che lo accetterà, prima o poi. Chi potrebbe mai odiare una creaturina indifesa come un bimbo?» dice facendomi l'occhiolino.
Mike ha sempre amato i bambini.
Sorrido.
«È venuto circa un'ora fa chiedendomi se fossi rientrata a casa...se ti interessa saperlo» mi informa, continuando a guardare il film.
«Dov'è andato?» chiedo guardandolo intensamente, mentre lui non mi caga.
«Mi vuoi rispondere?» gli chiedo incazzata.
Lui si gira guardandomi male.
«Non lo so» dice alzandosi, per andare al piano di sopra.
Che pezzo di merda, mi sta facendo venire l'ansia.
Decido di chiamarlo ma ha la segreteria.
Non posso fare altro che aspettarlo.
Salgo in camera e, mentre aspetto, mi addormento.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Dei forti tonfi al piano di sotto mi fanno sobbalzare.
Mi alzo e scendo giù,con abbastanza timore.
Sento Nicholas ridere con poco ritegno.
«HAHAHA CHE CAZZO CI FAI A CASA MIIIIIA, BELLEEEZZA?!» grida.
«Nicholas...ti sei ubriacato...» lo guardo male e lui si avvicina pericolosamente.
Apre gli occhi, come se avesse visto un fantasma e si allontana di scatto.
«Vieni» lo trascino in camera nostra.
Apro il suo armadio, prendendo una maglietta e cerco di levargli quella che ha messo.
Quando provo a sfilarla, mi blocca.
«Ferma!» grida, facendomi spaventare.
«Cosa è successo?» chiedo confusa.
Scoppia a ridere e poi torna serio.
«Non possiamo...» dice spalancando gli occhi.
«Non capisco...» lo guardo in modo confuso e lui alza gli occhi al cielo, facendo il broncio.
È figo anche da ubriaco.
«Non possiamo fare sesso» scoppia a ridere ma io lo guardo seria.
«Mi dispiace ma sono fidanzato» sorride malinconicamente.
Lo guardo spalancando gli occhi e lui continua a ridere.
«Sei fidanzato?» gli chiedo, sorridendo.
«SIIII, È UNA FIGA DELLA MADONNA, CAZZO!» urla ridendo.
«Mmh e come si chiama?» mi siedo sul materasso e lo guardo con un ghigno.
«Marilyn» sussurra, con area sognante.
Poi alza il busto di scatto, spalancano occhi e bocca.
Sorride maliziosamente per poi tornare serio.
«SHHHH» dice all'improvviso facendomi sobbalzare.
Lo guardo confusa e lui mi guarda male.
«NON GLIELO DEVI DIREE.» grida mettendosi l'indice sulla bocca.
Sorrido abbassando lo sguardo e lui si sdraia.
«E tu? Sei innamorata?» chiede, chiudendo gli occhi.
«Si...sono innamorata...» sorrido, sdraiandomi vicino a lui.
Ci addormentiamo subito.
STAI LEGGENDO
× All I need is you × (COMPLETA)
RomanceMarylin Marie Bailey è una giovane studentessa di 18 anni. Frequenta il liceo scientifico ed è all'ultimo anno. La sua famiglia decide di partire per una vacanza di tre mesi a San Francisco, California. Lei è molto felice perché ha sempre desiderat...