16 anni dopo...
«Mamma!» si lamenta Madison entrando in cucina.
«Dimmi» dico girandomi verso di lei.
«Lo fai smettere a Dylan?» dice sbuffando.
Avere una figlia sedicenne non è una passeggiata.
Vuole i suoi spazi e vuole rimanere in pace.
«DYLAN!» lo chiamo.
«Che c'è» chiede entrando in cucina.
«Lascia in pace tua sorella» lo rimprovero.
«Vuole il mio caricabatterie, ma a me serve!» si lamenta.
Mi correggo.
Avere una figlia sedicenne e un figlio quattordicenne non è una passeggiata.
«Madison...dov'è il tuo caricabatterie?» le chiedo e lei alza gli occhi al cielo.
«L'ho perso» ammette.
«Allora prendi il mio» le consiglio e annuisce ringraziandomi.
Dylan esce dalla cucina e io riprendo a cucinare.
«Mamma..» mi chiama e io la guardo, per invitarla a parlare.
«Un ragazzo mi ha invitato ad uscire...ho paura» confessa e io sorrido.
«perché dovresti avere paura?» chiedo.
«Ho paura di dirlo a papà. So che tu su queste cose se abbastanza aperta...ma papà no» dice sedendosi sulla sedia.
«Quando arriva glielo chiedi, per me va bene» affermo, continuando a cucinare.
«Mi aiuti?» chiede.
«Ovviamente» dico sorridendo.
«Mà ho fame» dice Dylan entrando di nuovo in cucina.
«E quando mai» dice Madison ruotando gli occhi.
«Intanto ho più muscoli di te» dice facendogli la linguaccia.
«Per forza visto che sei un maschio» dice, con tono prepotente.
La porta di casa si apre rivelando Nicholas.
Anche 16 anni dopo è rimasto il più bello.
Entra in cucina venendomi a baciare.
«Le vostre cose sporche fatele in camera da letto. Grazie» dice ridendo Dylan.
«Se per te un bacio è una cosa sporca, dovevi vedere quando...» Dylan lo blocca.
«Non ci tengo a sapere nulla» dice sorridendo.
Madison lo va a salutare e Nicholas l'abbraccia.
Poi va a salutare Dylan e si siede vicino a Madison.
«Papà...» lo chiama abbassando lo sguardo.
«Dimmi, piccola»
«Un ragazzo mi ha invitata ad uscire...posso?» chiede, facendo la vocina da bambina.
Nicholas alza lo sguardo, guardandola con stupore.
«No.» dice fermo.
«Ma papà!» si lamenta Madison, incrociando le braccia.
«Amore...» lo rimprovero, guardandolo male.
«Non.se.ne.parla» dice scandendo per bene le parole.
«Ma è un ragazzo carino e mi tratta bene» continua, cercando di convincerlo.
«Si ho detto di no. Sei ancora troppo piccola, cazzo!» si alza, sbattendo i pugni al tavolo.
Madison scappa in camera sua piangendo e Dylan va da lei.
Poso il mestolo dentro il sugo e mi giro verso di lui furiosa.
«Cosa è successo a lavoro?» chiedo, cercando spiegazioni.
Lui si siede e con le mani regge la testa.
«Stiamo perdendo molti clienti e se continuiamo così, l'azienda rischia di fallire» continua a mantenere quella posizione.
Sta lavorando nell'azienda di suo padre, dove lavora anche il mio.
«Ma non era il caso di prendersela con Madison. Si sistemerà tutto, amore. Hai l'appoggio di tuo padre e di tuo suocero» lo consolo, sorridendo.
«Non mi piace che esce con i maschi» dice, facendo una faccia schifata.
Scoppio a ridere.
«Geloso?» chiedo ridendo.
«Troppo» dice sorridendo.
«Ti amo» dice alzandosi e invitandomi a fare lo stesso.
Mi comincia a baciare con foga, spingendomi contro il tavolo.
«Farlo anche dopo 16 anni di matrimonio è come farlo per la prima volta» sussurra, cercando di togliermi la maglietta.
«Mi commuovo per la tua delicatezza, amore. Ma ti ricordo che ci sono i nostri figli di là» dico ridendo.
«Stasera recuperiamo» dice, lasciandomi un bacio a stampo.
Divento rossa e lui scoppia a ridere.
Anche dopo anni mi fa lo stesso effetto.
«Sei tenerissima quando ti imbarazzi» dice, stringendomi le guance.
«Nicholas!» lo riprovero perché odio quando mi stringe le guance, e lui lo sa, infatti scoppia a ridere.
«Ti amo» dico, scendendo dal tavolo.
«Anche io, tantissimo» dice, dandomi una pacca sul culo.
«Ahia!» dico, toccando il punto colpito.
Lui sale, facendomi l'occhiolino.
Lo seguo e insieme raggiungiamo la stanza di Madison.
Nick bussa.
«Avanti» dice Madison, seccata.
«Mi scusi, principessa. Potrei avere questo onore di entrare nella sua reggia?» dice Nick, facendo un inchino.
Maddy scoppia a ridere e lui si va a sedere vicino a lei.
Hanno sempre giocato così, fin da quando era piccola.
Prendo la sedia che si trova vicino la scrivania e mi siedo alla destra di Maddy, per aiutarla a convincere Nick.
Madison mi sorride e io le faccio l'occhiolino.
«Tesoro...scusami per prima, ma ero nervoso per il lavoro e non volevo risponderti così» confessa Nick, dandole un bacio in fronte.
«Tranquillo papi, tutto ok. Ma con Bryan posso uscire allora?» chiede e l'espressione serena di Nicholas si trasforma in uno sguardo assassino.
Io e Madison scoppiamo a ridere per la sua faccia.
«Chi è. Quanti anni ha. Dove abita. Ha precedenti penali?» chiede a raffica.
«Ti consiglio di rispondere a tutte le domande « dico, guardando male Nick.
Lui mi sorride innocentemente e poi guarda severo a Maddy.
«Di chiama Bryan, ha 17 anni, abita in fondo alla strada, nella villetta vicino quella del signor Brown e non ha precedenti penali» spiega, sorridente.
È proprio cotta. Proprio come quando io parlavo di Nick in età giovane.
«È troppo grande e i ragazzi a quell'età pensano solo al sesso» dice, incrociando le braccia.
Madison lo guarda scandalizzato e cerca il mio aiuto, che non tarda ad arrivare.
«Quando ci siamo conosciuti, anche tu eri più grande di me di un anno. Ed eccoci qua. Quindi non è scandaloso» dico guardandolo con sfida.
«Mi stai venendo contro, Marilyn?» dice con sfida.
«Esatto, Nicholas» dico, mantenendo il suo stesso tono.
Mi guarda sorridendo e poi continua a parlare con Madison.
«Comunque prima lo voglio conoscere» dice alzandosi.
«A che ora viene?» chiedo.
«Alle 20:30» dice, smanettando con il suo telefono.
«Ma che aspetti allora. Ti devi fare più bella di quanto tu non lo sia già» dico, spingendo fuori Nick che cerca di dire qualcosa.
Decidiamo il vestito.
Abbiamo scelto un vestitino che arriva sotto il ginocchio. Rosa con il corpetto pieno di brillantini neri.
Ai piedi le Superga nere.
Ora la devo solo truccare.
Applico un po' di BB cream (una specie di fondotinta, ma più leggero), una linea sottile di eyleiner, illuminante e un rossetto rosa naturale.
Si spruzza il profumo ed è pronta!
«Ti devo dare una cosa» dico andando in camera mia e di Nick.
Prendo una collana che mi fu regalata da mia nonna prima di morire e gleila consegno.
«Questa è ormai tua. Me la regalò mia nonna prim di morire, ci sono molto affezionata ma voglio regalartela. Ti porterà fortuna» dico, mettendogliela.
Il ciondolo raffigura un albero della vita, fatto in argento con qualche sfumatura di oro rosa.
«Mamma! È stupenda» dice abbracciandomi.Scendiamo e il campanello suona.
«Tempismo perfetto» dice ironico Nick.
Madison lo guarda male e va da aprire la porta.
Un ragazzo molto grazioso, gli da un bacio sulla guancia, porgendole un mazzo di fiori colorati.
Che dolci!
Madison lo ringrazia, rossa in viso e lo fa entrare.
«Papà, Mamma, lui è Bryan» dice Madison, presentandocelo.
«Lo avevamo intuito...» dice Nicholas, con tono seccato.
Gli do una gomitata e lui si schiarisce la voce.
«Che intenzioni hai con mia figlia, caro Bryan?» chiede, con tono minaccioso,girandogli intorno.
Madion si mette una mano in fronte, esasperata.
«Sua figlia mi piace molto. Non la farò soffrire, se è questo quello che pensa» dice il ragazzo, tranquillo.
«Alle 23:00 a casa» ordina e i ragazzi escono, salutando.
«Mamma, papà io vado da George» dice Dylan scendendo.
George è il figlio del nostro vicino di casa, nonché migliore amico di Dylan.
«Va bene» diciamo in coro.
«Alle 23:00 a casa» dico, seria.
Lui annuisce, uscendo.
«Casa libera» dice Nick con faccia pervertita.
«Esatto» dico trascinandolo su.Bhe inutile dire che quella sera facemmo l'amore.
Ogni volta come la prima.
STORIA TERMINATA.
Lo so questo capitolo fa schifo...avete ragione se lo pensate.
Comunque se la storia vi piace lasciate una stella e commentate🎉🎉A breve lo revisionerò, correggendo eventuali errori
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× All I need is you × (COMPLETA)
RomanceMarylin Marie Bailey è una giovane studentessa di 18 anni. Frequenta il liceo scientifico ed è all'ultimo anno. La sua famiglia decide di partire per una vacanza di tre mesi a San Francisco, California. Lei è molto felice perché ha sempre desiderat...