"Ha battuto la testa ma niente di grave"
"Quando potrà uscire?"
"Per sicurezza è meglio domani mattina, d'altronde, tutto dipende da come si sentirà al risveglio"
Sento delle voci, non riesco a riconoscerle, la testa mi fa male e gli occhi sembrano essersi inchiodati con l'attack. Dopo tanti tentativi ci riesco, sono in una stanza tutta bianca coricata in un letto. Mi guardo e sono con un camice a dir poco ORRENDO con degli aghi infilzati nel mio braccio.......DEGLI AGHI???!!!!! NEL MIO BRACCIO!!!!!!????
"AHHHH. LEVATEMI QUESTI COSI ADESSO O GIURO CHE STACCO LA TESTA A TUTTI QUANTI" urlo come una pazza esaurita. Io odio gli aghi, non li posso assolutamente vedere soprattutto se sono dentro il mio braccio. Il dottore con Kol entrano in stanza con delle facce preoccupate
"Cos'ha signorina?!" mi domanda il dottore tranquillo
"Cos'ho?! COS'HO?!?! HO CHE SE NON MI TOGLIETE QUESTI COSI DALLE MIE BRACCIA VI SPEZZO LE GAMBE" urlo muovendo il braccio con gli aghi "TOGLIETEMELO ADESSO" urlo quando lui rimane immobile come una statua
"Ma...è sempre così?!" domanda a Kol mentre io mi agito muovendo il braccio cercando di levarmi questi cosi
"Mmh...no. Ha solamente una paura estrema verso gli aghi" risponde Kol cercando di non ridere. Ma che cazzo ci trova di così divertente..io sto per morire di infarto e lui ride..che bel fidanzato
"MA VOLETE TOGLIERMI QUESTI CAZZO DI AGHI PRIMA CHE ME LI LEVO IO E VE LI INFILO NEL CERVELLO COME STUZZICHINI?!?!! LEVATEMELI ALL'ISTANTE NON LI POSSO VEDERE UN SECONDO DI PIÙ" urlo cercando di toglierli ma quando ci provo mi faccio male
"Ok ok glieli levo ma si calmi" dice il dottore avvicinandosi per poi togliermi gli aghi, sospiro quando non li vedo più. Appoggio la schiena nel cuscino per poi chiudere gli occhi un secondo
"Come stai?" mi domanda Kol sedendosi vicino a me
"Bene" rispondo facendo un piccolo sorriso"Scusate ma dovrei parlare un'attimo con la paziente" ci interrompe il dottore, io annuisco e Kol esce
"Mi dica tutto dottore" guardo il dottore e lui si siede dove prima c'era Kol
"Chiamami Liam"
"Ok"
"Lorena..io sono anche uno psicologo, il motivo del tuo capo giro è stato perché è da un po' di tempo che non pensi più a tuo cugino Jexson..da un lato è-" lo interrompo subito quando sento il nome di mio cugino
"Come conosce mio cugino?!" domando sbarrando gli occhi
"Lui..era un mio paziente" risponde giocherellando con le dita delle sue mani
"Jexson andava da uno psicologo?! Impossibile" rispondo scioccata, lui me lo avrebbe detto..noi ci dicevamo sempre tutto
"Lo so che sembra strano..ma è così. Io so tante cose. So che lui era Mistery Boy e so anche che lui ti ha lasciato il suo posto facendoti diventare Mistery Girl" dice ed io rimango a dir poco...scioccata da questa confessione
"Ma...i-io non capisco. Perché lui aveva bisogno di uno psicologo?!" mi sposto una ciocca di capelli indietro cercando di pensare ad una risposta logica..che non trovo
"Lorena...Jexson veniva minacciato" continua a dire il dottor Liam. Non so come devo chiamarlo
"Tutto questo è ridicolo. Non credo ad una minima parola" rispondo a tono alzandomi e indossando i miei vestiti"Lorena...so che è difficile da credere ma è la verità. Quando vorrai sapere altre cose chiamami" mi porge un foglietto "Ah e comunque...da un lato è buono che non pensi più a Jexson, perché non ti stressi e non devi sforzare la mente. Ma da un lato è un male perché quando i tuoi pensieri erano su Jexson la tua mente combatteva per farti ricordare cose successe prima del coma. Lorena la tua mente vuole ricordare, DEVE, ricordare" conclude e rifletto un'attimo sulle sue parole. Troppe novità in un solo giorno mi stanno facendo uscire pazza
"O-ok" rispondo solamente per poi uscire da quella stanza. Firmo dei documenti per uscire dall'ospedale e insieme a Kol entriamo nella sua macchina
"Kol" lo chiamo e lui porta lo sguardo su di me "Domani mattina dobbiamo parlare" non lo guardo, ma resto fissa sulla strada
"Va bene" risponde per poi guardare anche lui la strada. Per quanto vorrei fregarmene e saltargli addosso riempiendolo di baci dicendo parole dolci..non posso, ho bisogno che lui risponda alle mie domande. Non voglio e non posso restare con il dubbio, proprio non ci riesco
"Portami a casa mia" dico abbassando lo sguardo sulle mie mani, mi fa male tutto questo..mi fa male fare l'arrabbiata con lui quando vorrei baciarlo fino allo sfinimento. Lui annuisce senza guardarmi e non so veramente cosa fare, non so cosa pensare.
Ad un tratto la macchina si ferma, alzo lo sguardo e questa non è casa mia, Kol mi ha portato a casa sua. Ma parlo cinese io?!Lui scende dalla macchina senza darmi il tempo di parlare, allora io scendo dalla sua macchina e mi avvicino a lui più arrabbiata di prima. Devo parlare con Luke, e..anche se non voglio con i miei genitori
"Mi spieghi perché cazzo mi hai portato a casa tua?!" incrocio le braccia al petto e lui si gira verso di me, siamo molto distanti ma i brividi mi vengono lo stesso quando mi guarda
"Me lo hai detto tu" dice guardandomi negli occhi..io sono più che convinta di non aver detto questo
"No, io ti avevo detto di portarmi a casa mia" rispondo con un tono seccato e arrabbiato. Io ho poca pazienza, anzi, si può dire che non ne ho proprio
"Eh appunto. Questa è casa tua" si avvicina e tiene gli occhi fermi nei miei "Anzi, per essere più precisi..sono io la tua casa" finisce la frase a ormai pochi centimetri di distanza
I miei occhi non abbandonano i suoi, guarda i miei occhi e poi le mie labbra. Sento il mio respiro abbandonarmi poco a poco quando si avvicina un po' di più, con le dita di una mano mi sfiora la guancia ed io in un'attimo di lucidità mi ricordo che sono delusa da lui
"No, Kol..ti prego" dico distogliendo lo sguardo da lui cercando di fare un passo indietro ma lui mi blocca subito dalla vita con un braccio, e di nuovo i suoi occhi scavano nei miei
"Perché no?!" chiede sulle mie labbra, il respiro mi abbandona di nuovo e le gambe fanno lo stesso
"Perché..non saprei resisterti" sussurro per la mancanza d'aria nei miei polmoni
"Fottitene. Fottiamoci di tutto e tutti e poi ritorna ad essere arrabbiata con me" dice e lì non capisco più niente, perché leva la distanza tra di noi appiccicando le sue labbra nelle mie. È un bacio con tanta foga, passionale e sia violento
Mi prende in braccio facendo allacciare le mie gambe nel suo bacino senza far smettere il bacio. Con un calcio spalanca la porta di casa e mi fa sdraiare sul divano, si insinua tra le mie gambe coricandosi sopra di me non facendomi male continuando a baciarmi le labbra. Con una mano mi accarezza la gamba e con l'altra la guancia, mentre io con una mano gli accarezzo un fianco e con l'altra gli stringo i capelli spingendolo sempre di più verso di me
Dopo un po' rimanendo sempre così cerco di staccarmi per mancanza di fiato ma lui me lo impedisce
"Kol.." dico a fatica per via dei baci ininterrotti
"Non hai bisogno di prendere aria...perché sono io la tua aria" mi risponde sorridendo guardandomi dritto negli occhi per poi continuare a baciarmi. Le sue labbra sembrano essere una droga per me, com'è possibile?! Tra un bacio e l'altro mi morde il labbro facendomi male, ci stacchiamo e lui fissa il mio labbro per poi leccarlo..ceh a me hanno sempre fatto schifo queste cose ma adesso no, mi sembra tutto normale. Lo guardo stranita da quel gesto
"Ti stava uscendo un po' di sangue" dice per poi ricominciare a baciarmi. Passiamo il pomeriggio così, ignorando le chiamate e i messaggi di tutti. Ci siamo solo noi e nessun'altro.
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Il nostro amore Impossibile [COMPLETA] [IN REVISIONE]
Romance•L'odio tra Lorena Mery Parker e Kol Lyon Forest non si è mai saputo come e da cosa è nato. Da tutto o da niente. Si sono ritrovati a odiarsi, forse per orgoglio, forse perché entrambi non sopportano il fatto di non aver ragione, o forse perché devo...