Sono sveglia da qualche minuto, se non ore. La testa girata verso l'unica cosa che mi fa stare bene. Kol. Lo guardo mentre il petto gli si alza e abbassa lentamente. Un braccio è attorno al suo bacino, mentre l'altra sotto la sua testa. Sembra un bambino a cui hanno ridato il proprio giocattolo preferito. È quasi sera, e sicuramente da un momento all'altro verranno tutti gli altri, compresi i miei genitori.Mi alzo lentamente, cercando di non far rumore e di non svegliarlo.
Prendo dal cassetto del comodino l'intimo e vado nel bagno che abbiamo in camera. Poso il tutto sopra un mobile ed entro dentro la vasca, essendo già nuda. Si riempie in fretta e quando l'acqua si fa calda verso quasi mezza bottiglia di bagnoschiuma alla vaniglia. Appoggio la testa sul bordo e chiudo gli occhi, con l'intenzione di rilassarmi.
Devo dire che i miei problemi sono diminuiti. Insomma, se paragoniamo due anni fa a ora. È meglio ora. Ci sono meno ostacoli, si possono prendere le cose con calma, senza fretta.
Dopo aver finito il mio bagno, entro di nuovo in camera in punta di piedi. Kol sta ancora dormendo. Menomale. Mentre mi vesto con dei leggins neri e una sua felpa, mi viene in mente una cosa. Come farò a dire a tutti che.. insomma.. Kol ha cambiato idea e che io l'ho perdonato? Lorena, calmati. Mi lego i capelli in uno chignon disordinato, e nel frattempo scendo le scale. Mi accarezzo leggermente la pancia, ancora piatta, e proprio in quel momento bussano alla porta. Per fortuna che chiunque sia non ha suonato il campanello, sennò Kol si sarebbe svegliato.
Vado ad aprire e... wow. La fortuna è proprio dalla mia parte, suppongo. Ho davanti a me tutti i miei amici e la mia famiglia. Che Dio me la mandi buona. O ora o mai più Lorena.
"Ehm.. entrate" entrano velocemente Luke, Eva, Elia, Jocelyn, Matt, Solange, Jexson, Tessa, Cam, Ryder, Daniel, Layla ed Erick, dei miei amici. Povero il mio cuginetto Erick, non ha trovato ancora la sua metà. Infine entrano i miei genitori, che saluto con abbraccio. Si posizionano tutti in salotto. Ok Lorena, è il momento giusto per mettere in chiaro le cose.
"Come va la gravidanza sorellona?" mi chiede Layla sorridendo, seduta vicino a Daniel.
"Bene" rispondo passando una mano nel mio collo.
"Stai bene?" mi domanda Elia "Sei piuttosto pallida" sbarro gli occhi e inizio a sudare. Ok, hanno già capito che sono molto ma molto nervosa. Forse se lo dico con calma mi capiscono, almeno credo.
"Ecco..io..dovrei dire una cosa..una..novità" dico gesticolando. Mi fissano in silenzio, aspettando che io parli. Mamma mia, non mi sono mai sentita così in ansia in vita mia. Quando sto per aprire bocca.. la sua voce fa rimanere di stucco tutti quanti. Questo di certo non è il modo giusto.
"Lory? Tesoro dove se-oh" Kol fa il suo ingresso in salotto. È messo quasi dietro di me, e quando guardo il mucchio di persone nel mio salotto, mi guardando scioccate, con un sopracciglio alzato. Che figura di merda.
"Bene..ecco" mormoro schiarendomi la voce "Kol è tornato e.. si è fatto perdonare e.. accetta suo figlio. È davvero dispiaciuto. Stava pure piangendo perché io non volevo dargli nessuna chance ma..beh..ecco..alla fine ho ceduto..ed eccolo qui" finisco il mio breve discorso, prendendo la sua mano nella mia, intrecciando le nostre dita.
"Non ti spacco la faccia..." dice Luke guardandolo "Per ora. Ma un altro passo falso e puoi dire addio a tutti Kol. Sono serio" lo minaccia, stringendo di più la mano di Eva.
"Questa cosa vale anche per tutti noi" dice Matt per tutti.
"Anche per noi ragazze. Perché non ti credere..noi facciamo più male se vogliamo" lo minaccia pure Jocelyn per tutte le altre, che annuiscono energicamente. Tiro un sospiro di sollievo. Non mi aspettavo che la prendessero in questo modo. Menomale. È andato tutto per il meglio. Stringo la mano di Kol più forte che posso, staremo insieme per sempre, qualsiasi cosa accada.
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Il nostro amore Impossibile [COMPLETA] [IN REVISIONE]
Romance•L'odio tra Lorena Mery Parker e Kol Lyon Forest non si è mai saputo come e da cosa è nato. Da tutto o da niente. Si sono ritrovati a odiarsi, forse per orgoglio, forse perché entrambi non sopportano il fatto di non aver ragione, o forse perché devo...