"Oggi siamo quasi al nono mese di gravidanza.. dico bene?"
"Si.." mormoro stringendo la mano di Kol.
Sto decisamente per morire. Ad ogni visita dalla dottoressa Campball avevo dei dolori pazzeschi e ho avuto sempre paura che qualcosa potesse andare storto. Kol ad ogni visita è venuto con me. L'ho visto piangere ogni volta mentre guardava il monitor dove nostro figlio pian piano cresceva sempre di più. I mesi sono praticamente volati come il vento.
Solange e Jocelyn sono al nono mese come me, non si sa chi delle tre partorirà prima. Spero solo non lo stesso giorno, se no, bel casino. Anche se sarebbe una cosa davvero divertente da vedere.Io e Kol non abbiamo voluto sapere il sesso del nostro bambino, vogliamo che sia una sorpresa quando nascerà.
Non sappiamo neanche che nome dare se sarà femmina o se sarà maschio.
Verrà tutto al momento."Lorena ti consiglio di non sforzarti troppo in questi giorni e di non rimanere sola. Non si sa mai, potresti partorire da un momento all'altro" mi dice la dottoressa facendomi alzare dal lettino.
La sua ultima frase mi fa agitare."Hey hey tranquilla.. andrà tutto ok" mi rassicura subito Kol accarezzandomi i capelli. Lui sa benissimo quanta paura io abbia di partorire. Ho il terrore di sentire malissimo e soprattutto di non riuscire a far vivere mio figlio.
Mi rilasso subito al suo tocco, e dopo aver salutato la dottoressa usciamo dal suo studio e entriamo in macchina.
Destinazione: casa dolce casa.
Che adesso sembra essersi trasformata in un ricovero per donne incinte e pazzi squilibrati.Solange e Jocelyn si sono praticamente trasferite a casa mia, provvisoriamente, ovviamente.
Di conseguenza anche i loro ragazzi, Matt ed Elia, che cercano di tranquillizzarle e di portarle ovunque vogliano.
Eva, Tessa e Layla per darci una mano in qualsiasi cosa. Luke, Jexson e Daniel per soddisfare ogni nostro capriccio.
Tipo andare a comprare le ciliegie anche se ancora non è la stagione giusta.
Cam e Ryder sono diventati i nostri cuochi personali, cucinano molto bene, posso dire che li sfruttiamo un po'. Erick è diventato un comico. Per farci sbollire i cinque minuti di rabbia.
Kol.. è diventato il mio cuscino e il mio donatore di coccole. E infine, per completare l'opera.. Alana si è aggiunta al nostro gruppo. Si è trovata subito bene, beh, il mio gruppo sa benissimo come far sentire a proprio agio una persona. Il suo ruolo in questo caso è di stare accanto ad Erick.
Le ho dato l'obbligo di conoscerlo, stessa cosa vale per lui.
Il mio povero cugino Erick, è stato sfortunato in amore, ha preso la nomina del Single del gruppo.So che Erick è rimasto incantato da Alana. Lo vedo come cerca di attirare la sua attenzione, come guarda ogni suo movimento. Come sorride anche lui a vederla sorridere.
È proprio cotto.
Ma Alana non è da meno. Appena lo ha visto è diventata rossa come la maglietta che portava.
Da quel momento, sono diventata Cupida. Devo farli mettere insieme ad ogni costo. Sono ognuno la metà dell'altro.***
"Cam!!!" urlo dal salotto "Voglio un panino con la nutella!!!" mi accarezzo la pancia e guardo la televisione insieme a Solange e Jocelyn.
Siamo sedute nel divano, e sembriamo peggio di due mongolfiere."Ecco a lei signorina" viene da me con il panino. Lo ringrazio sorridendo e inizio a mangiare con tranquillità e serenità.
Ad un tratto ho una fitta, sussulto e appoggio la mano nel punto in cui ho avuto dolore."Lory tutto ok?" mi chiede Solange.
"Si" annuisco "Solo.. una fitta" subito dopo ne viene un'altra più dolorosa.
Tutti quanti arrivano in salotto sicuramente avendomi sentita."Piccola che hai?" Kol si siede accanto a me. Mi accarezza i capelli e prendo la sua mano stringendola più forte che posso.
"Non lo so.." un'altra fitta, che dura di più però. "Kol.." ringhio "Qualcosa non va.." faccio respiri profondi.
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Il nostro amore Impossibile [COMPLETA] [IN REVISIONE]
Romance•L'odio tra Lorena Mery Parker e Kol Lyon Forest non si è mai saputo come e da cosa è nato. Da tutto o da niente. Si sono ritrovati a odiarsi, forse per orgoglio, forse perché entrambi non sopportano il fatto di non aver ragione, o forse perché devo...