Qualcosa di sconvolgente #50

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"Tu..tu sei.." cerco di dire ma non trovo le parole. Respiro velocemente e lo fisso, come..come può essere qui. Lui è morto quattro anni fa. Se ne andato proprio accanto a me.

"Oh mio dio" dico coprendomi la bocca. Mi giro verso Jocelyn e Solange, loro non hanno mai conosciuto Jexson. Ma gli ho parlato di lui. Invece Eva tutto il contrario. Era molto legata a lui, e in questo momento è scioccata quanto me.

"Lory.." mormora lui. Vorrei urlare, piangere, ridere. Vorrei anche saltargli addosso stringendolo a me, e allo stesso tempo vorrei prenderlo a pugni per quanto dolore mi ha fatto provare.

"Lory che cosa??" sbotto "Tu..tu sei qui" mi stringo i capelli tra le mani "Sei qui cazzo!!! Davanti a me. Tu sei davanti a me, okay" chiudo gli occhi un attimo. Mi giro verso le mie amiche.

"Lo vedete anche voi vero? Non sono pazza. È qui...proprio di fronte a me" gesticolo facendo una risata nervosa. Loro annuiscono. Incomincio a piangere, perché a me?

"Lorena..posso spiegarti" mi prende la mano ed io a quel tocco mi ritiro indietro. Come..come può dirmi solamente questo. Lui..è vivo. Quando io invece per quattro anni l'ho considerato sempre morto.

"Tu..tu hai la minima idea di quanto ho sofferto per te??" gli grido in faccia "Hai idea quante volte sono stata in ospedale per colpa tua?? Per colpa del tuo ricordo??" lui distoglie lo sguardo dal mio, si gira a guardare la strada e poi abbassa lo sguardo.

"Hai la minima idea di cosa ho dovuto passare con la tua gang?? Del male che i tuoi nemici mi hanno fatto?? Del fatto che tutti ti credono morto??" smetto di urlare e mi limito solo a guardare ovunque che non sia lui.

"No..non ho neanche la minima idea di quel che hai passato in questi quattro anni" mormora. A quel punto alzo lo sguardo su di lui, che fa lo stesso. E in un secondo gli salto addosso stringendolo a me. Lui ricambia subito, aumentando la presa.

"Non sai quante volte ho pianto pensando di non poterti più abbracciare" dico nell'abbraccio. Mi stacco da lui e gli do un bacio sulla guancia, mio cugino..è ancora qui con me.

"Ehm..ditemi dove vi devo portare.." si mette la cintura dopo che io mi sono seduta al mio posto. Eva gli da l'indirizzo del campus e in mezz'ora siamo lì. Io e le altre scendiamo dalla macchina, prendiamo le nostre valigie dal cofano. Faccio segno a Jexson di aspettarmi e lui annuisce.

Entriamo dentro la scuola. Non c'è nessuno dato che è sera, ma solo una signora che presumo sia la segretaria della scuola seduta dietro una vetrata.

"Buonasera ragazze.. posso aiutarvi?" ci chiede gentilmente uscendo dal suo piccolo studio. Le altre ragazze fanno un sorriso, invece io non faccio nulla. Sono ancora scossa e confusa da sapere che mio cugino è ancora vivo.

"Si..ehm.. siamo Solange Blood, Lorena Mery Parker, Eva Morgan e Jocelyn Badescu" risponde sorridente Solange mentre dall'entusiasmo stringe la sua valigia. La segretaria ritorna nel suo studio e prendendo un foglio ritorna verso di noi.

"Mmh..oh si. Siete le benvenute" ci fa un sorriso mettendosi gli occhiali "Allora..purtroppo non è stato possibile mettervi tutte e quattro in una sola stanza ma avete le stanze una accanto all'altra" ci risponde un po' dispiaciuta.

"Ah non fa niente. Meglio di niente signora..ehm.." Eva forza un sorriso mentre aspetta che la segretaria si presenti.

"Oh vi prego..niente signora. Chiamatevi Mary per favore" fa una piccola risata controllando il figlio che ha tra le mani "Allora vediamo un po'...Lorena e Solange siete nella stanza 223 mentre Eva e Jocelyn siete nella stanza 224" Mary ci sorride prendendo dalla tasca quattro chiavi. Due con il numero 223 e due con il numero 224.

Mi porge le due chiavi, una me la metto in tasca e una la do a Solange che mi sorride. Lei vedendo che non ricambio il suo sorriso, ma sospiro, mi circonda un braccio sulla spalle appoggiando la testa sulla mia spalla.

"Ti vogliamo bene. Stai tranquilla" mi accarezza il braccio con la mano. Si stacca e quando mi giro a guardare Mary noto che da le chiavi a Eva e Jocelyn per poi farci segno di seguirla.

Trascinando le nostre valigie Mary si ferma davanti due porte in legno scuro. In una con scritto in modo elegante 223 e nell'altra 224. Mi sa che questi numeri li ricorderò per sempre.

"Ecco le vostre camere. Ragazze vi auguro una buona notte ah e passate domani mattina alle 7:00 per gli orari delle lezioni" ci sorride e noi annuiamo. La vediamo allontanarsi ma di scatto ritorna verso di noi.

"Ah scusate..devo darvi anche queste chiavi. Sono quelle per aprire e chiudere la porta d'entrata e d'uscita dell'istituto" ci porge altre quattro chiavi e a noi scappa una piccola risata.

"Va bene Mary..ci sono altre chiavi?" chiedo io sorridendo. Lei fa cenno di no con la testa ridendo per poi andarsene.

"Ragazze..passiamo dalla vostra stanza alle sette meno cinque così insieme andiamo in segreteria?" chiedo a Eva e Jocelyn.

"Certo..oppure ci vediamo alle 6:30 per fare colazione per poi alle 7:00 andare a prendere gli orari" propone Jocelyn. Guardo Solange e la vedo annuire, quindi annuisco anche io.

"D'accordo quindi passiamo noi. Buonanotte ragazze" dice Eva abbracciando prima me e poi Solange.

"Buonanotte" diciamo tutte in coro per poi entrare ognuna nelle proprie stanze con le chiavi. Accendo la luce e appena io e Solange guardiamo la nostra camera rimaniamo a bocca aperta.

"Wow è enorme" commenta lei camminando verso un letto vicino ad un'altra porta che suppongo porti al bagno. Io invece vado verso l'altro letto dove sopra ha una finestra. Salgo sopra al letto e in ginocchio guardo fuori la finestra. Si vede il cortile. Poi mi ricordo che Jexson ancora mi aspetta quindi scendo subito.

Metto la mia valigia sopra il letto ed esco dalla stanza. Solange non mi dice niente, perché già sa cosa devo fare.

Quando passo dalla segreteria Mary non c'è più. Esco dalla scuola e attraversando il cortile arrivo di fronte al taxi. Apro lo sportello e ci salgo sopra. Quando sono dentro la macchina guardo davanti a me.

"Ti porto in un posto.. e lì ti spiegherò tutto" mormora Jexson iniziando a guidare. Io annuisco sospirando. Da un lato non vorrei sapere perché in questi quattro anni non è venuto a cercare la sua famiglia..restando in America senza neanche avere il pensiero di andare in Inghilterra.

Forse invece ci ha pensato..a venire, a cercare la sua famiglia. Però non lo ha mai fatto.

Il nostro amore Impossibile [COMPLETA] [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora