Ho gli occhi chiusi, sto dormendo beatamente.
Sono passati altri quattro giorni, e Kol ha trovato lavoro in un officina dove riparano le moto. Perfetto, no? Ha ancora a che fare con la sua passione, anche se in un'altro modo.Esce di casa alle 9:00 di mattina e torna alle 5:00 di pomeriggio.
Non mi posso lamentare in fondo della sua mancanza. Sono solo otto ore.
Ammetto che però in certi momenti mi manca tantissimo perché senza di lui mi annoio.È da un po' di tempo che accanto a me il posto è vuoto, quindi saranno le dieci o undici.
Resto ancora in dormi veglia, perché sinceramente stanotte sono stata in pensiero per Lucas. Ogni volta che chiudevo gli occhi lo sentivo piangere, e quindi mi è toccato farlo addormentare per tutta la nottata.Forse beve meno latte di quel che dovrebbe ingerire?
Insomma, poi così mi si consuma il seno. Spero solo che non diventi grosso con il troppo mangiare.
Comunque mi immagino già Lucas e Austin giocare insieme con i Lego o con le macchinine da corsa.Voglio che i figli dei miei migliori amici diventino tale.
Voglio che si crei un enorme famiglia.
Perché la famiglia non è composta solo da persone di sangue, ma anche di chi c'è sempre stato e ci sarà sempre.Ad interrompere i miei pensieri è.. Lucas. Ovviamente.
Lo sento piangere per la milionesima volta. Amo da morire il mio bambino, ma quando fa così mi viene l'istinto omicida.
Controvoglia, indosso una felpa nera dell'adidas di Kol con sotto solo l'intimo, e vado dall'altra parte del letto affacciandomi dalla culla."Buongiorno piccolino" prendo in braccio Lucas e gli lascio un bacino sulla punta del naso.
Tenendolo dalla schiena e dal sederino, mettendolo verso di me come un cucciolo di koala, scendo al piano di sotto.Mi preparo un caffè veloce e dopo averlo bevuto salgo di nuovo al piano di sopra.
Entro nel bagno quello della camera da letto e incomincio a spogliare Lucas."Amore della mamma è l'ora del bagnetto" gli do un bacio sul nasino, e lo sento fare dei versi. Ho l'impressione che stia sorridendo, in qualche modo. Mentre ci sono, mi faccio il bagno anche io.
Entriamo dentro la vasca, e tenendolo sempre in braccio inizio a lavarlo.È così emozionante. Si prova davvero questo quando si ha una casa, un ragazzo e un figlio?
Se è così, è la cosa più bella che mi sia mai capitata.Dopo quindici minuti, io e Lucas usciamo dalla vasca.
Ritorniamo in camera da letto, prima vesto lui. Gli metto una tutina azzurra a pantaloncini e a maniche corte. Fa ancora un po' caldo.
Quando ho finito mi siedo sul letto, ancora con un'asciugamano legata al corpo, e inizio ad allattarlo."Che bello tornare a casa e vedere questa meraviglia" sussulto.
Kol? Ma non era a lavoro?"Hey amore" gli dico sorridendo. Si avvicina a me, con la sua solita camminata. Dio com'è sexy.
"Ciao piccola" sussurra al mio orecchio, per poi lasciarmi un bacio a stampo. "Ciao anche a te piccoletto" gli accarezza delicatamente la testa per non disturbarlo e si mette accanto a me dall'altra parte del letto.
"Non dovresti essere a lavoro?" gli chiedo appoggiandomi sulla sua spalla.
"Si.. ma ho finito prima. Oggi avevo pochi motori da sistemare o riparare" mi dice lasciando un bacio sulla mia tempia.
Sorrido al suo gesto, e quando vedo Lucas staccarsi dal mio seno, con la coda dell'occhio vedo Kol sbattere appositamente la testa sulla sbarra del letto. Gli ormoni sballati giocano brutti scherzi a quanto pare."Cazzo" sussurra guardandomi da testa a piedi "Mi sono accorto solo ora che sei solo con asciugamano addosso e che Lucas stava ciucciando il tuo seno per il latte" si lecca le labbra e porta gli occhi sul mio seno scoperto.
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Il nostro amore Impossibile [COMPLETA] [IN REVISIONE]
Romansa•L'odio tra Lorena Mery Parker e Kol Lyon Forest non si è mai saputo come e da cosa è nato. Da tutto o da niente. Si sono ritrovati a odiarsi, forse per orgoglio, forse perché entrambi non sopportano il fatto di non aver ragione, o forse perché devo...