Parto #74

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Apro lentamente gli occhi, ritrovandomi nello stesso posto di quando mi sono addormentata. Non so da quanto tempo sono in questa stanza d'ospedale, e sinceramente, vorrei andarmene adesso.
Mi tocco la pancia, non sento nessun dolore. Mi sento più tranquilla.

Adesso che sono sola, posso stare tra i miei pensieri.
Ho paura, paura di tutto. E sembrerà strano che Lorena Mery Parker provi paura per qualcosa, ma si, ho la fottuta paura che succeda qualcosa a mio figlio e a me. Ho paura di non rivedere più Kol, Eva, Luke, Layla, Daniel, Jocelyn, Elia, Solange, Matt, Tessa, Jexson, Cam, Ryder, Alana, Erick, Mason, Liam, mia madre, mio padre e di non poter crescere il mio bambino.

All'appello mancano Nathan e Gabriel. Un senso di vuoto e nostalgia si insinua nel mio corpo. Non riesco a capire perché quando una persona è accecata dalla rabbia, tristezza e malinconia, la sete di vendetta si impossessa di tutto quanto e non fa comprendere più nulla. Non fa distinguere cos'è giusto o sbagliato. Per questo adesso mi sento una vera merda per non aver preso l'incidente di Kol in un'altro modo. Certo, loro si erano alleati con Hunter, ma invece di ucciderli avrei potuto avvisare la polizia. Un momento ho seriamente detto polizia? Come non detto.

Se avessi chiamato la polizia a quest'ora saremmo tutti in carcere. Nessuno escluso, partendo dal fatto che le gang sono illegali. Per non parlare di tutto il resto.
Riflettendo ora, non so in quale altro modo le cose si sarebbero aggiustate, ma è inutile pensarci. Quel che è fatto è fatto.

Comunque, so già che partorire sarà molto doloroso e difficile. E per questo ho paura di non farcela.
Sbatto la testa contro al cuscino, come per cercare di uccidere queste stupide paranoie nel mio cervello. Faccio dei respiri profondi, e due secondi dopo entrano in stanza Liam e Kol.

"Sei più tranquilla adesso? Leonessa" Kol mi fa la linguaccia e si siede accanto a me. Ridacchio e prendo la sua mano, intrecciando le nostre dita.

"Si.. diciamo" lo faccio abbassare verso di me, e gli lascio un bacio sulle labbra.
Lui però non mi lascia andare, intensifica il bacio mischiando i nostri sapori.

Faccio un urletto poco udibile di disperazione "Se non fossimo qui e se non fossi incinta ti avrei rinchiuso in camera peggio di un carcerato" mormoro sulle sue labbra.

"Se per farti venire certe voglie e questi pensieri ti avrei messa incinta molto tempo fa. Ti rende più agressiva" morde il mio labbro inferiore e lo tira verso di sé. Gli colpisco il braccio e lui per fortuna si stacca.

"Stronzo" sussurro sorridendo. Il bel momento si rovina grazie ad una fitta.
Oh no.. non di nuovo.

"Kol.." gli stringo la mano, un'altra fitta "Stammi vicino, ti prego"

"Non devi neanche chiedermelo" in qualche modo che non so, si siede dietro di me. Ho la schiena sul suo petto e le sue braccia che mi tengono le spalle.
Sentire il calore del suo corpo nel mio mi da la carica e la sicurezza di cui ho molto bisogno adesso.

"Liam.." si avvicina "Credo che sia arrivato il momento" annuisce.

"Ok Lorena.." si avvicina lentamente "Quando ti dico io, spingi!" annuisco e stringo entrambe la mani di Kol fra le mie. Appoggio la testa sul suo petto e prendo enormi respiri.

"Ci sono io con te, Lory. Sono qui, non ti lascio" lo sento sussurrare dietro di me all'orecchio. Annuisco, e nel frattempo entrano due infermiere.
Lascio perdere il fatto che si sono fermate come due pali in via di estinzione quando hanno visto il mio ragazzo. Beh, peccato per loro che è fidanzato con ME e che da ME sta per avere un figlio!! Credo che sono stata chiara, no? Caspita, la gravidanza mi rende più gelosa del normale. Un momento.. ma quando mai io sono stata normale?

Il nostro amore Impossibile [COMPLETA] [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora