"Quindi... adesso viviamo qui?" chiedo, quando mi stacco da lui. Annuisce con un sorriso "Allora dobbiamo andare a prendere tutte le nostre cose""Sono già qui. Sia le mie che le tue. Non chiedere come ho fatto, non te lo dico" mi fa la linguaccia. Alzo gli occhi al cielo e insieme, mano nella mano, usciamo dalla Stanza dei Ricordi, sintitolata così da me. Anche se ho già visto tutta la casa, la guardiamo di nuovo, entrambi. Dopotutto questa sarà, ed è, la nostra casa. I miei pensieri vanno sulla mia gravidanza, sarebbe un buon momento dirlo ora? No, non voglio rovinare la felicità che c'è in questo momento. Il fatto è che, non sapere come potrà reagire mi fa impazzire.
Ho troppa paura della sua reazione. Come dovrei dirglielo poi?
"Mi è venuta un idea, io adesso esco, e tu ti vesti per stasera. Voglio recuperare il tempo perso" mi lascia un bacio sulle labbra, annuisco felice e quando esce di casa, non posso fare a meno di fare degli urletti di felicità. Era da sin da piccola che sognavo una cosa così, e finalmente si sta per realizzare. Mi sto per sposare seriamente? Kol sarà sul serio mio marito? Non riesco a crederci. Quando attraverso il salotto, noto appoggiato sul tavolino di fronte al divano un computer portatile. Mi siedo sulla poltrona e me lo metto sulle ginocchia. Apro Google e inizio a cercare delle recensioni su chi è stata incinta, come l'ha scoperto e se ha abortito o no.
Una ragazza di nome Violet dice che appena lo ha scoperto è stata felicissima anche se aveva sedici anni, spiega che quando lo ha detto al suo ragazzo di diciotto anni, è scoppiato in lacrime, non per la disperazione, ma per la felicità. Certo erano giovani, ma hanno accettato il bambino molto volentieri. Violet non ha neanche pensato di abortire. Il suo ragazzo a momenti era più felice di lei. La bambina ha sette anni e Violet col suo ragazzo ogni giorno che passava erano sempre più felici di avere quella bambina.
Un'altra ragazza invece, della mia età di nome Amelia, racconta che appena lo ha scoperto era scioccata. Non se lo aspettava, proprio come me. Per un po' di tempo lo ha nascosto al suo ragazzo e quando glielo ha detto è impazzito. Ha iniziato a urlare, si è arrabbiato tantissimo, non voleva un bambino, le ha anche ordinato di abortire perché era troppo giovane, voleva divertirsi. Lei ha rifiutato perché aveva finalmente accettato la creatura che lentamente cresceva dentro di lei, lui in cambio l'ha abbandonata. Adesso il bambino ha sei anni ed è senza un padre.
E se Kol avrà la stessa reazione del ragazzo di Amelia? Se mi abbandona? No, devo pensare in positivo, forse farà come il ragazzo di Violet, invece.
Chiudo subito il computer e lo poso dov'era prima, non è stata una buona idea leggere quelle cose, non hanno fatto che aumentare i miei dubbi e la mia insicurezza, al posto di eliminarli. Salgo al piano di sopra, entro dentro la camera mia e di Kol, apro l'armadio e, trovo sul serio i miei e i suoi vestiti. In particolare, ad attirare la mia attenzione, è un vestito ricoperto di una busta di plastica trasparente. Lo prendo e quando lo apro, vedo quel famoso vestito. Quello che dovevo indossare per andare a cena con Kol, ma che alla fine non ho messo, perché ha avuto l'incidente.***
Sono pronta, aspetto solo lui. Ammetto che sono un po' preoccupata, e se accade la stessa cosa di quel giorno? Se ha di nuovo l'incidente? No, Lorena pensa positivo, smettila con le paranoie. Sono identica a quella volta, cammino lentamente avanti e indietro per l'ingresso. Questa serata deve andare bene, deve finire in modo magnifico, dev'essere tutto perfetto, nessun imprevisto.
Il suono di un clacson mi fa sussultare, apro la porta e trovo la macchina di Kol con lui dentro parcheggiata davanti casa. Faccio due respiri profondi, per poi uscire e attraversare il piccolo sentiero in pietra, apro il cancelletto e proprio in quel momento trovo Kol davanti a me. È bellissimo.
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Il nostro amore Impossibile [COMPLETA] [IN REVISIONE]
Romance•L'odio tra Lorena Mery Parker e Kol Lyon Forest non si è mai saputo come e da cosa è nato. Da tutto o da niente. Si sono ritrovati a odiarsi, forse per orgoglio, forse perché entrambi non sopportano il fatto di non aver ragione, o forse perché devo...