Capitolo 53

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"Ma proprio oggi dovevamo vedere una casa?" chiedo esasperata a Paulo, mentre usciamo di casa.

"Dai pigrona, Simona ci sta aspettando lì" alza gli occhi al cielo, per poi porgermi la mano, che afferro all'istante.

"Me lo vuoi fare un regalo bellissimo?" comincio a chiedergli, mentre raggiungiamo il suo box.

"Io non ti basto?" ribatte ironico, ma io lo ignoro, avvicinandomi pacatamente alla sua Maserati, dal lato del guidatore.

Mentre sorride da solo alla sua stessa battuta squallida, lo seguo muovere lo sguardo su di me e le mie intenzioni, e quel sorriso sparisce all'istante.

"No. Non ci pensare nemmeno. No, no, no, anzi allontanati, le parole di tuo fratello che mi dice che hai rigato una macchina in garage me le ricordo ancora" dice, avvicinandosi a me e spostando la mia mano dallo sportello del suo gioiello.

Mi giro a guardarlo, rassegnata e con il muso e gli occhi dolci, e lui, nonostante non cambierà mai idea, scuote la testa e alza gli occhi al cielo, intenerendosi.

"Dai, broncio – dice poi, sorridendo - Te ne regalo una uguale, ok? Ma la mia no, non la tocca nessuno."

Scoppio a ridere, pensando al fatto che sarebbe capace di farlo davvero, e faccio cadere subito la mia richiesta impossibile.

Quando lo affianco in macchina, si avvicina a lasciarmi un bacio, veloce, casto.

"Dopo ti porto a pranzo fuori, poi a fare un giro. Non hai ancora scelto il tuo regalo di compleanno" dice, mentre mette in moto l'auto ed esce dal box con qualche semplice e veloce manovra che io non sarei mai riuscita a fare.

"Mi hai già fatto un regalo di compleanno"

"E ti accontenti solo di uno? Io ne voglio sempre tanti, para mi cumple" continua, con lo sguardo fisso sulla strada, e le sue azioni sono in contrasto con le frasi che pronuncia, palesemente da bambino di otto anni.

"Mi stai indirettamente informando del fatto che ti dovrò fare più regali quando compirai gli anni?" gli chiedo, sorridendo divertita.

"Assolutamente si"

Scoppio a ridere, spostando lo sguardo sul finestrino, mentre sfrecciamo tra le strade del centro di Torino.




"In fondo al corridoio, infine, c'è il terzo bagno, utilizzabile dagli ospiti, poiché situato di fianco a questa stanza che, se siete in due, potrà essere dedicata a loro", le parole dell'agente immobiliare, che conclude il suo tour nella casa magnifica che io e Simona stavamo visitando, incantate.

Una cucina e un salotto grandi quanto l'intero mio appartamento che condividevo con le mie coinquiline, due bagni, all'interno delle camere con letti irrimediabilmente matrimoniali, pavimenti e mobili ultramoderni, finestre enormi che la illuminerebbero anche a notte fonda.

Sembra finta, ed io ne sono totalmente, follemente innamorata.

"Ma dove l'hai trovata? Costerà tantissimo" chiedo a bassa voce a Simona, mentre seguiamo il ragazzo dell'agenzia e ritorniamo in salotto, dove ci aspetta Paulo, impegnato a smanettare al cellulare.

"Lo so, ma non ho resistito" si giustifica lei, con un espressione colpevole, ma allo stesso tempo felice di fronte a tanta bellezza, che mi fa ridere piano.

"Il proprietario ha intenzione di ammobiliarla ancora di qualcosa, perciò non la ritenete del tutto completa, e sarà a vostra disposizione di fronte a qualsiasi richiesta", continua il ragazzo, regalandoci un sorriso smagliante alla fine del suo monologo giornaliero.

Más que nunca - Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora