Ringraziamenti

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Quando ho cominciato a scrivere questa storia, era da poco cominciata la scorsa stagione, e mi è venuto spontaneo seguirne le impronte, riportando tutti gli eventi o almeno la maggior parte di essi, così come accadevano nella realtà. 

Perché penso che possa rendere maggiormente l'idea, perché penso che abbia permesso di immaginare meglio i personaggi descritti, in ogni occasione. 

Poi la mente ha viaggiato da sola, facendo nascere e crescere pian piano questi due personaggi, che sono felice siano piaciuti tanto. 

Prima di pubblicare il primo capitolo ho aspettato mesi. Avevo oltre metà della storia pronta lì, in quella cartella sul mio pc, che a volte andavo a riaprire, tra una pausa dallo studio e l'altra, solo per riassaporare qualcosa di già scritto, e trovare il coraggio di pubblicare. 

Poi ho cominciato, e pian piano sono riuscita a farvi entrare in questo mondo, con un Paulo descritto nella maniera più simile possibile alla realtà, o, per lo meno, descritto nella maniera in cui più me lo immagino, e come più mi piace.

Mi mancherà il Paulo di questa storia, così come mi mancherà Beatrice, che ha tanti tratti del mio stesso carattere, più un po' di audacia e meno timidezza che, invece, a me mancano completamente. Mi mancheranno, Paulo e Beatrice, o meglio detti, i Pautrice, così come mi mancherà questa stretta e profonda relazione di amicizia con Claudio e Roberta, la mia coppia preferita in assoluto nel mondo.

In tanti avete chiesto se ci sarà un sequel. 

Non so rispondervi. 

Sono partita dal pensiero che una storia, se apprezzata bene e tanto, e se davvero bella, va lasciata e conclusa così come viene, ma non nego che a volte la mia mente viaggia talmente tanto da costruirmi una storia con loro due che continua e finisce di nuovo, con tanti intrecci.

Però non so rispondervi, ancora. Quel che so è che, nel momento in cui mi mancheranno di più, potrei riapparire all'improvviso, con qualche "missing moments" o semplici momenti della storia non descritti nel dettaglio e ripresi in un secondo momento. L'ho visto fare e l'ho letto in diverse storie che ho apprezzato tanto, ed è una cosa che non mi dispiace affatto.

Tornando ai saluti, e ai ringraziamenti, in queste cose mi sento molto come il Paulo che ho descritto in questa storia, anche perché di lui, tra queste righe, c'è molto anche di me. E quindi odio i saluti smielati, le lacrime, i saluti senza essere sicuri di ritornare qui sopra, e i ringraziamenti tristi.

Perciò vi dico semplicemente grazie. 

Ma davvero. 

Per esserci stati, per aver speso qualche minuto, o forse un po' di più per i momenti della storia più difficili, qui sopra, solo per queste mie parole.
Per aver seguito questa storia, per aver riso con Paulo e Beatrice, e poi pianto e poi riso ancora.
Per i vostri occhi, che scorrevano tra queste righe.
Per aver apprezzato ogni cosa.
E grazie per le vostre parole, le vostre battute, i vostri commenti divertenti, dolci e commossi dai quali sono stata totalmente e improvvisamente invasa.

Grazie davvero, perché ci siete stati, in questa storia, con me.

Non vi allontanate, però, perché riapparirò all'improvviso. 

Forse con piccoli racconti lasciati in sospeso, forse con un sequel tutto nuovo, o forse con una storia completamente diversa che a volte mi passa nella testa e mi spinge a scrivere di nuovo.

Con tutto il mio affetto forse troppo raro e apatico.
Grazie.
M.

Más que nunca - Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora