Chapter eleven: Un week-end da bradipo

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P.O.V. Millie

Me ne stavo seduta sul divano a mangiare una pizza insieme a tutta la mia famiglia.

Odiavo la pizza, preferivo di gran lunga il cinese o il giapponese, ma adoravo quei rari momenti in famiglia. Quei momenti quasi da scena di un film, in cui si sta tutti insieme davanti alla tv, guardando il primo squallido film che capita a tiro, parlando del più e del meno. Sì, la pizza ne valeva sicuramente la pena.

<<Tesoro, mangiane un altro pezzo.>> mi incitò mia madre.

Ne avevo mangiate sì e no due fette, e ai suoi occhi attenti non era sfuggito.

<<Sono piena.>> mentii.

<<Mamma!>> si intromise Paige. <<Se non ne vuole non costringerla. La mangio io per lei!>> e così dicendo ne afferrò un altro pezzo dallo scatolo di cartone appoggiato sul tappeto del soggiorno, a terra.

Nessuno si assumeva la responsabilità di tenere la pizza sulle ginocchia a casa mia, se mai fosse caduta sarebbe scoppiata la terza guerra mondiale, con tanto di guerra fredda parte II al seguito.

Erano tutti intenti a guardare quel film strappalacrime in tv, ma io non riuscivo proprio a concentrarmi. I film troppo tristi non facevano per me, ero una persona che cercava sempre di mantenere la positività, l'allegria.
Mi piaceva ridere, non piangere.
Nemmeno per un film.

Così la mia testa iniziò a vagabondare indisturbata... quel fine settimana era passato così lento, che credevo non sarebbe giunto mai al termine. Avevo inviato a Noah almeno mille messaggi, senza aver ottenuto mai risposta. Il mio migliore amico non era mai stato così arrabbiato o, quantomeno, non lo era mai stato con me.

Sabato me n'ero stata rinchiusa in camera mia, studiando svogliatamente qualche battuta del copione e cercando serie TV random su Netflix. Fosse stato per me, me ne sarei stata in letargo almeno per un anno.

Domenica avevo avuto una lunga telefonata con Sadie, in cui mi ero sfogata e confidata, lei mi aveva consigliato di avere pazienza ed aspettare fino a martedì. Non cercare di spiegare niente via sms né a Noah, né a Finn. Con il primo ero stata tentata, a cercare il secondo non ci pensavo proprio. Fosse stato per me lo avrei evitato fino alla fine dell'umanità.

Avevo sentito anche Lilia, una mia carissima amica. Mi aveva promesso che entro fine mese sarebbe venuta a trovarmi e forse sarebbe venuta anche Maddie. Ci speravo moltissimo. Pregavo che venissero. Mi mancavano davvero, non le vedevo dal mio compleanno. A loro però non avevo raccontato nulla della stramba situazione con Finn... era una discussione troppo delicata da spiegare per telefono.

<<Millie guarda, guarda! Si è svegliata!>> gridò Ava.

Guardai distrattamente la tv: era vero, la protagonista del film si era risvegliata dal coma.

<<Papà, come hai detto che si chiama questo film?>> chiesi distrattamente.

<<La scelta.>> rispose lui con voce bassa, per non disturbare le altre.

<<C'è anche il libro, è di Nicholas Sparks.>> si intromise mamma.

<<Shhh!>> fece Ava, portandosi un dito alle labbra.

Trattenni una risata. La mia sorellina era davvero buffa quando cercava di essere autoritaria e non era per la sua età, era proprio... lei. Troppo buona e ingenua.

<<Mi manca Charlie.>> sbruffai. <<Con lui non lo avremmo mai visto questo film.>>

Neanche con Finn lo avrei mai visto, con lui per un periodo abbiamo guardato un sacco di film insieme, ma nessuno era...

Aspetta cervello. Che stai facendo? A chi diamine stai pensando? No, no e no!

<<Ma vuoi stare zitta Millis?! Guardali col tuo fidanzato i film, se non ti piacciono quelli con noi.>> sentenziò Paige.

Mia madre la trucidò con lo sguardo, e quello mi soddisfece abbastanza dal non ribattere.

La verità era che Paige mi aveva colpita e affondata.
Il tasto Jacob in famiglia si faceva fatica a toccarlo, soprattutto negli ultimi giorni.
Una cosa che non sapete, è che in realtà non avevo più visto Jacob dopo quella mattina.

Era stata una mattinata infernale, ma al termine constatai che non era andata affatto male. Ero riuscita a imparare tutte le battute e le scene erano venute fuori veramente notevoli. Tutto sommato potevo ritenermi soddisfatta, il punto è che la giornata era veramente passata troppo lentamente.
Quando i ragazzi non c'erano, la loro mancanza si faceva sentire. Scambiavo opinioni con tutti, parlavo, recitavo, ripassavo, mi cambiavo, mangiavo e mi tenevo occupata, ma la verità è che non era la stessa cosa.

Avevo sentito Jacob con qualche messaggio, ma durante la pausa pranzo mi era arrivata una sua telefonata e...indovinate?

Doveva ripartire subito, prima del previsto.
Ricordo che gli dissi:<<Passa a salutarmi almeno.>>

<<Non posso tesoro, scusami. Ho il volo tra mezz'ora, sono quasi già all'aeroporto.>> e così mi aveva liquidata.

Ricordo che feci l'offesa per tutto il giorno e anche per quello a seguire, ma non servì a nulla, lui sembrò addirittura non accorgersene e se se n'era accorto era bravo a far finta di niente.

In quel momento mi arrivò un suo messaggio.
"Vado a dormire piccola, notte. ❤️" 11.45 P.M.
"Notte 😘" 11.45 P.M. risposi.

Visto che c'ero inviai anche il milionesimo messaggio a Noah:
"Domani dovrai parlarmi per forza" 11.46 P.M.

Visualizzato.

Nessuna risposta.

Sbruffando mi alzai dal divano.

<<Dove vai Mills?>> mi chiese mia madre.
Risposi che andavo a dormire, ero troppo stanca, era quasi mezzanotte e l'indomani mi aspettavano sul set.

A sentire l'orario, a mia madre prese un colpo:<<Mezzanotte? AVA FILA SUBITO A LETTO! PAIGE, perché non mi hai detto che fosse così tardi? E tu, Robert...>>

Salii le scale velocemente, finché la voce di mia madre non divenne un fastidioso sottofondo...

Serata in famiglia terminata. Di quel lunedì, era stata l'unica cosa positiva. Per il resto era stata una giornata lenta e monotona. Avete presente, quelle giornate infinite in cui il tempo non sembra voler andare avanti e in cui non hai assolutamente nulla da fare?

Ecco, era stata una di quelle giornate.

Mi cambiai velocemente e mi infilai sotto le coperte, ripensai un'ultima volta alle parole da dire a Noah – a quelle da dire a Finn non volevo nemmeno provare a pensarci – e, finalmente, mi addormentai.

Spazio autrice
Vi manca il nostro Finn, eh? Posso assicurarvi che manca anche a Millie, ma l'attesa aumenta il desiderio (sia per lei, che per noi!)
Questo capitolo ho pensato di farlo abbastanza breve, essendo che ne ho pubblicati due in un volta. Non vorrei strafare o annoiarvi. Fatemi sapere se vi è piaciuto e in tal caso lasciatemi una ⭐️.
Finn vi aspetta nel prossimo capitolo.
Un abbraccio e un buon weekend.
P.s. Forse pubblicherò intorno a Domenica.

Every breath you take, I'll be watching you | FILLIEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora