Chapter twenty-eight: "L'elettricità"

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Consiglio: Ho scritto sulle note di Bishop Briggs - Water, che sembra scritta per questo capitolo. Consigliata durante la lettura.
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— by Bishop Briggs - Water

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— by Bishop Briggs - Water

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I sink in you like water
Pray you won't pull me under
One look and I die
Heaven in your eyes
Hell hot in the white lies
I dive in you like water
I sink like a
Stone in your water
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P.O.V. Finn

Con il cuore in gola e la testa pulsante  che non smetteva di girare, misi la mano sulla maniglia, abbassandola piano.
Presi un respiro profondo e, finalmente, aprii la porta.

I miei occhi si alzarono lentamente sulla sua figura, incerti, indecisi e spaventati.
Quando il mio sguardo incontrò il suo, le mie labbra si schiusero inconsapevolmente dalla sorpresa.

Il volto di Millie era spossato dalla stanchezza, gli occhi rossi e gonfi, le labbra secche, i capelli totalmente disfatti e il fiato corto.
Avrei giurato che la sua testa fosse stata appoggiata contro il legno della porta fino ad un secondo prima, lo intuivo facilmente dalla sua espressione sorpresa e da come il suo corpo aveva fatto un balzo indietro nel momento in cui aveva sentito lo schiocco della serratura.

Indossava una tuta grigia e troppo larga per lei, con addosso un pesante giubbotto che le copriva totalmente l'esile figura.

Restai paralizzato davanti a lei, totalmente incapace di proferire parola, mentre i miei occhi indugiavano sulla sua figura, sul suo viso, fino ad annegare nei suoi di occhi.

Il respiro mi si mozzò in gola, non riuscivo a parlare, riuscivo a malapena a respirare.
Perché era lì?
Perché era venuta da me?
Perché era venuta da me alle 6 del mattino?
E perché non stava dicendo una parola?
Si limitava a guardarmi stupita, esattamente come io facevo con lei.

<<F-Finn...>> esclamò in un sussurro, con i suoi occhi ancora nei miei.
Non risposi. Semplicemente non ci riuscivo.
Perché sei qui?

<<Io... S-scusami se ti ho svegliato...>>
Non riusciva a parlare senza balbettare, la sua voce era rotta dall'insicurezza.
Perché cazzo sei qui?!

Il mio corpo gridava quelle parole, la mia mente bruciava, mentre io ero immobilizzato, ancora la mano sulla maniglia.

<<Tu... Tu... stavi dormendo?>> chiese con uno sguardo carico di scuse, preoccupata davvero di avermi svegliato.

Every breath you take, I'll be watching you | FILLIEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora