Chapter thirty-four: Come da bambino

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Consiglio: Ho scritto sulle note di Frozen - Pon Cho.

Consiglio: Ho scritto sulle note di Frozen - Pon Cho

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I never meant to cross the line
But you don't want me so never mind
I called your name a thousand times
But my mistake, can we rewind?

P.O.V. Millie

Non aprii subito gli occhi.

Non sapevo con certezza da quanto tempo mi fossi ormai svegliata, ma dedussi doveva essere solo qualche minuto... non di più.

I miei sensi si erano pian piano destati, separati pigramente dall'intorpidimento del sonno e adesso ero perfettamente cosciente, eppure... non volevo aprire gli occhi.

Volevo godermi quell'attimo di perfezione imperlato tra i ricordi dolci di quella notte che sfilavano nella mia testa, luminosi come luccichii di filigrana.

Ad occhi chiusi potevo sentire ancora i suoi baci sul collo, sul petto, tra i capelli...

Potevo ancora percepire il profumo di quella notte d'amore– perché questo era stata.

Non ricordavo il momento esatto in cui, la notte prima mi ero addormentata, ricordavo solo l'immenso senso di appagamento che mi aveva colmato il cuore nell'averlo accanto.

E mentre pensavo a lui il primo sorriso di quel giorno mi fioriva  tra le labbra; la mano automaticamente si mosse verso la sua parte del letto, le palpebre ancora ben serrate.

Ma le dita sfiorarono il materasso.

E allora tastai ancora.

E ancora.

Ancora, su quelle lenzuola fredde.

E con il sorriso che mi appassiva sulle labbra, le palpebre ancora serrate, mi chiesi perché fossero fredde, perché non ci fosse il calore di un corpo a riscaldarle.

Mi costrinsi ad aprire piano gli occhi, controvoglia perché non volevo– no, non avevo il coraggio di guardare, di guardare cosa sapevo già ci fosse, o meglio non ci fosse.

Li aprii.

Li aprii e lui non c'era.

P.O.V. Finn

Qualche ora prima...

Non vedevo niente.

Every breath you take, I'll be watching you | FILLIEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora