Sole

579 44 10
                                    

Taehyung's pov

Ero stanco di quella situazione, non sarei riuscito a sopportare un minuto di più vicino a quel ragazzo.
E allora perché voglio proteggerlo?!
Perché poi? Da chi o da cosa volevo proteggerlo? Forse sarebbe stato più al sicuro se lo proteggessi da me stesso, già, forse dovrei provare ad allontanarlo.
Sarebbe meglio per entrambi.

Capii che non avrei mai trovato una risposta sicura se avessi continuato a rimuginarci sopra così incessantemente, allora, decisi di uscire e stendermi sotto qualche albero per fare un riposino, al diavolo il resto delle lezioni.
Mi ero finalmente appisolato all'ombra di una quercia nel cortile, il più lontano possibile dall'università, quando, un ragazzo saltò giù dall'albero, finendo malamente col sedere per terra.

"Ouch..." disse il rosso, massaggiandosi il fondoschiena.
"Hey attento, stavi per finirmi addosso"
"Oh grazie, sto benone, non sono appena caduto da un albero e per poco rimanendoci secco, non ti preoccupare mica"
"Perché mai dovrei preoccuparmi? Non ti conosco, non sei mio amico"
"Ma potrei diventarlo! Sembri tanto solo" disse facendo un enorme sorriso.
"Forse perché sto bene da solo?"
"Nessuno sta bene solo, io sono Hoseok, ho ventiquattro anni e lavoro part-time nel bar vicino l'università, tu sei?"
"Taehyung" dissi cercando di troncare la conversazione ma, il ragazzo che poco prima era piombato dal cielo, sembrava abbastanza cocciuto, troppo direi.
"Quanti anni hai?"
"Ventuno"
"Oh allora sono un tuo Hyung"
Costatò fiero
"Già, hyung~" lo canzonai e subito si rimise a ridere rumorosamente.
"Sei simpatico ragazzino"
"Grazie...?" Dissi, anche se da mio tono apparve più come una domanda.

"Frequenti l'università?" Mi chiese interrompendo l'attimo di silenzio che si era creato.
"Già, è una rottura tremenda"
"Non dire così, vedrai che ti sarà utile in futuro"
"Ah si? Allora perché tu non ci vai?"
"Okay, okay, mi hai beccato, anche secondo me è una rottura, ma tempo fa un mio Hyung mi disse la stessa cosa e mi sembrò veramente Figo, quindi volevo sembrarlo anche io"
"Oh si, sei davvero Figo" dissi scoppiando a ridere come mai prima d'ora.
"Hey, porta rispetto ragazzino" disse ridendo a sua volta.

La giornata passò così, io e Hobi-Hyung alla fine diventammo veramente amici e io non lo credevo nemmeno possibile;
Di solito la gente non preferisce me, di solito le persone mi stanno lontane, di solito, le persone mi odiano.
Eh già, di solito era così, almeno, lo era prima di mettere piede in questa nuova città e in questa nuova università.
Ora, ben due persone che mi conoscono, oltre mia madre, non sono scappate da me, più che persone direi un coniglio e un sole.
Non pensavo fosse possibile. Riesco a sorridere pensandoci. Non mi odiano.


Finalmente tornai a casa, era il primo giorno, in tutta la mia vita, in cui, sarei tornato a casa con un sorriso sincero stampato sulla faccia.
Entrando a casa, mia madre venne subito verso di me e mi salutò dolcemente con un abbraccio che, nonostante non amassi il contatto fisico e le dimostrazioni d'affetto così esplicite, le lasciai darmi.
"Bentornato caro, com'è andata la giornata?" Mi chiese nonostante si fosse già accorta del mio insolito buonumore.
"Bene mamma, so che lo hai già capito, insolitamente bene."

Mia madre, a quelle parole, iniziò a piangere.
L'unica persona a cui veramente tenevo al mondo era lei, l'unica che, nonostante i miei problemi con il mondo e con me stesso, mi ha sempre amato.
Lei è sempre stata forte per me, lo è stata quando tornavo dall'asilo piangendo poiché i miei compagni mi escludevano, lo è stata quando quella sottospecie di padre ci ha abbandonati, lo è stata quando mi hanno espulso dalla mia vecchia scusa e dall'università e ci siamo dovuti traferire da Daegu.

Mia madre, davanti a me, davanti al suo amato figlio, non ha mai versato una lacrima.
Eppure, in quel momento, costatata la mia felicità, si mise a piangere per la prima volta e a me prese il panico per la prima volta.
"Eomma, cosa c'è? Non piangere, ti prego"
"T-tranquillo Tae, p-piango di gioia.
Piango perché finalmente mio figlio ha ciò che merita" disse sorridendo, nonostante le lacrime rigassero ancora il suo volto, segnato dagli anni.
Le sorrisi, l'abbracciai e andai in camera mia sereno.
Per la prima volta nella mia vita, riuscii a rendere felice mia madre.

Finii con l'addormentarmi col sorriso.
Questa città mi stava portando emozioni nuove, ma non esageriamo, sono sempre lo stesso ragazzo, con i capelli neri, gli occhi del medesimo colore e il cuore di ghiaccio, che si scioglie raramente, quasi mai.

Il giorno dopo, poco prima di entrare all'università, qualcosa, o meglio qualcuno, mi raggiunse alla velocità della luce.
"TAE~" urlò un razzo in mia direzione.
Una volta che mi raggiunse, riuscì a riconoscere l'individuo iperattivo che richiedeva la mia attenzione.
Col fiatone, si aggrappò alla mia spalla e, una volta ripresa la respirazione normale, mi guardò e con un sorriso enorme mi salutò, sostenendo che, non dovendo andare a lavoro quella mattina, mi avrebbe accompagnato all'università e avremmo poi pranzato insieme.
"Okay, okay, ora, Hobi, ci vediamo dopo che altrimenti faccio tardi"
"D'accordo Tae, a dopo ihihihihih"
E dicendo questo si dileguò con quella sua risata che diceva chiaramente 'ho qualcosa in mente'
E al solo pensiero, mi si accapponava la pelle.

Entrando in classe trovai Jungkook con la testa sul banco e, dato che sembrava veramente stanco, decisi di lasciarlo, stare almeno per quell'ora.
Le cose però, non andarono esattamente come previsto e, nonostante i miei buoni propositi per lasciarlo in pace e passare una giornata tranquilla, una volta che si girò verso di me, notai che si era addormentato ma, con delle lacrime, secche e non, sul volto.
Lo scossi un po' e lo vidi svegliarsi e stiracchiarsi. Una volta sveglio, si guardò intorno e, accorgendosi di non so cosa, si asciugò in tutta fretta le lacrime rimanenti.

"Ben svegliato, cosa ti è successo? Il mio piccolo coniglio non ha dormito bene sta notte e ha avuto gli incubi?"
"Taci, stronzo"
"Oh così mi ferisci" dissi ironicamente, mettendo due mani al petto come se mi avessero colpito al cuore.
"Fa meno lo spiritoso e lasciami dormire"
"Agli ordini signor biscotto"
Dissi facendo il saluto militare e iniziando a ridere leggermente.

Le ore passarono in fretta, tra una battuta e un'altra fatta con Kook che, stranamente, non mi aveva ancora mandato a quel paese o smesso di parlarmi definitivamente.
Arrivata la pausa pranzo lo salutai colpendogli la testa con il quaderno di matematica.
"Hey! Ma è così che ti hanno insegnato a salutare?! Le buone maniere dove le hai messe?"
"Non lo so Jungkookie, prova a vedere in quel bel culetto che ti ritrovi"
"Ah ah ah, spiritoso come sempre il corvino"
"Adorabile come sempre il coniglio"
A quelle parole Jungkook arrossì e, mi lanciò quella che pensai fosse una penna, ma che scansai con un'agilità da quest'ultimo sconosciuta.
Rimase a bocca aperta e, con un ghigno sulle labbra, lasciai l'aula e mi diressi al cortile dove avrei incontrato quella chioma rossa super vivace.

Una volta fuori, cercai Hoseok e questa volta fui io a rimanere a bocca aperta, era biondo, il ragazzo che poche ore prima aveva i capelli di un rosso acceso, ora era fottutamente biondo.
"SORPRESA!" Urlò aspettando una mia qualunque reazione che però non arrivò dato che mi ero praticamente congelato a quella vista.
"Ci sei? Terra chiama Tae~. Allora? Ti piacciono?"
Hobi provò e riprovò a scuotermi e finalmente mi risvegliai da quel mio stato di trans.
"E-eh? Cosa? Ah si, fanno schifo."
"Eh~? Ma come Tae~. A me piacciono tanto, perché a te no?"
"Non mi piacciono i capelli biondi scusami cavallo"
"Uff, antipatico" disse infine mettendo un adorabile broncio.
Io mi misi a ridere, Hobi era l'unico che riusciva a farmi ridere di gusto.
E allora Jungkook? Anche lui mi fa ridere...
Scossi la testa a quel pensiero, perché mai in un momento del genere dovevo pensare a quel coniglio?
Non ne avevo motivo quindi, cercai di scacciare lui e quel pensiero dalla mia testa e concentrami sul nuovo amico davanti a me.
Inutile, perché nella mia testa c'è quel coniglio?!

•𝐴𝑙𝑡𝑒𝑟𝑒𝑔𝑜•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora