Jungkook's pov
Tae continuava a comportarsi in maniera molto strana;
Non mi guardava quasi mai direttamente negli occhi, stava il più lontano possibile e si limitava a sorridere e ad annuire ogni qualvolta che gli rivolgevo la parola.Stavo impazzendo nel cercare di dare un perché a tutto quel mistero.
Il Taehyung che conoscevo da oramai un mese o poco più, non si è mai comportato così.
Tendeva ad essere eccessivamente dolce o eccessivamente freddo, ma mai prima d'ora aveva dato spettacolo di questo suo lato.Al suono della campana lo vidi prendere le sue cose con grande furia e sfrecciare fuori dall'aula alla velocità della luce, ignorando persino il professor Im intento a porgergli dei fogli, che vennero però spazzati via dal vento creato da quella chioma bionda.
Vedendo quella scena non potei che sorridere debolmente al pensiero del solito TaeTae, incorreggibilmente sfrenato.
Allo stesso tempo però mi rattristai, costatando che il ragazzo appena schizzato fuori dall'università avesse qualcosa che non andava.Kim Taehyung aveva ufficialmente rubato il mio cuore.
L'avevo ammesso a me stesso da poco, troppo poco, ma sapevo fosse quello che il mio cuore riteneva giusto e per la prima volta nella mia vita il cervello mi diceva la stessa cosa.
Non ero mai stato sicuro di nessuna delle mie scelte prima d'ora ed ero consapevole del fatto che avrei sofferto tanto nel sostenere questa scelta, poiché Tae non mi amava.
Ero convinto che quei sentimenti non fossero reciproci, era un così bel ragazzo che mai avrebbe potuto innamorarsi di me, io che di speciale non ho nulla.Continuai a torturarmi per tutto il tragitto verso casa, avevo detto a Jimin che sarei ritornato un po' più tardi e che non avrebbero dovuto aspettarmi per uscire.
Passeggiavo in giro per Busan, quella città che non riuscivo ad apprezzare e dove avevo solo ricordi monotoni della vita che avevo oramai etichettato come spenta.
L'unico motivo per cui ancora non avevo abbandonato quel luogo era il mio migliore amico.
Chim cercava sempre di mostrarmi i lati positivi nel vivere in quella città sul mare. Fin da quando eravamo bambini mi portava in giro, quelle poche volte che i miei genitori mi permettevano di uscire, dopo essersi bevuti le scuse quasi sempre inventate da Jimin, nel 'dover prendere una boccata d'aria per far riprendere il cervello e studiare più duramente dopo'.Ridacchiavamo e abbandonavamo quella casa, divenuta ai miei occhi come una prigione che solamente grazie a lui divenne ben presto una sofferenza un po' più sopportabile.
I ricordi di quelle giornate passate a passeggiare per le strade della città, riaffioravano nella mente.
Mi mancavano quei giorni nella quale niente e nessuno ci disturbava, c'eravamo solo noi due. Io e il mio Mochi.
Ma adesso quel Mochi ha qualcun altro con cui costruire dei bei ricordi.
Nonostante sapessi che avrebbe passato più tempo con la sua metà, non ero affatto triste, al contrario ero davvero felice per lui.
L'invidia non era un sentimento che mi apparteneva, sapevo che Jimin non mi avrebbe mai abbandonato nonostante la sua relazione con Yoongi e in più, sapevo anche che la situazione mi avrebbe spronato nel cercare l'amore della mia vita, o in questo caso di conquistarlo.Passeggiando mi ritrovai davanti alla casa che per anni fu il mio inferno. Anche se al suo interno godevo di tutti i privilegi possibili, sentivo la mia vera personalità rinchiusa e repressa dai miei genitori e dal personale assunto per istruirmi al meglio.
Una volta arrivato di fronte alla costruzione, mi voltai verso di essa e vidi mia madre alla finestra. Aveva le lacrime agli occhi e una mano al petto, come per voler rallentare i battiti accelerati del suo cuore dolorante. Il nostro contatto visivo venne interrotto dalla figura di mio padre che dopo avermi guardato con disgusto, chiuse la tenda.Ripresi a camminare ma sta volta i miei passi vennero accompagnati da copiose lacrime che rigavano il mio volto. Stanco di girare senza una meta precisa, mi fermai su di una panchina in un parco abbastanza vicino alla spiaggia e rimasi ad ammirare il paesaggio e le persone che lo arricchivano.
Fu in quel momento che il mio pensiero si rivolse nuovamente al ragazzo dai capelli a volte dorati e a volte neri.
Pensavo a tutto quello che mi era accaduto da quando lo conoscevo.
Molti degli eventi vissuti con lui erano complessi e indefiniti.
Tutt'ora non mi spiego il perché del cambiamento dei suoi capelli o della sua personalità.
Non mi ponevo più domande del necessario su quell'argomento perché pensavo che Tae me ne avrebbe parlato una volta che se la sarebbe sentita di confidarsi più intimamente con me.
L'idea che il nostro rapporto diventasse più forte mi gasava, non vedevo l'ora di realizzare quel sogno tanto atteso con tutto me stesso.Il sole stava oramai calando quando decisi di ritornare a casa Park.
Quando entrai nessuno dei miei amici era presente, ma la cosa non mi stupì.
Mi buttai sul letto e ripresi a pensare.
Pensavo alla mia situazione scolastica e a come i miei voti fossero leggermente calati, non che mi importasse più di tanto, infondo non sarei più stato sgridato dai miei genitori per un bel pezzo.Al trillo proveniente dal mio telefono, segno dell'arrivo di un nuovo messaggio, mi porsi verso il comodino e afferrai l'aggeggio che aveva emesso un'altra volta quel suono curioso. Un groppo in gola si formò non appena vidi il mittente di quei messaggi.
TaeTae:
Hey Jungkookie~
Come stai?Sicuramente sarai con i tuoi amici ma volevo comunque chiederti scusa per il mio comportamento di oggi.
Non so cosa mi sia preso. Puoi perdonarmi?
Tu:
Ciao Taehyung.
Non devi preoccuparti, non mi sono offeso.
Sono solamente rimasto un po' perplesso.
Posso sapere cosa ti è successo?TaeTae:
Nulla davvero, ero solamente un po' giù di morale.Tu:
Ti conosco abbastanza bene da dire che tu non ti fai mai buttare giù da nulla, è successo sicuramente qualcosa, ma se non vuoi dirmi nulla va bene.TaeTae:
No, no davvero, io...Vorrei parlartene ma non posso, scusami mio piccolo coniglietto.
Tu:
Perché non puoi? Non ti fidi di me vero Tae? Pensavo di meritare la tua fiducia ma a quanto pare mi sbagliavo.TaeTae:
Non dire così ti prego...Tu:
E invece lo dico Taehyung, mi sono stancato, grazie davvero. Ci vediamo domani.E dopo aver scritto questo uscii dalla chat e mi addormentai passando una delle peggiori notti della mia vita, ignorando il continuo vibrare proveniente dal comodino.
TaeTae:
No, ti prego Jungkook.Non dire così.
Kook?
Ci sei?
Ti ho perso, vero?
Ho capito, scusami, ti lascerò in pace.
Notte...
Proprio ora che finalmente ho capito di amarti
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•𝐴𝑙𝑡𝑒𝑟𝑒𝑔𝑜•
FanfictionDove Jeon Jungkook si interesserà al suo nuovo compagno di banco ma, riuscirà a capire chi è realmente questo misterioso Kim Taehyung? [IN REVISIONE] #21-Vkook(15/11/2018) #3-bl(11/12/2018) #2-Alterego(28/07/19) ~Vkook ~Alterego ~Yoonmin ~Namjin ~Bo...