Confessione

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Jungkook's pov
Rimasi anch'io sorpreso dal mio stesso gesto.
Non potevo credere di aver baciato Taehyung, non riuscivo a credere che io avessi fatto qualcosa del genere.
Ripensandoci divento ancora rosso.
Davvero è un abitudine che odio, non posso arrossire per qualsiasi cosa!
Datti una calmata Jungkook.


Stavo per staccarmi da quel tocco quasi ipnotizzante quando, contro ogni mia aspettativa, Tae mi trattenne e approfondì il bacio.
Ricordavo ancora il dolce sapore di miele che le sue labbra avevano lasciato sulle mie ma questa volta, quel sapore così zuccherato, aveva lasciato il posto ad un sapore più forte, quello di ciliegia. Non riuscivo a spiegarmi quel cambio di sensazioni, semplicemente avevo pensato che fosse un po' come il cambiamento repentino dei suoi capelli e del suo carattere, nonostante non riuscissi a spiegarmi nemmeno quelli.

Il sapore di ciliegia era ormai parte delle mie labbra tuttavia, quando pensavo che sensazione più bella non potesse esserci, sentii la lingua di Taehyung sfiorare delicatamente i miei boccioli.
All'inizio venni preso dal panico ma col tempo riuscii a metabolizzare quel gesto e gli diedi libero accesso e mi lasciai trasportare dalle emozioni che mi provocò.
Quando il bacio raggiunse l'apice del passionale, un miscuglio di sensazioni nuove attraversò il mio corpo.
Taehyung era riuscito in poco tempo a donarmi tante nuove esperienze che, nonostante fossero totalmente inaspettate le trovai piacevoli e mi fecero allo stesso tempo sentire tanto inesperto, non solo riguardo ai baci e alle relazioni, ma proprio inesperto su come vivere perché, solo da quando lui è nella mia vita mi sento vivo.

La mia mente non riusciva ad elaborare niente, riuscivo a pensare solo a quel sapore.
Il primo bacio fu un miscuglio di innocenza e dolcezza, la dolcezza che piace ai bambini, come quella di una caramella che in quel caso aveva sapore di miele.
Quest'ultimo bacio invece fu totalmente diverso, era più passionale ma esprimeva un sentimento che al momento non capivo.
Il sapore del miele venne sostituito dal quello della ciliegia, pur sempre dolce ma di quella dolcezza più matura, consapevole e tentatrice.
Ecco come avevo definito quei due avvenimenti oramai scolpiti nella mia memoria.


Quando entrambi fummo a corto di fiato ci staccammo e dopo minuti di interminabile sentimento, sia io che Tae sapevamo che oramai ciò che stava accadendo non era possibile dimenticare.
"Visto? Sono riuscito a baciarti." Dissi beffardo con un sorrisetto sulle labbra ma con ancora il respiro irregolare.
"Sicuro che quello che ti abbia baciato non sia stato io? Alla fine io ho approfondito"
"Con conta nulla, sono stato io a fare la prima mossa!"
"Va bene, va bene, non ti scaldare coniglietto"
"Non sono un coniglietto!" Dissi mettendo il broncio.
"Con quell'espressione lo sembri ancora di più" disse a sua volta mettendosi a ridere.
"Ora devo andare, a domani biscotto"
"Oh, andiamo Tae! Sei passato dal chiamarmi coniglio al biscotto?!"
"Ovviamente, il tuo nome del resto non significa biscotto? Eh Kookie~?"
E così dicendo, con faccia arrogante se ne andò.
Io non lo sopporto più.
Eppure non ti dispiace baciarlo.
Zitta coscienza, nessuno ti ha interpellato.

Quando entrai a casa ero ancora scombussolato da ciò che era accaduto pochi istanti fa quando, come una furia, mia madre si precipitò verso di me e mi portò in cucina. Lì trovai anche mio padre più imbronciato che mai pronto a farmi una ramanzina.
Cosa ho combinato adesso?

"Siediti figliolo" disse lui indicandomi la sedia di fronte a lui.
Io mi sedetti e rimasi in silenzio, aspettando che uno dei miei genitori iniziasse a parlare.
"Sei diventato grande" iniziò mia madre.
"Hai già ventuno anni"
Io annui iniziando a spazientirmi.
Perché tutti questi giri di parole?
"Vedi, io e tua madre non ci saremo per sempre..." disse poi mio padre.
"...e ci piacerebbe morire sapendo che tu sei felice, con una moglie..."
"E tanti nipotini" lo interruppe mia madre con un grande sorriso sulle labbra.
"Cosa volete esattamente?" Dissi io stanco della situazione.
Non sapevo neanche se mi piacessero le ragazze. Fino a qualche giorno fa ero sicuro di essere etero, nonostante non avessi mai avuto una relazione, pensavo di essere un ragazzo comune e che l'amore sarebbe arrivato quando effettivamente l'avessi cercato. Eppure in quel momento, dopo che le mie labbra erano state graziate di un così bel tocco e il mio corpo di sensazioni così nuove, non ero più sicuro di nulla.


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