Cambiamento

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Narratrice-A's pov
Era notte, erano le 3:33 di quella tarda notte o di quella prima mattina, del giorno 20 febbraio di quell'anno, quando, nella stanza del nostro Kim Taehyung, avvenne qualcosa che nel mondo non sarebbe accaduto a nessun altro.
Il ragazzo stava tranquillamente disteso a letto, dormiente, facendo i più bei sogni che un ragazzo potesse fare quando i suoi capelli iniziarono a tramutarsi lentamente, dalla radice scendendo piano, piano, fino alle punte.
I lisci fili dorati, divennero sempre più neri ed era come se, anche la parte più profonda della sua anima divenisse sempre più scura.


Inconscio di ciò che stesse accadendo, Taehyung non si sarebbe mai accorto di quel cambiamento, poiché, avveniva regolarmente, come uno schema, con date e giorni ben definiti.
Il Tae biondo, che potremmo definire ancora un bambino, ingenuo e buono con tutti, prevaleva su quello schema, mantenendo la sua stabilità per esattamente sette giorni.
Il Tae corvino, invece, quello che conosciamo come stronzo e testardo ma, allo stesso tempo, con l'animo buono, che caratterizzava entrambe le personalità del singolo individuo, si 'manifestava' solo per tre giorni.
Questo schema però, dalla nascita di Taehyung, non era sempre stato così, poiché, prima dei sei anni, il corvino si manifestava molto più raramente, facendo credere a tutti che, la vera personalità del ragazzo, fosse nientemeno che il biondo.
Quei pensieri però erano sbagliati.
I periodi, di cui siamo sicuri avere la regolarità, sono subentrati solo dopo l'abbandono da parte del padre e quindi, dopo la grande sofferenza che, il nostro personaggio, ha dovuto affrontare.




Alla fine del periodo nella quale una delle personalità era presente, esattamente la notte, nell'ora menzionata sopra, avveniva questo scambio e, come magicamente, cambiavano i colori caratteristici dell'aspetto del ragazzo e cambiava anche il suo carattere.
In un solo corpo, erano presenti due persone che, non sapevano assolutamente niente l'una dell'altra.



Oltre che possedere caratteri opposti e contrastanti, i due, avevano anche gusti personali diversi.
Infatti, per mantenere un equilibrio, che facesse reggere la sanità mentale di Tae, la madre di questo, essendo a conoscenza del cambiamento del figlio, ogni qual notte che avvenisse quella magia, faceva irruzione nella camera del ragazzo, cambiando il contenuto degli armadi nella stanza e ogni cosa, riconducibile all'altra personalità. La signora Kim, considerava il suo bambino unico.
Per lei, Taehyung era unico, nonostante potesse essere considerato come due individui, lei sentiva che, alla fine, indipendente da qualunque personalità il ragazzo potesse assumere, quello, rimaneva pur sempre suo figlio.







La donna, si limitava solo a cambiare gli indumenti del ragazzo e, gli oggetti personali che si trovata sottomano.
Non aveva bisogno di cambiare altro poiché, aveva vietato al figlio di decorare la stanza a suo piacimento, inventando la scusa che volesse una stanza tradizionale e, per quanto riguarda cose, come lo zaino che doveva portare a lezione, aveva imposto la regola che dovesse essere di colori neutri, per non dare troppo nell'occhio.
L'amore che la madre provava per Tae, raggiungeva i limiti dell'immaginabile. Non esisteva al mondo persona che amasse suo figlio più di lei, anche se, era consapevole che, prima o poi, il ragazzo avrebbe legato con altre persone e avrebbe amato anche qualcun altro. Era sicura che il figlio non si sarebbe allontanato da lei e, per questo, era abbastanza serena è felice che finalmente quest'ultimo si stesse aprendo al mondo.







Quando la mattina giunse finalmente. Il corvino si risvegliò da un sonno che, per il corpo fu di una sola notte, ma, per la mente, equivalse a tre lunghe e consecutive.
Si alzò dal letto e, con grande noncuranza, scelse i suoi vestiti e si diresse verso il bagno, per fare una doccia veloce prima di andare all'università.






Finito di prepararsi, scese le scale, fece colazione velocemente, salutò la madre e prese i suoi auricolari.
Il corvino era solito ascoltare molta musica, era in possesso anche di una bellissima voce roca e, con questa, si dilettava a cantare le canzoni che ascoltava, senza però far ascoltare a nessuno le sue performance improvvisate che, per lui, avevano una grande importanza.
Camminando verso l'edificio dove avrebbe passato delle ore, per lui alquanto noiose, passò davanti la casa di JeonJungkook.
Il pensiero del ragazzo castano, scaturì al nostro corvino, emozioni solamente accennate in quel momento ma che, si accentuarono, una volta che fu degnato da una sua apparizione inaspettata.








Il ragazzo più piccolo, indossava una camicia bianca, dentro a dei jeans aderenti, di un colore alquanto scuro, seguiti dalle sue adorate Timberland.
Pensieri poco casti passarono per la mente di Taehyung che, alla vista del minore, gli fischiò contro e, ottenne come risultato, una particolare tonalità di rosso, sul viso di quest'ultimo.
"Buongiorno splendore" disse sfacciatamente Tae.
All'inizio Jungkook rimase un po' sbigottito e paonazzo, un po' per le parole dell'amico, un po' per il colore scuro dei suoi capelli e un po' per il ricordo del pomeriggio a casa sua.
"S-splendore?"
"Mi riferisco a te Jungkookie caro, sei così sexy oggi, quasi quasi ci proverei con te" disse ammiccando Taehyung.
Il minore si fu come ripreso da suo stato di trans e si voltò quasi infastidito verso l'altro ragazzo, incamminandosi anch'egli verso l'università.
"Ma come ti permetti! Dopo quello che è successo l'altro giorno poi!"
"Eh, a cosa ti riferisci biscottino?"
"Nulla alieno, non pensavo avessi preso così alla lettera il 'dimentichiamo l'accaduto'."
Disse ingenuamente Kook, passando sopra le parole dell'altro, non rendendosi conto della confusione di questo.






Arrivarono e si diressero entrambi in aula, separandosi infine quando, Jungkook, venne trascinato via da quella furia, chiamata comunemente Park Jimin.
Il ragazzo che aveva travolto il compagno di banco di Tae, veniva definito da quest'ultimo molto buffo e simpatico all'apparenza.
Anche molto Figo.
Disse a se stesso.
Di Jimin però, lui non conosceva effettivamente niente ma, era sicuro che, prima o poi, i due ragazzi avrebbero iniziato a conversare normalmente, nonostante la cosa, al momento, non sfiorasse minimamente, l'interesse del corvino.





Una volta giunta la terza ora, Taehyung sembrava non reggere più la stanchezza, che le ore di lezione avevano portato, al punto che decise di addormentarsi, con la conseguenza inevitabile di un richiamo dalla professoressa, seguito dal farsi sbattere fuori dall'aula.
Senza nulla da fare, aspettando solamente il suono della campana, segno dell'inizio dell'intervallo, decise allora di uscire in cortile e aspettare il piccolo sole dalla chioma bionda che, da lì a breve, si sarebbe presentato al suo cospetto.

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