Una volta sveglio, la prima cosa che i miei occhi misero a fuoco, fu la sagoma di quel nano di Jimin, posizionato proprio al fianco del mio letto.
"Ma buongiorno piccolo stronzetto, svegliato bene? Immagino di sì, NON ESSENDOTI DOVUTO PRENDERE LA BRIGA DI MANDARE UN INSULSO E MINUSCOLO MESSAGGIO AL TUO DISGRAZIATO MIGLIORE AMICO PREOCCUPATO A MORTE PER LA TUA PELLACCIA!" Urlò forte alle mie orecchie, avendo come risultato, un me, steso per terra dall'onda d'urto delle sue urla e con le mani alle orecchie."Jimin, ti prego, abbi pietà! Mi sono appena svegliato!" Cercai di persuaderlo ma con scarsi risultati.
Niente, è proprio adirato, ma come dargli torto, non mi sono fatto sentire mentre passavo un pomeriggio diverso dal solito.
"Stupido d'un biscotto!" Disse infine, mettendo le braccia conserte al petto, seguite da un adorabile broncio.
"Ti spiegherò ogni singola cosa non appena mi sarò svegliato del tutto, d'accordo?"
Lui annuì solamente, ancora troppo irritato per parlarmi.
Feci una dolce risata e mi alzai finalmente dal letto, pronto a raccontare l'accaduto, nei minimi dettagli.Una volta che ebbi finito, il volto di Chim, era praticamente costituito da un'espressione di sorpresa tale che, per poco, i suoi occhi sarebbero potuti uscire dalle orbite.
Risi di nuovo ma, sta volta, la mia, era una risata più che altro nervosa. Stavo ancora aspettando una sua reazione, che andasse oltre il farsi entrare una dozzina di mosche in quella bocca, spalancata anch'essa come gli occhi."Allora?" Dissi stufo io;
"Non hai nulla da dire?" conclusi.
"Oh, mio caro Jungkook, avrei tante cose da dire" iniziò lui, soffermandosi qualche secondo più del dovuto, sulla parola 'tante'.
"Ma mi limiterò a chiederti una cosa" mi intimò infine e, io, mi avvicinai e preparai a rispondere a quella fantomatica domanda.
"Com'è stato?" Sbottò ad un tratto.
"Cosa?" Chiesi a mia volta, intontito e confuso su cosa volesse sapere il mio migliore amico.
"Come cosa Kook?! Oh, andiamo, lo sai..." si fermò un attimo, in attesa di un mio accenno, per fargli capire che avessi capito, cenno che però, non arrivò mai.
"IL BACIO STUPIDO! VOGLIO SAPERE COME È STATO IL BACIO! QUELLO CHE KIM TAEHYUNG TI HA, DA COME DICI TU, DOLCEMENTE DATO"
Ah, era qui che voleva andare a parare allora.Rimasi un altro attimo in silenzio, non sapendo neanche io cosa dovessi rispondere.
Mi era piaciuto?
Beh non potevo dire che non fosse un ottimo baciatore, ma si trattava pur sempre di un bacio a stampo, nonostante, quel semplice gesto, mi abbia provocato un sacco di sensazioni non identificate.
Non capisco perché sia così curioso questo Mochi.
"Jimin, è stato un semplice bacio a stampo, non posso dire se sia un bravo baciatore, non credi di star esagerando?"
"Scemo! Non capisci, intendo, come è stato per te! Cosa hai provato?"
Rimasi, per l'ennesima volta perplesso e, a ripensarmi, sembravo proprio un pesce lesso.
"Oh, era questo che intendevi, beh, lo stesso Chim, è durato solo due secondi, però devo confessarti che mi sono sentito strano a quel tocc-"Non riuscii a finire la frase che, quel piccolo essere, che gli esseri umani chiamano Comunemente Park Jimin, mi finì letteralmente addosso, facendomi cadere nuovamente dal letto, con l'unica differenza che, questa volta, anch'egli era al suolo con me.
"Aw~ Il mio piccolo Kookie sta diventando grande~" disse canticchiando, rialzandosi e andando, a detta sua, a preparare la colazione, intimandomi a prepararmi nel frattempo, poiché, quella giornata, saremmo dovuti andare a scuola.Guardai la sveglia vicino al letto e, solo ora, mi accorsi che, quel piccolo diavoletto morbidoso, mi aveva svegliato alle cinque di mattina pur di farmi la predica e farmi sbattere le natiche, e aggiungerei anche ripetutamente, per terra.
Inconsciamente mi misi a ridere ma, la mia felicità, mi portò automaticamente a pensare a Tae e a quello che era accaduto.
Nonostante gli avessi promesso di dimenticare, mi chiedevo dove avrei preso il coraggio di parlargli una volta a scuola o, semplicemente, di guardarlo in faccia, una volta entrato in quell'edificio.Taehyung's pov
Asciugai le ultime lacrime presenti sul mio volto. Avevo pianto di nuovo, non appena Kook ebbe lasciato la mia dimora. Ero contento che fosse rimasto a consolarmi e che mi avesse assicurato di dimenticare tutto l'accaduto.
Non so cosa mi sia preso, il mio corpo si era mosso da solo e, ora, ne pagavo le conseguenze.
Dopo l'ennesimo singhiozzo soffocato, mia madre entrò, silenziosamente e lentamente, in camera mia."Hey, tesoro, cosa è successo? Vuoi parlarmene?" Disse mia madre.
Io e lei, negli anni, dopo l'abbandono di mio padre, ci avvicinammo sempre di più, promettendo di raccontarci sempre tutto.
Io annuii debolmente prima di iniziare a spiegarle l'accaduto.
"E adesso non so più cosa pensare, non so se Jungkook mi odi e non sono più sicuro del mio orientamento sessuale" conclusi così, non preoccupandomi di ciò che mia madre potesse pensare, poiché, ero sicuro che, lei, non mi avrebbe mai giudicato, anche se, di relazioni, non avevo mai pensato seriamente, rimandando sempre con un 'non importa, purché mi ami'."Caro, capisco tu sia confuso, devi prenderti del tempo per pensare, ma devi stare tranquillo su una cosa, il tuo amico, non ti odia, l'ho visto nei suoi occhi, mentre si voltava verso di te prima di andarsene. È confuso anche lui e, probabilmente, avrà bisogno di tempo anch'egli per capire, ma di sicuro, lo sguardo che gli ho visto rivolgerti, non era quello di una persona che provava odio o ribrezzo, ma, di una che sapeva di non doversi far scappare l'amicizia con te."
A quelle parole, le lacrime minacciarono, per l'ennesima volta, di uscire dai miei occhi, ma, sta volta, misi tutta la mia volontà per impedirmi di piangere. Non volevo piangere di nuovo, davanti mia madre, non volevo farle provare questo dolore, volevo vivesse con la consapevolezza che io stessi bene, perché è così che mi sentivo, grazie a lei.Guardò fuori dalla finestra e subito dopo l'orologio, mi abbracciò e, con voce dolce, mi diede la buonanotte.
Prima di addormentarmi, decisi di chiamare Hobi, avevo una gran voglia di parlare con lui, in un modo o in un altro riusciva sempre a tirarmi su il morale, da vero migliore amico.
"Hey TaeTae! Come va? Tutto bene?"
Come al solito, Hoseok, mi rispose con tutto l'entusiasmo che, di solito, comprendeva anche la maggior parte del mio carattere, ma che, quella sera, non riuscivo proprio ad esprimere e, il mio amico, se ne accorse immediatamente.
"Perché sei così silenzioso? È successo qualcosa?"
"Beh si, ho baciato Jeon Jungkook!" Dissi tutto d'un fiato, come se volessi togliermi una volta per tutte, quel peso dalla coscienza.
"COSA?! DAVVERO TAE?! TU LHAI BACIATO?! TU?! QUESTO BIMBO CHE STA PARLANDO AL TELEFONO CON ME HA DATO IL SUO PRIMO BACIO?!"
"Sh~ Hobi! Hai capito bene, ma ne parliamo domani al solito posto! Ora ti saluto, sono esausto"
"Okay, okay, ma dimmi solo una cos-"
Provò a dire con scarsi risultati, poiché interruppi la chiamata, scoppiando in una risata bambinesca.
Finita la chiamata, mi addormentai quasi subito e serenamente, consapevole del fatto che, adesso, ci sarebbe sempre stato qualcuno, come mia mamma e Hoseok, a volermi bene.
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•𝐴𝑙𝑡𝑒𝑟𝑒𝑔𝑜•
FanfictionDove Jeon Jungkook si interesserà al suo nuovo compagno di banco ma, riuscirà a capire chi è realmente questo misterioso Kim Taehyung? [IN REVISIONE] #21-Vkook(15/11/2018) #3-bl(11/12/2018) #2-Alterego(28/07/19) ~Vkook ~Alterego ~Yoonmin ~Namjin ~Bo...