Insieme

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"Tae guardami, ora è il mio turno di parlare giusto?" Chiesi, vedendolo annuire timidamente, cercando ancora di sviare lo sguardo.


"Tae...ascolta" ripresi, perdendo inizialmente il coraggio che riuscii a riprendere solo quando lo vidi allontanarsi da me, impaurito e tremante.
Non volevo soffrisse ancora.
Volevo potesse esprimere i suoi sentimenti con il massimo della sincerità possibile, volevo fosse sicuro delle sue decisioni come ultimamente lo ero io. Pensavo tutto questo, ma allo stesso tempo ero consapevole di essere uno stupido.
Ero stato uno sciocco, non avevo considerato i suoi sentimenti e avevo reagito d'impulso, facendolo sicuramente dubitare dei suoi stessi pensieri e delle sue stesse opinioni.


Se avessi avuto l'occasione di tornare indietro però non avrei cambiato nulla, consapevole oramai che se mi fossi comportato diversamente non avrei avuto l'opportunità di pronunciare le parole più belle che mi venissero in mente e allo stesso tempo non avrei potuto udire quelle altrettanto splendide, provenire dalla persona di cui mi ero innamorato.



"Taehyung, tu non mi piaci." Dissi all'improvviso
"Oh, b-beh che dire, t-ti avevo d-detto che l-lo s-sapevo, p-però sentirtelo dire f-fa molto più m-male, s-scusami sono patetico" disse lui, scoppiando nuovamente a piangere.

"No Tae, ti prego fammi finire, non riesco a continuare se ti vedo soffrire, è l'ultima cosa che voglio"
A quel punto si fece un po' di forza e cercò di asciugarsi le lacrime presenti sul suo viso.


"Quello che sto cercando di dirti, mio piccolo Kim Taehyung, dalla personalità strana e irregolare ma sempre premuroso, dolce e presente nella mia vita, è che questo sentimento che provo nei tuoi confronti non può essere espresso con un semplice 'mi piaci'.
Perché io ti amo."


Non riuscivo a credere di averlo detto, non riuscivo a credere di aver confessato quei miei sentimenti.
Semplicemente non riuscivo a credere che fosse veramente accaduto.
Per tutto il tempo non smisi di fissarlo, con la paura che potesse piangere nuovamente.
Paura che si confermò quando lo vidi riprendere ad asciugarsi distrattamente gli occhi.
Mentre le lacrime scorrevano e rigavano il suo volto, riuscii a vedere qualcosa che prima non c'era:
Il suo sorriso.


Il sorriso quadrato e pieno d'affetto che tanto mi era mancato e che non vedevo da quasi un mese.
Finalmente posso godere nuovamente di quella splendida vista.



Quando si riprese mi guardò e parlò:
"T-Ti prego dimmi che non stai mentendo"
"No TaeTae, non sto mentendo"
"Ne sei sicuro?" Mi chiese ancora e io annuii sorridendogli calorosamente.
Scattò in avanti e mi abbracciò il più forte possibile, facendomi ridacchiare.
Finalmente, eravamo tornati come prima, senza litigi o segreti.
Però mi bastava? Mi sarebbe bastato essere come prima?


Prima che riuscissi a chiedergli qualunque cosa mi frullasse per la testa, lui mi baciò, ponendo fine a tutti i miei dubbi.
"Ora cosa siamo?" Chiesi nonostante tutto io.
"N-non ci avevo pensato!" Disse arrossendo.
"Che ne dici di metterci i-insieme?" Chiesi imbarazzato io, iniziando a sentire improvvisamente caldo.
Lui mi guardò negli occhi come al volersi accertare che non lo stessi prendendo in giro.
"Ne sarei veramente felice" disse infine sorridendomi, prima di abbracciarmi e baciarmi per l'ennesima volta.
Potrei anche abituarmici.
~E ancora non hai visto niente~
C-che cosa intendi?
~Nulla, nulla, sei ancora un coniglietto innocente~
Sta zitta, per favore.
~D'accordo piccolo Kookie~
Ti odio.




Io e Taehyung decidemmo di non ritornare in classe e di aspettare la pausa pranzo in cortile.
Trascorremmo un paio d'ore a parlare di tutto quello che era successo in quelle settimane trascorse senza esserci rivolti la parola, il tutto senza mai staccare la mano da quella dell'altro.


Cinque minuti prima del suono della campana, vedemmo una saltellante chioma bionda dirigersi verso l'università.
Una volta arrivato, rimase impalato davanti a noi con la bocca spalancata, alzando un dito in nostra direzione, muovendolo prima verso di me e poi verso il mio ragazzo, ad una velocità strepitosa.
"M-ma tu, m-a l-lui...MA COSA STA SUCCEDENDO QUA?!"
Chiese urlando.
"Sh~!" Provò a convincerlo Taehyung, ma nulla riuscì a far tacere quella piccola furia.



"DOVETE ASSOLUTAMENTE SPIEGARMI!" Continuò lui.
"Se abbassassi la voce sarebbe più facile raccontarti, no?" Chiesi sarcasticamente io, facendolo apparentemente calmare.
"D'accordo, starò buono, ma voi due dovete dirmi tutto! Non avevate discusso?!"
A quel punto diede la parola a Taehyung che gli spiegò la situazione senza entrare nei dettagli ma sussurrandogli all'orecchio, nella speranza che io non sentissi, che quando sarebbero stati soli avrebbe aggiunto tutti i particolari.





Mi allontanai un attimo, lasciando che il mio ragazzo finisse di raccontare la vicenda piccolo al sole, suo migliore amico.
Colsi l'occasione per chiamare Jimin e informarlo dell'imminente serata che avremmo dovuto trascorrere insieme.
"È successo qualcosa con TaeTae, vero?" Chiese dall'altra parte del cellulare, con voce maliziosa.
"Aish, sono così prevedibile?"
"Solamente al mio cospetto, mio caro migliore amico ingrato"
"Hey! Mi offendo e non ti racconto più nulla!"
"No, no, no, stavo scherzando lo sai Kook, sei il migliore amico e ti voglio tanto bene~"
"Ruffiano" dissi io ridendo.
"Taci, ci vediamo dopo a casa, io al contrario di qualcuno di mia conoscenza frequento regolarmente le lezioni"
"Chim" Prolungai per qualche secondo la 'm'.
"D'accordo ora vado, l'arpia di letteratura sta entrando"
"A dopo~"
Una volta che ebbi attaccato, mi diressi dai due biondi sul prato, sedendomi accanto al mio ragazzo è portando un braccio attorno ai suoi fianchi, creando una strana tensione nell'aria.
Maledetto me, non posso star fermo una buona volta nella mia vita?!
Mi scostai leggermente da Taehyung, cerando di fargli i suoi spazi e non affrettare troppo le cose.
"Scusa" gli sussurri all'orecchio.
"Mh, non ti preoccupare, è tutto okay" disse scuotendo la testa.
Una volta finita la pausa, Hobi ci salutò e se ne andò e finalmente io e Tae potemmo passare un po' di tempo da soli.





"Sai, aspettavo questo momento già da un po'." Confessò d'un tratto, facendomi arrossire.
"Ho così tante cose da dirti TaeTae, sono successe un po' di cose da quando abbiamo litigato"
"Abbiamo tanto tempo Jungkookie"
"Lo so, lo so, è solo che ho deciso di essere completamente sincero con te, quindi devi sapere anche di cose che sono successe ancor prima del nostro litigio"
"Non sei obbligato Kookie"
"Ne sono consapevole, ma voglio parlatene, non voglio che ci siano segreti ed è meglio chiarire tutto adesso"
"D'accordo, allora ci sediamo?" Propose lui, una volta arrivati in un parco ed esserci avviati verso una panchina.

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