Eyes in eyes.

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Capitolo 5.-

L'acqua scorreva sulla mia pelle liscia fino ai miei piedi. Mi ritrovai a tracciarla con le dita, ricordando il tocco di Zayn numerose volte sulle parti sensibili. Portava molte volte il mio labbro inferiore tra i suoi denti splendenti. Amava baciarmi il collo e mordicchiarmi la pelle lungo il corpo. Sembra così lontano il tempo in cui ero felice con lui e la sua pelle ombrata contrastava perfettamente con la mia invece, molto più chiara. Non sono mai stata una ragazza che andava spesso al mare o in piscina, preferisco starmene a casa e godermi il mio spazio e magari colmarlo con i miei hobby.

Ricordo la prima volta che lo vidi: era seduto a un tavolino in un pub, di sabato sera. Le mie amiche mi costringevano ad uscire e indossare abiti non tanto comodi. Sembrava così un cattivo ragazzo, aveva in mano uno dei miei drink preferiti.

In realtà avevamo pochi interessi in comune. Anche io avevo una passione per le moto e lì, ad una gara, lo incontrai per la seconda volta. I suoi occhi incrociavano sempre i miei, sembrava volesse giocarci, facendoli incontrare e danzare insieme in tanti sguardi fuggitivi. Era sempre circondato da molte e troppe ragazze e ciò mi portava a volerlo. Volerlo sempre e solo mio. Purtroppo il destino certe volte ti fa incontrare delle persone solo per vederle scivolare via e farti aumentare la voglia di averle e conquistarle quando invece, non le puoi avere e non puoi conquistarle.

Prima che potessi elaborare a mente lucida cosa stavo facendo, mi ritrovai a chiamare Zayn e per mia fortuna, non aveva cambiato il numero.

"Ehi." Squittì sorpreso della mia chiamata.

"Ho bisogno di parlarti." Misi il vivavoce e poggiai il telefono sul mobiletto del bagno, cercando di legar i capelli in una coda lenta.

Sorrisi appena sentii la leggera risata di Zayn.

"Smettila di ridere o attacco."Minacciai.

"Ti passo a prendere. Otto e mezza."

"Aspetta, ma non sai dove abito!"

"Fidati di me."

Attaccai, cercando di non pensare alla sua voce roca e profonda che mi portava ai brividi.

Mi resi conto di aver dimenticato l'intimo in camera e così avvolsi un'asciugamano intorno al corpo.

Niall e Rosalie erano usciti da poco, lasciandomi casa libera.

Degli spifferi di vento entrarono a contatto col mio corpo, facendomi voltare. Mi diedi della stupida mentalmente per non aver chiuso la porta a chiave.

"Sei migliorata negli anni eh." Commentò ammiccando un sorriso peccaminoso.

E rieccolo, il ragazzo dagli occhi mandorla, poggiato alla porta. Il suo peso su una sola spalla e le braccia incrociate al petto. Indossava solo una semplice maglia rossa ma era incantevole. I suoi tatuaggi coordinavano perfettamente con il resto del corpo. I muscoli delle braccia erano messi in risalto grazie alla sua posizione. Squadrava attentamente ogni centimetro del mio corpo. Per mia fortuna avevo fatto presto ad infilare il semplice intimo color nero.

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