I can't love you.

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Capitolo 7.-

POV MAD.

L'aria intorno a noi era fredda sebbene fosse luglio. Fumo grigio uscì dalla bocca di Zayn in piccoli cerchi. La distanza tra noi diminuì quando mi avvicinai in piccoli passi.

"Non dovevi andartene."

Cominciai quella che sembrò essere una lunga conversazione.

"Avevo bisogno di pensare."

Riportò la sigaretta alle labbra tirando la metà di essa in poco tempo. Le stelle erano alte nel cielo e brillavono sopra il volto di Zayn.

"Come hai fatto a trovarmi?" Il mio tono era cauto e tranquillo. Non volevo dare inizio a una litigata.

Avevo rifiutato numerose chiamate da parte di Niall senza mai capire realmente il perchè.

"Nella settimana sono venuto a farti visita dove lavori, alla libreria del centro. Non volevo che mi riconoscessi e così ho messo un cappello e un paio di occhiali neri, che ho tolto dopo essere uscito dal negozio. Nessuna sapeva del mio ritorno in città e volevo essere io a dirti che ero tornato. Ho chiesto notizie di te, ai pochi amici in comune che avevamo. Loro mi hanno detto tutto quello che sapevano anche se non volevano parlare." Fece una breve pausa mentre io perdevo piccoli sospiri.

"Tutti sanno quello che ti ho fatto Mad e non me lo perdonerò mai.Ma ormai ciò che è fatto è fatto. Abbiamo parlato, ora vattene. Chiama Niall e fatti venire a prendere. Sono stufo di questa situazione, va da lui. Lui può amarti io no, non voglio."

lui può amarti, io non voglio.

lui può amarti, io non voglio.

Non è cambiato e non cambierà mai.

Devo farmene una ragione e andare avanti.

POV ZAYN.

lui può amarti, io non voglio.

lui può amarti, io non voglio.

Mad doveva capire che non sarei mai stato ciò di cui lei aveva bisogno. Non sarei mai cambiato per qualcuno, mai. Dovevo ferirla per allontanarla.

Le parole uscirono taglienti dalla mia bocca. I suoi occhi lucidi fissarono i miei. Era così debole e io la stavo ammirando mentre si distruggeva lentamente.

"Niall, vienimi a prendere." Parlò. "Ora." E aggiunse subito dopo, con voce tremante.

Si voltò e andò via. Credevo di averla persa, definitivamente.

POV MAD.

Le mie scarpe producevano un leggero suono mentre calpestavo alcune foglie cadute sul suolo. Avevo bisogno di allontarami da lui e prepararmi alla sgridata di Niall per non aver risposto alla sue chiamate e messaggi. Non volevo dirgli della mia uscita con Zayn: sarebbe andato su tutte le furie. Quei due non andranno mai d'accordo.

Gli occhicominciarono a pizzicare e il cuore sembrava voler cedere. Riconobbi l'auto del biondo arrivare verso di me. Si precipitò fuori dalla vettura, tirando leggermente i suoi capelli.Chiuse la portiera frettolosamente, correndo.

"Porcaputtana Mad." Disse bruscamente.

"Niall, ti prego. Portami a casa e basta."

"Sali. Vado a cercarlo." Mi ordinò a denti stretti.

"No, smettila. Andiamo via." Spinsi le mie piccole manti contro il petto di Niall, cercando di portarlo dentro l'auto il prima possibile.

"Ti racconto tutto, te lo giuro. Per favore, andiamocene."

I suoi occhi fissarono i miei.

Aveva la mascella tesa e le mani chiuse in pugni, lungo i fianchi. Cercai di calmarlo ma ansimò soltando, portandomi dentro l'auto per il polso.

"Non avresti dovuto farlo."

Eravamo in viaggio verso casa da un ora e Niall restò con lo sguardo fisso alla strada per tutto il tempo.

"Cazzo, hai idea di quante chiamate ti ho fatto? Non mi hai nemmeno risposto."

Strinse le mani sul manubrio, cambiando corsia e superando ancune macchine. Accellerò il motore della vettuta, rimanendo in silenzio fino all'arrivo dell'appartamento.

_____

Una settimana dopo ero di nuovo nella stessa situazione. Niall non mi rivolgeva la parola e Lie era tornata da poche ore dalla sua mini vacanza con il ragazzo. Sebbene avesse affrontato un viaggio di dieci ore, la sera mi constrinse ad andare in discoteca. Nella settimana ero rimasta chiusa in casa a guardare il soffitto e ricordare Niall e poi Zayn e poi Niall e poi Zayn. Bella merda eh?

Lasciai numerose chiamate al mio migliore amico, il quale, le rifiutò tutte.

"Lei prende un Martini."

"Rosalie non bevo stasera." Cercai di non assecondare la mia pazza amica bionda.

"Preparaci i drink e non fissare troppo la mia amica." Gli occhi del ragazzo dietro al bancone erano fissi sulla mia scollatura.

Il barrista arrosì di poco mentre una forte risata uscì dalle mie labbra rosso fuoco. Per l'occasione Rosalie piastrò i capelli e io feci lo stesso. Mi obbligò ad indossare uno dei suoi tubini stretti e scollati. Lei ne indossó uno rosso e io uno blu notte. La musica suonava forte nel grande locale colmo di gente. La pista da ballo era popolata da ragazze e ragazzi danzanti, molti di questi erano intrattenuti da dame che ballavano provocandoli. Agli angoli della sala c'erano dei divani neri di pelle e al soffitto era presente un grande e luminoso lampadario. Suoi tavolini c'erano dei bicchieri vuoti e altri pieni di alcolici. Poggiai la mia schiena al bancone bianco e lucido, mentre Lie era intenta a trovare un posto dove sederci. Poco dopo prese il mio polso e si diresse in fondo alla sala.

Due ore più tardi avevo già mandato giù sette drink: ormai ero sbronza. Lie aveva incontrato una sua amica con la quale ballò per tutta la serata al centro della pista. Sguardi accattivanti incrociarono i miei occhi mentre la sala si riempiva sempre di più. La voce del dj risunava sopra la musica mentre la folla gridava e lo applaudiva.

"Questo é offerto dal ragazzo di fronte a lei, signorina." Un bicchiere di vetro venne poggiato sul tavolino mentre lo sguardo del cameriere si posò su un ragazzo moro seduto su uno sgabello. Alzó il suo drink in mano, con uno sguardo seducente. Prima che potessi rendermene conto, mi ritrovai in bagno con lo sconosciuto.

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