New job and Zayn.

676 22 0
                                    

||SPAZIO AUTRICE||

HEII. Sono consapevole del fatto che forse mi odierete per aver aggiornato un pò più tardi del previsto però bhe, ho avuto degli impegni e non avevo molta fantasia per scrivere il capitolo. Non ho molto da aggiungere quindi bhe, godetevi il continuo della storia che spero vi stia piacendo. Un bacio

-Roy✨

Capitolo 32.-

Niall mi spiegó che aveva ricevuto con stupore una chiamata da parte di Paige, la quale lo informava del mio svenimento nell'appartamento di Zayn trascurando peró il vero motivo dell'accaduto. Ovviamente, per chi non sapesse le reali cause, potevo sembrare una squilibrata o peggio un esibizionista ma conoscendo il mio migliore amico non si sarebbe affatto lasciato abbindolare da queste stupide cose. Avevo capito che le uniche persone di cui potevo realmente fidarmi erano Rosalie e Niall. É come quando da piccoli si vuole condividere un segreto e decidi di farlo con le persone a cui tieni di più e di conseguenza a quelli che non ti tradiranno mai. Certo, di delusoni ne ho ricevute dalla vista come del resto anche tutti, e ho imparato che stare soli é meglio che stare in compagnia. I dottori che mi hanno fatto visita in questi giorni sono stati vari e ognuno di loro esponeva la sua tesi che molte delle volte non approvavo.

"Signorina Slaw."

Una voce alle mie spalle mi riportó alla realtà mentre una ciocca di capelli cadde davanti agli occhi.

"Salve dottoressa."

Sorrisi impacciata cercando di assumere un comportamento adeguato. La dottoressa Duth strinse la mia mano, ricambiando il sorriso.

"Lei é qui per avere uno stage all'interno della nostra rivista. É così?" Annuii, seguendo ogni suo movimento.

"Mi ripeta il suo nome e cognome cortesemente, sa' la mia età delle volte mi rende vulnerabile."

Rise graziosamente, accomodandosi sulla poltrona dietro la grande e lucida scrivania di vetro sulla quale giacevano numerosi fogli, tutti ordinatamente raccolti in dei fascicoli. I suoi capelli biondi erano raccolti sulla nuca, era del tutto affascinate e non aveva più di quarant'anni. I suoi profondi occhi grigi mi guardarono per un'istante e dopo che la informai dei miei dati anagrafi, prese nota su un foglio bianco. La mano pallida contrastava con le laccate unghie di rosso fuoco, tratteneva tra due dita una bio nera, intenta a cogliere ogni minimo dettaglio del mio corpo. Per l'incontro di lavoro avevo scelto un abito al quanto semplice e non troppo raffinato: non volevo sembrare troppo sicura. Infondo, era il mio primo colloquio di lavoro speravo che si sarebbe svolto al meglio. Se solo non sentivo le mani inumidirmi per ogni minimo sguardo della direttrice Duth. Dannata paura.

"Mi é stato detto che ha delle grandi potenzialità che puó sfuttare se ovviamente le verrà data la possibilità."

Tornó a guardarmi dopo quelle che mi sembrarono ore.

"Certo. Ho frequentato il liceo 'Horts School.' di Bradford e mi sono diplomata con il massimo dei voti in tutte le discipline. Spero di poter far parte di una grande team che lavora per una famosa azienda. Ho sempre amato scrivere é come se mi rispiechiassi nelle parole, in ogni singola parola io vedo il mio riflesso e solo quando sono libera di esprimermi mi sento felice. Solo nello scrivere alcuni testi, impiego molto tempo ma non perché sia una che va alla lunga nelle cose ma ci tengo a mettere tutta me stessa in ció che scrivo. Veda signora Duth, ci sono tanti modi per comunicare e trasmettere emozioni, c'é il canto, la danza, il teatro, e io ho scelto la scrittura. É complicato capirmi e fidarsi di una neo-studentessa di università ma mi creda non sprecheró nemmeno un minuto del mio lavoro. Avrà ogni lunedì la mia parte del giornale sulla scrivania e mi assicureró di portarla in tempo e di entrare dentro il tema di ogni settimana. Mi dia la possibilità di fare tutto ció, cercercó di non deluderla."

ShiverDove le storie prendono vita. Scoprilo ora